Glossario della Birra
Glossario della Birra
Il Glossario della Birra è a cura della della Redazione di Pinta Medicea e di Antonio Mennella.
Abbaye | Vedi Abbazia. |
Abbazia (Birre d’–) | Non si tratta di un solo stile di birra, ma di una denominazione che copre vari stili: ogni marchio dunque comprende diversi prodotti. Sono birre artigianali, per lo più belghe, elaborate in base a ricette originali trappiste. Solo alcune vengono prodotte ancora nell’ambito dell’abbazia d’origine; in genere sono opera di aziende laiche, su licenza di monasteri che hanno smesso l’attività… |
Abbey | Vedi Abbazia. |
Abdij | Vedi Abbazia. |
Abricot | Lambic aromatizzato all’albicocca. |
Acido | Sensazione percettibile al palato per la presenza di acidi organici che si sviluppano nella fermentazione a opera dei lieviti. |
Acqua | L'acqua gioca un ruolo fondamentale tra gli ingredienti per fare la birra. Allo stesso tempo è l'ingrediente più trascurato, di solito se ne parla poco rispetto agli altri ingredienti. Forse perché a differenza di luppolo, lievito e (anche) malto parlare di acqua può sembrare noioso. Tuttavia la birra è fatta per più del 90% di acqua. Alcuni stili di birra… |
Adam | Stile di Dortmund del secolo XIX, ripreso da qualche microbirrificio statunitense. Del prodotto originale si sa solo che era una birra forte e scura di alta fermentazione. |
Additivi | Ne esistono due tipi: quelli propriamente detti, ossia sostanze chimiche o biologiche utilizzate nel processo produttivo; gli altri invece sono cereali diversi dall’orzo che vengono aggiunti per il loro contenuto di zuccheri fermentabili. |
Addizionato | Un aggettivo spesso usato per significare “effervescente”. Più precisamente, indica una birra nella quale l’anidride carbonica sia stata introdotta con mezzi artificiali. |
Aderenza della schiuma | Quando si parla di aderenza della schiuma alle pareti del bicchiere, si intendono i cosiddetti merletti di Bruxelles. |
Alcoholfrei | Vedi Analcoliche. |
Alcol | Composto organico. Riferito alla birra, è esattamente l’alcol etilico (etanolo), ottenuto dalla fermentazione del mosto di cereali. |
Alcolicità | E’ il grado alcolico della birra, spesso chiamato forza. L’alcolicità amalgama i diversi principi attivi, mettendo in equilibrio la dolcezza derivante dagli zuccheri del malto e l’astringenza delle sostanze amare del luppolo e dei tannini. Ma il suo contributo determinante non si limita al gusto: conferisce rotondità, pienezza e corpo; nonché l’effetto “riscaldamento” del cavo orale. |
Ale | In termini generali, la parola inglese ale identifica le birre ad alta fermentazione, che si contrappongono alle lager prodotte invece col sistema della fermentazione bassa. A seconda della collocazione geografica, si parla di ale britanniche, ale belghe e francesi, ale tedesche, con caratteristiche proprie ed esclusive. In qualche paese la denominazione viene sfruttata impropriamente per birre ispirate sì alle ale… |
Ale Americana | Gli americani non hanno uno stile di ale proprio, ma si rifanno a quelle britanniche e belghe. Le realizzano poi ad alte temperature con lieviti per lager (ibrido tecnologico). Anche il luppolo ha aromi più floreali; mentre il colore varia dal giallo pallidissimo al bronzo. Ne risultano bevande fresche, dissetanti, che combinano l’aroma fruttato e resinoso del luppolo con un… |
All Grain | È così definito in inglese il metodo di produzione casalinga della birra, partendo cioè dai grani sottoposti a maltaggio e utilizzando un minimpianto. Di solito è il passo successivo all'uso dei kit e degli estratti di malto per fare la birra a casa. All grain perché si usano solo i grani, malto d’orzo o malto di grano ecc. |
All Malt | Locuzione inglese (all “tutto” e malt “malto”) per specificare una birra di puro malto. |
Alt | Vedi Altbier. |
Altbier/Alt | Birra tipica di Düsseldorf e di poche altre località della Germania settentrionale. Deve il nome (in tedesco, alt signica “vecchio”) al fatto che segue il sistema di produzione tradizionale, quello cioè antecedente la fermentazione bassa. Utilizzando solo malto d’orzo, fermenta con lievito per ale, però matura a bassa temperatura (birrificazione ibrida). E’ l’equivalente della ale inglese; di colore bronzeo, sebbene… |
Alus | “Birra”, in lettone. |
Amaro | La sensazione amara che riceve il palato dalla birra. Principale responsabile è il luppolo, con il suo componente amaro, umulone o acido alfa. L’intensità di amaro del luppolo si misura in unità di amaro (quantità di amaro espressa in milligrammi isoumuloni per litro di birra) della scala convenzionale IBU (International Bitterness Units “Unità di Amarezza Internazionali”) o EBU (European Bitterness… |
Amber | Vedi Rosse. |
Amber Ale | Vedi Ale Americana e Belgian Ale. |
Ambrate (Birre –) | Vedi Rosse. |
Ambrée | Vedi Rosse. |
Analcoliche (Birre –) | Non si tratta ovviamente di uno stile a sé stante, in quanto qualsiasi birra può essere prodotta come analcolica, tramite sofisticate tecniche applicate durante la fermentazione (fermentazione frenata) o alla fine (dealcolizzazione). Si sa, l’alcol ha un peso nella determinazione del gusto e dell’aroma; quindi la birra analcolica ha un sapore leggermente diverso, per quanto gradevole, rispetto a una birra… |
Anidride carbonica | Gas carbonico, inodore e incolore, che conferisce brillantezza e determina l’effervescenza. Si forma in modo naturale tenendo la birra sotto pressione durante la fermentazione; ma può essere aggiunto artificialmente. La birra priva di anidride carbonica viene definita liscia. |
APA | American Pale Ale. Vedi Pale Ale. |
Aroma | E’ il profumo della birra, ovvero l’insieme delle sostanze che procurano una gradevole sensazione, non solo all’olfatto, anche al palato. Gli aromi provengono sia dalle materie prime utilizzate che dagli esteri. L’aroma può essere quindi fruttato (alcol, lievito, esteri); erbaceo (luppolo, resine); di cereale (malto, fermentazione); caldo (caramello, tostato, speziato, torbato, affumicato). Più specifico è il termine bouquet, perché si… |
Aromatizzate (Birre –) | Sono le birre con un gusto specifico, ottenute aggiungendo al luppolo aromatizzanti vegetali (frutta o succhi, estratti di erbe, spezie) o altri ingredienti alimentari. Appartengono alla categoria delle birre aromatizzate anche quelle innovative che utilizzano liquori e distillati, solitamente con gradazione alcolica molto sostenuta. |
Artigianali (Birre –) | Vengono così definite le birre crude, non pastorizzate e generalmente non filtrate. Per lo più tale qualifica è data alle birre di microunità specializzate, che le producono in quantitativi limitati e con metodi tradizionali. |
Aspetto | Modo in cui la birra si presenta alla vista, indipendentemente dal colore. L’aspetto può essere più o meno intorbidato dalla presenza di sedimenti e particelle in sospensione (torbido, opalescente, velato) oppure trasparente (chiaro, limpido, brillante). |
Assaggio | Rappresenta la percezione del corpo della birra. |
Astringenza | E’ la naturale contrazione della bocca, dovuta alla presenza di alcune sostanze, come polifenoli, tannini: una delle impressioni che normalmente si colgono verso la fine della degustazione. Se moderata, l’astringenza si manifesta in una sensazione di secchezza tipica di molte birre ben luppolizzate |
Azburg | Vedi Leggere. |
Baierol (o Bayer) | In Norvegia, la varietà scura della pilsner. |
Barile | E’ il contenitore per la birra, un tempo in legno di quercia rinforzato, oggi per lo più di acciaio inox. Costituisce anche unità di misura, equivalente a 36 galloni imperiali e a 31 galloni USA. |
Barley Wine | Birra inglese, talvolta con la forza e addirittura il gusto del vino, da cui il nome (“vino d’orzo”). Prodotto a fermentazione alta, in versioni chiare o scure, si caratterizza per l’elevata alcolicità (partendo dal 6 può arrivare fino al 12%), l’aroma caldo e floreale, il sapore dolceamaro. Il profilo organolettico dei barley wine è molto complesso: caramello, toffee, frutta secca… |
Barrel | “Barile”, in inglese. |
Barricate (Birre –) | Dal francese barrique (“barile”), sono le birre con affinamento temporaneo, come determinati vini, in botticelle solitamente di rovere. |
Bayer | Vedi Baierol. |
Beer | “Birra”, in inglese. Da tener presente che in Gran Bretagna il termine si riferisce alle ale; in alcuni stati americani invece, oltre alle lager, può indicare anche le birre di fermentazione alta con gradazione alcolica inferiore al 5%. |
Beer Cooler | Un beer cooler è un contenitore o un dispositivo progettato per mantenere le bevande fredde, inclusa la birra. Vedi Miscelate. |
Beer Firm | Neologismo che potremmo definire “fresco di giornata”. La traduzione approssimativa dall’inglese sarebbe “bottega della birra”. Dunque un imprenditore che non ha una fabbrica e che si serve di uno stabilimento affermato per produrre le proprie birre, di solito sotto la supervisione di un consulente tecnico (a volte l’imprenditore stesso), un tempo si chiamava “birraio a contratto”, oggi invece è venuta… |
Beer-Mix | Vedi Miscelate. |
Belgian Ale | In Belgio, le birre tradizionali sono tutte di alta fermentazione e, per differenziarle da quelle di fermentazione bassa (lager e pilsner), le chiamano genericamente spéciale. Lo stesso nome viene dato a quelle ale che non possono essere classificate in base alle tipologie esistenti: da una parte infatti, troviamo stili tipici di una determinata regione o provincia; dall’altra, le birre prodotte… |
Belgian Red Ale | Meglio conosciuta come flemish sour red ale (in inglese: flemish “fiammingo” e sour “acido”), trattandosi di uno stile non ben definito, è la ale rossa delle Fiandre Occidentali, prodotta dalla Rodenbach e ampiamente imitata. Il malto Vienna e, soprattutto, l’invecchiamento in tini di quercia non rivestiti donano il colore intenso e la caratteristica acidità. Acidità, che talvolta viene ridotta con… |
Berliner Weisse | “Bianca di Berlino” classica birra di frumento di questa città. Si presenta torbida a causa del lievito in sospensione e delle proteine presenti nel grano che costituisce il 50% anche 60% della ricetta. Per legge può essere prodotta solo a Berlino; compaiono pertanto sotto nome diverso birre simili di alcune fabbriche del Nord. Di colore chiaro, naturalmente torbido, si distingue… |
Bevibilità | Strettamente collegata con l’equilibrio gustativo, si ha quando, dopo ogni sorso, il senso di gradevole appagamento continua a crescere. |
Bier | “Birra”, in tedesco e neerlandese. |
Bierbrauerei | “Birreria”, in tedesco. |
Bierbrouwerij | “Birreria”, in nederlandese. |
Bière | “Birra”, in francese. |
Bière Blanche, Witbier/Wit | Termini francese e neerlandese per designare la birra (“bianca”) di frumento tipica del Belgio e del Nord della Francia. È un prodotto di fermentazione alta, ottenuto con malto d’orzo e frumento non sottoposto a maltaggio in parti uguali, nonché una piccola quantità (dal 5 al 10%) di avena per rendere la birra morbida, quasi vellutata, al palato. La costante rifermentazione… |
Bière de Garde | Tipica della Francia nordoccidentale, era in origine una bevanda forte, ambrata o scura, di alta fermentazione e maturata in bottiglia. Veniva considerata “birra di campagna”, preparata dai contadini in primavera per essere consumata durante l’estate, quindi un prodotto da conservazione (bière de garde). Oggi, elaborata anche a fermentazione mista (con lieviti per lager ad alte temperature), viene filtrata e offerta… |
Bière de luxe | In Francia, indica spesso la birra standard. |
Bière de Mars | Ale stagionale francese. Viene tradizionalmente fabbricata in autunno con l’orzo raccolto all’inizio della stagione, lasciata maturare nel periodo invernale e consumata a marzo per festeggiare l’arrivo della primavera. E’ normalmente robusta e ambrata, con tenore alcolico intorno al 5%. Ne esistono anche versioni morbide e chiare, piuttosto sofisticate. Completamente diversa si presentava l’ormai estinta mars belga della regione intorno a… |
Bière de Paris | Variante parigina della bière de garde, fermentata con lievito per lager che conferisce un carattere più morbido e meno fruttato. |
Biergarten | In tedesco, vuol dire “giardino della birra”, ossia birreria all’aperto. Si tratta di parchi alberati, di grandezza commisurata all’importanza dell’esercizio, nell’immediata periferia delle città bavaresi. Gli alberi, di solito tigli o ippocastani, venivano in passato piantati per proteggere dal sole estivo le cantine scavate nel sottosuolo. |
Bierstube | Un Bierstube (pronunciato "beers-tube-uh") è un tipo di locale pubblico di origine tedesca che serve principalmente birra. Il termine "Bierstube" deriva dalla parola tedesca "Bier" (che significa birra) e "Stube" (che significa stanza). I Bierstube sono caratterizzati da un'atmosfera informale e spesso hanno una decorazione tradizionale, con tavoli in legno e sedie, e spesso servono anche cibo tipico della cucina… |
Biologiche (Birre –) | Birre ottenute da cereali e luppolo provenienti da coltivazioni biologiche, nelle quali ovvero non si fa uso di prodotti chimici di sintesi. |
Bionde (Birre –) | Vedi Chiare. |
Birra | Dal tedesco Bier, a sua volta, dal latino bibere “bere”, la birra è una bevanda moderatamente alcolica ottenuta per fermentazione di malto d’orzo, di frumento e di altri cereali, aromatizzata con luppolo (e/o altre sostanze aromatizzanti) e contenente anidride carbonica. Un termine che non fa distinzione tra i diversi metodi di fermentazione, alta, bassa o spontanea che sia. |
Birre | Prodotte con cereali sottoposti a maltaggio e non. |
Birreria | Locale di pubblico esercizio specializzato nella somministrazione della birra. Oggi, anche stabilimento di produzione, dal momento che il vecchio termine birrificio perde vieppiù terreno. |
Bitter | In Australia, viene ancora così definita la lager chiara pastorizzata per il consumo di massa. |
Bitter Ale | La più tipica delle ale inglesi, considerata “bevanda nazionale”. Il termine bitter significa “amaro” e indica una tipologia in cui questo sapore si esprime in modo netto grazie al luppolo (che in alcune birre non si avverte molto, in altre è più deciso). In ogni modo, la bitter ale non è, come il nome suggerirebbe, di sapore amaro: l’amarore è… |
Black | Vedi Scure. |
Blonde | Vedi Chiare. |
Bock | Nata a Einbeck, nella Bassa Sassonia, questa birra si diffuse poi in Baviera dove venne perfezionata e prese il nome di bock. E’ una lager forte (g.a. 6,5-7,5%) dall’aroma deciso di malto e con sapore intensamente ancora di malto. Nelle scure, il gusto di malto è spesso accompagnato da sentori di torrefazione. La bock tradizionale del Nord della Germania ha… |
Bok | È la bock olandese, prodotta a fermentazione alta. La birra Bok è una birra di tipo lager di colore scuro fatta con malti tostati e luppolo. Ha un gusto ricco e speziato, con note di caramello, cioccolato e caffè. La birra Bok viene prodotta in diverse parti del mondo, ma è particolarmente popolare in Paesi Bassi, dove è stata originariamente… |
Bokkol (o Juleol) | In Norvegia, la birra natalizia, una lager più scura. |
BOP (Brand Oriented Pub) | Acronimo di Brand Oriented Pub: il processo di “verticalizzazione competitiva” che va sempre più allargandosi anche nel segmento dei locali a specializzazione birraria. Diversi produtturi sviluppano catene in franchising di locali specializzati; tanti altri sponsorizzano e promuovono a vario titolo l’apertura di locali BOP, con i quali stipulano accordi preferenziali di fornitura, offrendo chiaramente in cambio consulenza nel progetto dell’impianto,… |
Bottle conditioned Ale | In Gran Bretagna, è la ale condizionata in bottiglia. |
Bouquet | Vedi Aroma. |
Brabante | La witbier originaria del Brabante belga. |
Brand | Voce inglese che significa “marchio, marca (di birra)”. |
Brassaggio | Vedi Brasserie. |
Brasserie | Voce francese “birreria”, in Francia e nel Belgio francofono. Utilizzano lo stesso nome i tipici café parigini, e anche la lingua inglese. La derivazione è da brasser “fabbricare la birra”, che risale al latino parlato braciare, denominale di brace(m) “malto”. Abbiamo poi, da brasseur “birraio”, da brassage “brassaggio”, da brassicole “brassicolo”. |
Brasseur | Vedi Brasserie. |
Brassicolo | Vedi Brasserie. |
Brauerei | (o Brauhaus) “Birreria”, in tedesco. |
Brauhaus | Vedi Brauerei. |
Brewery | “Birreria”, in inglese. |
Brewing | Termine inglese che, in generale, indica il procedimento di fabbricazione della birra. Dal punto di vista tecnico, è soltanto la fase di bollitura. |
Brewpub | Voce inglese per definire un pub o una birreria, anche un ristorante, che dispone, all’interno dello stesso locale, di una piccola unità di produzione e vende la birra esclusivamente nel proprio esercizio, compreso ovviamente l’asporto. |
Brigg | (o Lettol) In Norvegia, è la lager a basso contenuto alcolico. |
Brouwerij | “Birreria”, in nederlandese. |
Browar | “Birreria”, in polacco. |
Brown | Vedi Scure. |
Brown Ale | Ale inglese di colore marrone (brown). Lavorata col caramello, è molto aromatica di malto e ha un sapore caramellato appunto. L’apporto del luppolo è molto limitato, sia come amaro che come aroma. Spesso è presente un aroma di noce. Ne esistono due tipi. Quelle del Sud, marrone scuro, sono molto dolci e a bassa gradazione (3,5-4,5%). Nel Nord-Est invece, più… |
Brown Porter | Vedi Porter. |
Brune | Vedi Scure. |
Bryggeri | “Birreria”, in danese, norvegese e svedese. |
Burton Union System | Tecnica di produzione nata a Burton-on-Trent (Inghilterra). Si basa su una serie di barili in legno di quercia comunicanti tra loro e con vasche di fermentazione sovrastanti. Iniziata la fermentazione, la birra passa da un barile all’altro fino a che la sua stessa turbolenza non la spinga nelle vasche. Qui la turbolenza si riduce: la birra si deposita e rifluisce… |
Calore | L’alcol può conferire al palato una sensazione di calore, particolarmente comune nelle birre forti. Ma la misura in cui questa impressione emerge dipende anche da altri componenti del prodotto, per cui non è raro il caso in cui una bevanda più forte dia minor calore di una meno forte, e viceversa. |
CAMRA | È l’acronimo di Campaign for Real Ale (tradotto alla lettera: “Campagna per la Ale Vera”), un movimento di consumatori, autofinanziato e senza scopo di lucro, fondato nel 1971 per la promozione delle birre tradizionali inglesi: le real ale. Tra l’altro, pubblica il mensile What’s Brewing, l’annuario Good Beer Guide; e organizza il festival inglese della birra Great British Beer Festival… |
Cannstatter Volksfest | Vedi Oktoberfest. |
Carbonazione | Neologismo: il processo naturale di produzione dell’anidride carbonica tramite la fermentazione dello zucchero. Sinonimo di effervescenza. |
Cask conditioned Ale | In Gran Bretagna, sono le ale tradizionali. Travasate in barile (cask), cui si aggiungono gelatina di pesce per la chiarificazione, un preparato zuccherino che provoca la seconda fermentazione e talora altro luppolo, maturano nelle cantine dei pub. Vengono servite alla fresca temperatura di cantina appunto, pompate a mano dal barile al bicchiere. |
Cassis | Lambic aromatizzato al ribes nero. |
Castagna (Birre di –) | Birre particolari, in genere ad alta fermentazione, ottenute con aggiunta di farina di castagne che caratterizza il gusto. (N.d.PM: con le birre all'uva, quelle alle castagne caratterizzano le birre alla frutta italiane) |
Celebration Ale | Vedi Celebrative. |
Celebrative (Birre –) | Categoria di birre create per ricordare importanti anniversari o eventi (per esempio, il nuovo Millennio) o dedicate a ricorrenze festive meno solenni e più commerciali (come Halloween). In Germania sono le festbier (vedi); in Gran Bretagna le celebration (o holiday “festa”) ale. Naturalmente si caratterizzano per una qualità distintiva associata a un contenitore di pregio. |
Cenosillicafobia / cenosillicaphobia | Cenosillicafobia: una parola strana in cui è facile imbattersi La cenosillicafobia (o cenosillicaphobia) è una parola che potrebbe suonare strana e poco familiare per molti, ma nel mondo della birra e degli appassionati di questa bevanda, ha un significato molto specifico e persino ironico. Questo termine si riferisce alla paura del bicchiere vuoto. Derivata dal greco "kenos" (vuoto), "silica" (vetro)… |
Cervecería | “Birreria”, nella tradizione spagnola. |
Cerveja | “Birra”, in portoghese. |
Cervejaria | “Birreria”, in portoghese. |
Cerveza | “Birra”, in spagnolo: normalmente, una lager leggera e dissetante. |
Cervogia | Presso i Celti, bevanda fatta con grano, avena e orzo, simile alla nostra birra. Veniva sorbita da corni decorati con le rune. |
Champagne (Birre –) | Qualificazione impropria sfruttata per alcune birre di provenienza generalmente belga. Si fa riferimento al metodo di produzione seguito, simile allo champenois dello champagne. E chiaramente vengono usate le classiche champagnotte con tappo di sughero e gabbietta metallica. |
Champenois | Voce francese (“della Champagne”, regione della Francia nordorientale) per indicare il metodo tradizionale di fermentazione naturale in bottiglie dello champagne. Applicato alla birra, il sistema prevede il mescolamento con lievito supplementare o zucchero allo scopo di provocare una seconda e, talvolta, perfino una terza fermentazione. |
Charmat | Metodo di spumantizzazione brevettato dal francese E. Charmat. Questo sistema, più rapido ed economico dello champenois, viene adottato anche per la fermentazione secondaria della birra in botti a perfetta tenuta o in serbatoi metallici resistenti alla pressione. |
Chi è che ha inventato la birra? | La birra non è stata inventata, ma è stata scoperta accidentalmente da antiche civiltà del Medio Oriente, come i Sumeri, circa 5.000-7.000 anni fa. Altre teorie fanno comparire la birra agli albori della civiltà stanziale, circa 11.000 anni fa. Si ritiene che la produzione della birra abbia avuto origine quando il grano umido è stato lasciato in ammollo e ha… |
Chiare (Birre –) | Spesso chiamate bionde o dorate, sono birre ottenute da malti chiari, ovvero sottoposti a blando essiccamento. La gamma di cromature svaria dal giallo paglierino poco carico all’oro intenso. Le dizioni equivalenti adoperate con maggior frequenza nelle altre lingue sono: in tedesco, hell o helles; in francese, blonde; in inglese, golden o anche, qualche volta per una ale ambrata, pale. Usato… |
Chilli Beer | Birra americana aromatizzata col peperoncino rosso (in inglese, chilli). Talora la bottiglia contiene un frutto intero. |
Chocolate Stout | Vedi Sweet Stout. |
Christmas Ale | Birra di Natale inglese. Spesso si tratta di una bitter più scura e forte. |
Cider Beer | Vedi Miscelate. |
Classificazione legale | La classificazione legale della birra assume come riferimento la gradazione saccarometrica e la gradazione alcolica. In materia spesso si crea una certa confusione perché a volte sono indicati i parametri saccarometrici e a volte quelli alcolici. E’ quindi opportuno fare preliminarmente chiarezza in merito. Il grado saccarometrico, solitamente espresso in gradi Plato (°P), è la percentuale di estratto secco (vedi)… |
Classificazioni birrarie | La qualità delle materie prime impiegate e le infinite combinazioni di esse; i diversi processi produttivi seguiti; l’influenza delle tradizioni storiche, culturali e di consumo proprie di ogni zona birraria: sono, queste, le componenti delle innumerevoli varietà di birre. Tipologie che si differenziano tra loro in termini di aspetto, colore, schiuma, aroma, sapore, corpo, gradazione saccarometrica e alcolica, e anche… |
Codex | Il Reinheitsgebot austriaco, a cui si attengono scrupolosamente i produttori. In Austria sono ammesse le aggiunte di cereali non sottoposti a maltaggio, come riso o granturco, che conferiscono alla birra un gusto più pieno e pulito. |
Coffee Stout | Vedi Sweet Stout. |
Collection Beer | In questa categoria rientrano le birre in esclusive confezioni metalliche o in artistici contenitori in gres o ceramica, decorati con soggetti diversi. Destinate ai collezionisti, non trascurano ovviamente nemmeno la qualità intrinseca del prodotto. |
Colore | Il primo elemento immediatamente percettibile da parte del consumatore, dopo e più dell’aspetto (vedi), è il colore della birra. In realtà in un mercato come il nostro, dove la cultura birraria non è particolarmente sviluppata, il colore è forse l’unico vero elemento distintivo percepito dalla massa dei consumatori. Il colore della birra dipende soprattutto dal grado di tostatura del malto,… |
Condizionate in bottiglia | Sono le birre imbottigliate con aggiunta di zucchero, ed eventualmente di lievito. Si attiva così una seconda fermentazione, ottenendo un supplemento di alcol, nonché di anidride carbonica che conferisce maggiore effervescenza alla bevanda. |
Corpo/Corposità | E’ la sensazione di pienezza che si avverte in bocca. La corposità deriva massimamente da un certo residuo di sostanze estrattive non fermentate; in parte, anche dall’alcol. Da scarno (lager, specie caraibiche e sudamericane), il corpo si può presentare consistente (trappiste, barley wine). Forme intermedie, leggero (lager tedesche, pilsner, bière blanche, weizen), rotondo (bock, strong lager; anche ale inglesi e… |
Corposità | Vedi Corpo. |
Corsa | Rappresenta, in fase di degustazione della birra, il percorso gustativo in senso stretto. |
Cotta | Trasformazione di un certo quantitativo di acqua, cereali e luppolo in un determinato volume di mosto. |
Country Ale | In Inghilterra, è la “birra di campagna”, col fruttato ricco di lievito. |
Cream Ale | Tipologia nata negli USA allorché si cercava di copiare le pilsner utilizzando lievito di ale in mancanza di quello per lager. Oggi le cream ale vengono fabbricate sia a bassa che ad alta fermentazione, e con diversi periodi di maturazione. Alcune si ottengono “tagliando” le ale con lager. Il nome (“crema”) è dovuto alla consistenza morbida, quasi cremosa. Si tratta… |
Cream Stout | Vedi Sweet Stout. |
Crondo crispo | Vedi Irish Moss. |
Crude (Birre –) | Si dice delle birre artigianali, non pastorizzate e generalmente nemmeno filtrate. Vengono prodotte da microunità (microbirrifici e brewpub) e homebrewer. |
Cuvée | Vedi Belgian Ale. |
Dampfbier | E’ una denominazione protetta. In tedesco, Dampf significa “vapore”; ma il riferimento è al vapore utilizzato in passato per muovere i macchinari nella produzione della birra. Tipologia fruttata, ad alta fermentazione ma fatta maturare a freddo (g.a. 3,6-5%), è stata realizzata negli ultimi anni da alcuni birrai bavaresi. |
Dark | Vedi Scure. |
Dark Beer | Vedi Scure. |
Dark Lager | Vedi Scure. |
Dark Strong Ale | Ale forti e scure delle Fiandre. La gradazione alcolica è normalmente dell’8-9%, ma può variare dal 7 fino al 12%. Il colore è marrone, più o meno scuro. In bocca queste birre si presentano ricche, rotonde e cremose. La dolcezza è equilibrata dall’acidità, pur contenuta, più che dall’amarore: la luppolizzazione è normalmente quasi impercettibile. Sono prodotti in cui prevalgono gli… |
Das | Nome derivato dallo slogan pubblicitario nederlandese che accompagnava questa specialità belga. Lanciata nel 1931, era scomparsa per la chiusura del birrificio. Venne riproposta nel 1996 dalla De Kluis. E’ una ale aromatica d’orzo torrefatto, di colore biondo scuro, rifermentata in bottiglia e speziata con scorza d’arancia di Curaçao e coriandolo (g.a. 5%). |
Degustazione | Operazione per determinare, tramite i sensi della vista, dell’odorato e del gusto, le proprietà organolettiche e la qualità di una birra. |
Densità | Il residuo di sostanze estrattive non fermentate che dona pienezza al gusto. |
Densità primitiva | Sinonimo di gravità originale. |
Destrina | Carboidrato prodotto dagli zuccheri non fermentati che contribuisce in gran parte al corpo e alla dolcezza della birra. |
Diät Pils | Da Diat “dieta”, è una pilsner dietetica: stile tedesco a basso contenuto di carboidrati, originariamente studiato per i diabetici. Sottoposta la pilsner a fermentazione piena e completa che elimini quasi tutti gli zuccheri, si ha una birra dal gusto secco e dal contenuto alcolico piuttosto alto (intorno al 6%). La legge tedesca però impone di ridurre l’alcol al normale livello… |
Dinkel Bier | Birra particolare di vecchia tradizione tedesca. Viene realizzata con aggiunta di spelta (g.a. 4,8-4,9%). |
Dolce | Impressione gustativa dovuta ai cereali, in particolare al residuo di zuccheri non fermentati di malto che rimangono sciolti nella birra. |
Doppel | Vedi Abbazia e Trappiste. |
Doppelbock | Nella tradizione tedesca, la versione di bock che superi i 7,5 gradi di alcol. Non è da intendere però che abbia doppio contenuto di malto: si tratta semplicemente di una gradazione maggiore. E’ una specialità del Sud della Germania, commercializzata tra marzo e aprile. Ha colore ramato carico con riflessi rubino. L’aroma e il gusto sono ricchi di note fruttate… |
Doppio Malto (Birre –) | Denominazione legale della quinta e ultima categoria in cui sono suddivise le birre commercializzate in Italia; quelle ossia con grado Plato non inferiore a 14,5, quindi con una gradazione alcolica che tenda a superare il 6%. La locuzione non va comunque presa in senso letterale, perché il malto impiegato non è certamente doppio. La stessa designazione viene talvolta usata anche… |
Dorate (Birre –) | Vedi Chiare. |
Dort | Vedi Dortmunder Export. |
Dortmunder Export | Nel secolo XIX Dortmund era la città tedesca che esportava maggiormente birra; sicché il suo prodotto caratteristico diventò uno stile classico, dortmunder export, finendo col tempo per essere chiamato semplicemente export. Oggi in Germania dortmunder è una denominazione controllata, riservata alla birra effettivamente fabbricata a Dortmund; e i birrai tedeschi classificano come export le birre solamente elaborate nello stile di… |
Dosage | Termine francese (“dosaggio”) per indicare quell’aggiunta di zuccheri di malto non fermentati che innesca la rifermentazione con la naturale produzione di anidride carbonica. |
Double | Vedi Abbazia e Trappiste. |
Draft (o Draught) Beer | Negli USA si usa più comunemente draft, mentre in Gran Bretagna draught. Si pronunciano allo stesso modo. Entrambi i termini significano alla spina, quindi la birra servita da un fusto, un keg, una botte (invece che dalla bottiglia o lattina). A volte fuori dai pub inglesi si possono trovare cartelli del tipo: "...bottled, canned and draught beers...", significa rispettivamente birra… |
Draught Beer | Vedi Draft Beer. |
Draught Flow | Sistema brevettato dalla Guinness. Al momento dell’apertura della lattina si forma in superficie una schiuma densa, a effetto “spina”, e la birra presenta la medesima freschezza di quella alla spina appunto. |
Druiven | Lambic aromatizzato con uva. |
Dry (o Irish) Stout | La stout più nota, quella “secca”, di tradizione irlandese. Viene normalmente spillata con una miscela ad alta pressione (azoto e anidride carbonica) che le conferisce una caratteristica spuma cremosa color cappuccino senza renderla eccessivamente frizzante. E’ molto scura, quasi nera, impenetrabile. Gli aromi predominanti sono legati alla torrefazione (caffè), al caramello, alla liquirizia. Non si tratta comunque di birre sempre… |
Dry Beer | Recente tipologia di lager, “birra secca”. L’origine è giapponese, ma in realtà si tratta di una versione leggera della diät pils tedesca. Attraverso una fermentazione piena e completa, con l’aggiunta anche degli enzimi, si elimina ogni traccia residua di zuccheri: e la bevanda prende il gusto secco, neutro, senza retrolfatto. Il colore è biondo pallido; l’aspetto, brillante; la gradazione alcolica,… |
Dry Hopping | Denominazione inglese della luppolizzazione a secco. |
Dubbel | Vedi Abbazia e Trappiste. |
Dunkel | Ci sono storici della birra che ritengono queste birre le antenate delle lager. Le birre Dunkel trovano la loro origine nella Germania meridionale del '500. Hanno un colore scuro, verso il rosso rubino; in origine venivano prodotte con malti munich e oggi con malto pilsner e una piccola aggiunta di malti scuri per aggiustarne il colore. Sono birre decisamente "maltose",… |
Dunkel Lager | Vedi Scure. |
Dunkel Weizen | Vedi Weizenbier. |
Dunkle | Vedi Scure. |
Dunkles | Vedi Scure. |
Düssel | Altra birra tipica di Düsseldorf, oltre alla classica altbier. Si presenta a malapena ambrata, piuttosto dolce e leggera (g.a. 3,5%). |
EBCU – European Beer Consumer Union | L'European Beer Consumer Union (EBCU) è stata fondata nel 1990. È una federazione di gruppi di consumatori di birra europei che si sono uniti allo scopo di promuovere la cultura europea della birra e gli stili tradizionali. EBCU sostiene la diversità della proposta commerciale, rafforza l'immagine della birra di qualità e promuove il diritto di scelta e gli interessi dei… |
Economiche (Birre –) | In inglese, saving, sono una categoria commerciale a cui appartengono le birre delle fasce più basse di prezzo: prodotti di qualità essenziale, con marchi anonimi e in normalissime confezioni. Vengono commercializzate prevalentemente nei discount, anche in supermercati. |
Edel | Aggettivo tedesco (“nobile”) per distinguere, in questo caso, una birra al livello più alto della fascia con grado di fabbricazione abituale. La dicitura “edel herb”, riportata in etichetta da alcune pilsner, intende sottolineare un “amaro (herb) nobile”, cioè un “amaro fine”. |
Effervescenza | Rappresenta la percezione del livello di anidride carbonica definito dal pizzicore del gas a contatto con la mucosa orale. L’effervescenza va da piatta (birre di area anglosassone) a forte (weizen, trappiste). Forme intermedie, moderata (doppio malto), media (export, lager), decisa (pilsner). |
Eisbock | E’ la tradizionale “bock di ghiaccio” tedesca. Si sa che l’alcol è incongelabile. Se dunque una birra viene portata a temperature inferiori al suo punto di congelamento (che è intorno a -1,5 °C, a seconda del contenuto alcolico), si formano in essa cristalli di ghiaccio. Eliminando l’acqua congelata, si ottiene una maggiore concentrazione alcolica (in alcuni casi si arriva al… |
Energy Beer | L'energy beer è un tipo di birra che contiene ingredienti aggiuntivi come caffeina, ginseng, taurina e guaranà, che sono noti per le loro proprietà energetiche. L'aggiunta di questi ingredienti, insieme all'alcol presente nella birra, può aumentare l'energia e la concentrazione, oltre a promuovere la diuresi. Tuttavia, l'energy beer non è senza rischi: l'alto contenuto di caffeina e alcol può aumentare… |
Enkel | Vedi Trappiste. |
Equilbrio gustativo | Rappresenta il bilanciamento armonico delle sensazioni gustative e tattili, senza cioè che alcuna prevalga nettamente sulle altre; mentre, a seconda dello stile, il punto di equilibrio si sposta verso il dolce del malto o l’amaro del luppolo. L’equilibrio pertanto parte da sbilanciato (si avverte un solo gusto) per arrivare a essere perfetto (con la percezione di quattro o più sensazioni… |
Erlanger | Vedi Kulmbacher. |
ESB | Extra Special Bitter, marchio dell’azienda inglese Fuller, Smith & Turner. Diversi microbirrifici statunitensi utilizzano questa sigla come definizione dello stile: una bitter forte, di colore più intenso, più ricca di malto e fruttata; ma meno luppolizzata di una IPA. |
Esotiche (Birre –) | Vedi Etniche. |
Especial | In Spagna, è la birra più forte, più segnata dal malto e più corposa (g.a. 5,5%) della cerveza pilsner; abbastanza simile alla dortmunder export. Il tipo ancora più forte prende il nome di especial extra. |
Especial-Extra | Vedi Especial. |
Espresso Stout | Vedi Sweet Stout. |
Esteri | Composti organici volatili della birra che si possono trasformare in acidi e alcoli. Determinano aromi e sapori di frutta e di spezie. Si formano all’inizio della fermentazione, solitamente ad alte temperature. Pertanto le ale hanno normalmente un contenuto di esteri più elevato rispetto alle lager. |
Estratto secco | Per la birra, è riferito al mosto di malto. Si tratta sostanzialmente di zuccheri, anche di altre sostanze non volatili (cereali non sottoposti a maltaggio, sali minerali), presenti nella soluzione zuccherina prima della fermentazione. L’estratto secco viene preso come parametro di misura per la gradazione saccarometrica. |
Età della birra | L’intervallo di tempo che intercorre tra il confezionamento e il consumo. |
Etniche, Esotiche (Birre –) | In genere si tratta di lager ottenute da miscele di cereali in cui si distinguono i prodotti locali. E non solo il malto, anche il luppolo appare sottotono, rispetto alle equivalenti birre europee. Provengono da diverse parti del mondo, in particolare dal Sudamerica. Non sono certo “figlie” di una vera e propria tradizione birraria, ma hanno il fascino dell’esotismo. Più… |
Exotic | Lambic aromatizzato con una miscela di succo di ananas e cocco. |
Export | In Germania, è una lager in stile dortmunder ma non prodotta a Dortmund. In Scozia indica una ale con gravità e forza di terza fascia, una premium ale. Negli altri paesi dovrebbe essere una premium lager, più fine e appena più alcolica del tipo base, idealmente destinata all’estero, anche se poi rimane sul territorio nazionale. Purtroppo questa qualificazione non risulta… |
Extra Stout | Vedi Dry Stout. |
Extra Strong Lager | Vedi Strong Lager. |
Faro | Nome di origine dubbia. E’ una birra di tradizione belga, ottenuta da un lambic addizionato di zucchero o caramello al fine di attenuare la forte acidità e creare un maggiore equilibrio al gusto. Può anche essere un lambic miscelato con birre dolci di alta fermentazione. I faro sono birre acide, vivaci, lievemente dolci, con un retrogusto di vino; mentre nell’area… |
Fermentazione | 1) Fermentazione alta Le birre così prodotte hanno più lunga tradizione, e si dividono in due categorie: birre d’orzo, in cui rientrano le famiglie tipologiche delle ale, stout e porter; birre di frumento di scuola tedesca e belga. Le birre d’orzo ad alta fermentazione, rispetto a quelle di fermentazione bassa, tendenzialmente sono di sapore più pieno e corposo, con una… |
Festbier | In Germania è consuetudine qualificare come festbier qualsiasi birra destinata a una festa. In genere si tratta di ricche lager, rossastre e segnate dal malto, con gradazione alcolica superiore alla media (5,5-6%). Sono festbier: la märzen della Oktoberfest, la weihnachten (di Natale), la ostern (di Pasqua), la volkfest dell’omonima festa di Stoccarda. Quanto alla wiesen o wies’n (“prato”) e alla… |
Finale | Rappresenta la conclusione delle sensazioni gustative. In questo momento riemergono evidenti le note aromatiche (ora corrispondenti a quelle dell’olfatto, ora meno) che caratterizzano il retrolfatto. |
Finezza olfattiva | E’ data dalla qualità e dall’eleganza dell’aroma. Si hanno le più svariate aree qualitative degli odori, che vanno da quella debole, con aromi di cereali, a quella elegante, con le due note più ricercate, il floreale e il fruttato. Aree intermedie, normale, gradevole, attraente. |
Flaschengärung | Vedi Weizenbier. |
Flavour | In inglese, è il “gustolfatto”, ovvero il complesso delle sensazioni che si avvertono durante la degustazione, senza distinzione tra quelle olfattive o gustative. |
Flemish Brown Ale | Denominazione inglese della Oud Bruin. |
Flemish Sour Red Ale | Nome inglese della Belgian Red Ale. |
Flocculazione | La flocculazione è un processo chimico che implica l'aggregazione di particelle solide in un liquido. In altre parole, la flocculazione è il processo in cui le particelle solide presenti in un liquido si riuniscono insieme per formare grumi o masse più grandi. Questo processo viene spesso utilizzato in chimica, biologia e ingegneria per separare le particelle solide da un liquido,… |
Forza | Termine che spesso viene usato per indicare il grado alcolico della birra. |
Fraise | Lambic aromatizzato alla fragola. |
Framboise, Frambozen | Termini francese e fiammingo per designare, in Belgio, il lambic aromatizzato con lamponi. Diversamente dalle amarene della kriek, i lamponi si decompongono completamente nel corso della fermentazione e i semi creano qualche problema in fase di filtrazione. Per questo motivo taluni birrai usano estratti, sciroppi, succhi ed essenze del frutto. La framboise è una birra dall’aspetto elegante. Il colore rosato… |
Frambozen | Vedi Framboise. |
Free House | Locuzione inglese (“libero esercizio”) per definire i pub indipendenti, ovvero liberi di acquistare la birra da chiunque vogliano. |
Frumento (Birre di –) | Prodotte, a fermentazione alta, dalla miscela all’incirca paritetica di orzo e di frumento. La presenza di quest’ultimo cereale, oltre alla forte effervescenza, conferisce un caratteristico sapore rinfrescante. Rientrano in tale categoria la bière blanche o witbier francese/belga e la weizen o weiss tedesca, nonché altre birre di frumento prodotte in altri paesi. Nel secondo dopoguerra questa categoria tipologica stava scomparendo;… |
Frutta (Birre alla –) | Sono quelle che hanno per base, non un lambic, bensì una normale birra di alta fermentazione. |
Gallone | Misura di capacità per liquidi. Quello inglese (o imperiale) corrisponde a 4,54 litri, quello americano a 3,78 litri. |
Gambrinus | Alterazione del nome di Jan Primus, il primo duca del Brabante. Grande eroe e benefattore, divenne famoso anche nella storia della birra. Concedendo al sindaco di Bruxelles il diritto di rilasciare licenze per la produzione e la vendita della bevanda, gettò le basi dell’industria brassicola nel Brabante. Noto in molti paesi soprattutto come il leggendario re della birra, viene spesso… |
Gasthausbrauerei | In area tedesca, è la birreria che produce da sé la bevanda e la vende esclusivamente sfusa nel proprio locale. |
GDO | Acronimo di Grande Distribuzione Organizzata: il risultato della concentrazione del canale distributivo in associazionismo e proprietà di gruppi e catene. |
Geuze | Vedi Gueuze. |
Ginger Beer | Birra aromatizzata con radice di zenzero (in inglese, ginger). |
Gingersnap | Variante inglese della ginger beer: lo zenzero viene aggiunto alla birra di frumento scura. |
Golden | Vedi Chiare. |
Golden Strong Ale | Hanno di solito nel loro nome un riferimento al diavolo. In realtà sono birre che ingannano. La più famosa e apprezzata è la Duvel (in lingua fiamminga significa “diavolo” appunto) che, da sola, ha definito uno stile. La densa corona di schiuma bianca, da cui si diffonde il profumo di luppolo mentre vivaci bollicine si inseguono risalendo verso l’alto, fa… |
Gose | Un tempo popolare a Lipsia, è stata di recente riscoperta. Si tratta di una particolare birra di frumento che prevede l’aromatizzazione con coriandolo e aggiunta di sale. Matura in fiaschi dal collo lungo che favoriscono l’effervescenza prodotta dal lievito. Ha colore paglierino, elevata effervescenza appunto, caratteristico aroma di agrume, gusto acidulo e lattico (g.a. 4,8%). |
Gradazione | Lo stesso che grado. |
Grado alcolico | Vedi Classificazione legale. |
Grado di attenuazione | Vedi Grado di fermentazione. |
Grado di fabbricazione | Sinonimo di grado saccarometrico. |
Grado di fermentazione | (o di attenuazione) La percentuale di estratto presente nel mosto che è stata fermentata. Il grado di fermentazione limite designa in percentuale l’aliquota massima di estratto fermentescibile riferita all’estratto totale. |
Grado Plato | E’ il grado della scala Plato con cui si misura normalmente la concentrazione del mosto di birra. |
Grado saccarometrico | Chiamato anche grado di fabbricazione, è la misura della gravità originale. Vedi Classificazione legale. |
Grand Cru | Vedi Belgian Ale. |
Gravità originale | Detta anche densità primitiva (o iniziale) o Original Gravity in inglese, è la quantità di zuccheri contenuti nel mosto di malto prima della fermentazione. Rappresenta la caratteristica merceologica fondamentale della birra di cui determina il corpo finale e, in certa misura, il tenore alcolico. Su essa si basa anche l’imposizione fiscale. La misura della gravità originale viene espressa in gradi… |
Green Beer | In inglese, “birra verde”, è qualunque birra giovane che non abbia ancora avuto il tempo di maturare. |
Gueuze (o Geuze) | In passato era la bevanda del popolo, da cui il nome (“pezzente”, dal francese gueux). Birra tradizionale belga, ottenuta dalla miscela di un lambic giovane (contenente ancora zuccheri residui) con uno vecchio e completamente fermentato. L’ulteriore fermentazione determina, oltre che l’effervescenza, un gusto meno acido e più equilibrato rispetto al lambic puro. Le caratteristiche organolettiche sono comunque le stesse. |
Gullol | Ovvero gold beer “birra bionda”, in Norvegia è la lager tipo export. |
Gusto | Insieme al vino, la birra è una delle poche bevande che possono esprimere le quattro sensazioni gustative fondamentali, ovviamente in misura variabile. Il primo sapore avvertibile è il dolce; segue l’acido, se presente; infine compare quello amaro del luppolo, predominante. Il salato invece è molto raro: un’eventuale lieve sapidità è dovuta, non al sale da cucina (cloruro di sodio), bensì… |
Haute Fermentation | “Alta fermentazione”, in francese. |
Heavy | Vedi Scottish Ale. |
Hefe | Termine tedesco che significa “lievito”. |
Hefeweizen | Hefe significa lievito. Queste birre di frumento tedesche hanno una evidente prezenza del lievito in bottiglia che le caratterizza. Il servizio di queste birre è tradizionalmente scenografico: si versanno nel classico bicchiere allungato che aiuta a formare il cappello di schiuma abbondante che caratterizza lo stile; poi si fa rotolare la bottiglia sul tavolo per un paio di giri e… |
Hell | Vedi Chiare e Münchener. |
Helle | In Austria, è una lager chiara o dorata con caratteristiche molto simili a quelle delle bock bavaresi (g.a. 6-7%). |
Helles | Vedi Chiare. |
Helles Bock | Vedi Bock. |
Herb | Vedi Edel. |
Ho.Re.Ca | (più sbrigativamente, Horeca) Acronimo commerciale formato dalle sillabe iniziali di Ho(tel), Re(staurant), Ca(ffè/bar/pub). L’insieme dunque dei pubblici esercizi dell’ospitalità, della ristorazione e della mescita, in contrapposizione alla GDO (vedi). Talvolta si indica, come terza categoria, anche il catering o altra attività del genere. Chiaramente, nel mercato della birra, i vari canali horeca sono più orientati a trattare prodotti distintivi e… |
Holiday Ale | Vedi Celebrative. |
Homebrewer | Espressione inglese (home “casa” e brewer “fabbricante di birra”) per indicare “il birraio casalingo”. |
Homebrewing | Altra locuzione inglese (home “casa” e brewing “fabbricazione della birra”) che vuol dire “fabbricazione della birra in casa”. Diciamo subito che questo tipo di birrificazione, purché non formi oggetto di vendita, è esente da accisa. Mentre, per la non facile operazione, di solito si fa ricorso ad appositi kit (facilmente reperibili in commercio) che contengono l’attrezzatura necessaria e le istruzioni.… |
Honey Beer | Dall’inglese honey “miele”, è una birra arricchita o aromatizzata con miele. |
Honey Brown Ale | Vedi Brown Ale. |
HORAL | Acronimo di Hoge Raad voor de Ambachtelijke Lambikbieren (“Alto Consiglio per le Birre Lambic Artigianali”), associazione belga, sorta nel 1997 a protezione del lambic tradizionale. Solo i produttori (attualmente otto) del Pajottenland che utilizzano lambic al 100%, senza filtraggio e pastorizzazione e senza aggiunta di sciroppi o succhi di frutta, possono utilizzare il distintivo “oude” (oude geuze, oude kriek); dal… |
Horecare | È un neologismo, ottenuto dall’aggiunta a Horeca del termine inglese care “cura, attenzione”. Si vuol dunque sottolineare la massima cura che pone l’azienda nella distribuzione sul mercato Horeca. |
Hvidtol | Hvidtøl Tradizionale birra scura danese da tavola a fermentazione alta. Il bassissimo contenuto alcolico le consente di sfuggire alla pesante imposizione fiscale del Paese. |
Ice Beer | Recente tipologia di origine canadese; in realtà è una versione della eisbock bavarese. Il termine ice (“ghiaccio”) si riferisce al processo produttivo: a un certo momento della fermentazione, o anche della maturazione, la birra viene portata a -4 °C. In tal modo, non solo si formano cristalli di ghiaccio, ma avviene anche la precipitazione di parecchie impurità, ossia di sostanze… |
Imperial Stout | Denominazione delle stout più forti. Sono note anche come russian (imperial) stout per il favore riscosso nella Russia degli zar. Dovendo affrontare il viaggio dalla Gran Bretagna ai paesi baltici, venivano preparate con un sostenuto tenore alcolico e più pesante luppolizzazione. Oggi per le stout destinate all’esportazione, con gradazione un po’ più alta rispetto a quelle nazionali, si va imponendo… |
India Pale Ale/IPA | Tipo di pale ale inglese creata nel secolo XIX per l’esportazione in India. In considerazione del lungo viaggio, la gradazione alcolica risultava maggiore, come era più pesante la luppolizzazione (sia in fase di cottura che di maturazione in botte). Ovviamente oggi, dal momento che questa birra non deve più affrontare per mesi il mare, le caratteristiche alcoliche e di luppolizzazione… |
Intensità olfattiva | La quantità di odori (aromi e sensazioni) che si sprigionano dalla birra, indipendentemente dalla loro qualità, gradevolezza ed eleganza. Si va da tenue, se le sensazioni risultano poche e quasi impercettibili, a molto elevata, quando le stesse sono molte e assai evidenti. Intensità intermedie, leggera, normale, elevata. |
Invecchiamento | Evoluzione della birra e suo affinamento. In certi casi si usa lo stesso termine per indicare una birra “vecchia”, cioè alterata nelle sensazioni organolettiche. |
IPA | Vedi India Pale Ale. |
Irish (Red) Ale | Ale di tradizione irlandese, leggermente più dolce dell’amara inglese e molto influenzata dalle ale scozzesi. Il colore, tipicamente rossiccio, è dovuto all’utilizzo dell’orzo tostato. A livello olfattivo si esaltano toni caldi, fruttati e di malto. La corposità va da leggera a media, ed è morbida e vellutata. Il gusto risulta di malto, con un sottile sapore di luppolo e una… |
Irish Moss | È un chiarificante naturale che si usa nella produzione della birra. Si tratta di un'alga molto comune nei mari del Nord e sulle coste atlantiche dell'Europa. L'irish moss in italiano si chiama crondo crispo (Chrondus crispus) ed è un'alga che viene usata spesso nel settore alimentare anche come base addensante (nei gelati, per esempio). Nella produzione della birra si usa… |
Irish Stout | Vedi Dry Stout. |
Italian Grape Ale – IGA | Che cosa sono le birre IGA? IGA sta per Italian Grape Ale ed è il nome con cui si indicano le birre che contengono uva o suoi derivati. Le IGA sono una diramazione delle birre alla frutta, gettano un ponte tra il mondo della birra e quello del vino. Con Italian Grape Ale si intende una gamma di birre enorme.… |
Italian pilsner | Italian-Style Pilsener: Caratteristiche e Linee Guida secondo la Brewers Association La Italian-Style Pilsener, secondo le linee guida della Brewers Association, è una birra chiara, dal colore che varia tra il paglierino e l'oro, con una limpidezza che non dovrebbe essere offuscata da “chill haze” (velature da freddo). La sua schiuma, densa e bianca, è persistente e aggiunge un ulteriore elemento… |
Juleol | Vedi Bokkol. |
Kalsch | Vedi Kölsch. |
Kasher | Voce (“puro”) per designare, nel nostro caso, la birra considerata ritualmente pura, secondo la legge religiosa ebraica. Anche fuori di Israele, le relative fabbriche sono aperte all’ispezione dei rabini. |
Keg | In inglese, si chiama così il barilotto, oggi prevalentemente un fusto di acciaio inox con spinone e valvola di spillatura incorporati. Contiene birra, filtrata e pastorizzata in fabbrica, da servire molto fredda e con una cremosità artificiosa ottenuta grazie all’utilizzo di anidride carbonica pura o addizionata di azoto (sistema nitro-keg). Correttamente refrigerati, i keg si conservano per diversi mesi (dipende… |
Kellerbier | In Germania, è la “birra di cantina”. Si tratta di lager torbide, prese appunto dalla cantina ancora velate e messe a schiarire nei serbatoi di maturazione prima della spillatura. Sono molto luppolizzate, per prevenire eventuali contaminazioni provocate da agenti esterni. Vengono talora chiamate ungespundet (“non tappate”), con riferimento proprio allo scarso contenuto di anidride carbonica; la schiuma comunque, anche se… |
Kloster | “Convento”, in tedesco. Pertanto Klosterbrauerei indica la “birreria conventuale”, che produce la kloster bier. In Germania, delle 500 Klosterbrauerei medievali, ne sono rimaste appena 6; un’altra ventina hanno mantenuto il diritto di chiamarsi tali anche se la gestione è passata in mani laiche. Le birrerie conventuali tedesche però, a differenza di quelle belghe, fabbricano birre di tutte le tipologie normalmente… |
Kloster Bier | Vedi Kloster. |
Klosterbrauerei | Vedi Kloster. |
Kölsch | Ale tipica di Colonia (in tedesco, Köln), da cui prende il nome. Oggi è una denominazione protetta, riservata a 24 produttori del distretto di Colonia appunto. Viene fabbricata ad alta fermentazione e con stagionatura tipica delle lager. L’utilizzo di malti chiari la rende una delle pochissime ale dorate; mentre l’impronta del luppolo è decisa, ma non invadente. L’elevata presenza di… |
Kräusen/Kräusenbier | Una tecnica tradizionale di carbonazione (dal tedesco kräuseln “increspare”) è quella di aggiungere (kräusening), durante la maturazione, un piccolo dosage di zuccheri di malto non fermentati (kräusen) alla vasca di condizionamento. Il mosto fresco fermenta con impeto. L’anidride carbonica, prodotta naturalmente in tale rifermentazione, rende frizzante la birra. E questa birra, che non viene filtrata, prende il nome di kräusenbier.… |
Kräusenbier | Vedi Kräusen. |
Kräusening | Vedi Kräusen. |
Kriek | (o Krieken) Termine fiammingo per indicare, in Belgio, il lambic aromatizzato con le omonime ciliege che provocano la seconda fermentazione. L’aggiunta dei noccioli, che vengono attaccati dai lieviti selvaggi, conferisce al gusto una particolare nota di mandorla. La kriek ha un’intensa colorazione rossa, aroma fruttato (amarene), sapore a malapena amaricante e decisamente asprigno insieme. La gradazione alcolica è tra il… |
Krieken | Vedi Kriek. |
Kristall Weizen | Vedi Weizenbier. |
Kristallklar Weizen | Vedi Weizenbier. |
Kruidenbier | Nei Paesi Bassi, è la birra speziata (dal neerlandese kruiden “spezie”). |
Kulmbacher | Lager tedesca dalla forte colorazione scura e di luppolizzazione media, proveniente da Kulmbach; più pesante e più scura della erlanger (di Erlangen, altra città della Franconia) e della più popolare münchner dunkel. La gradazione alcolica è del 4,5-5%. |
Kvass | (o Kvas) Birra di tradizione russa, prodotta con malto d’orzo e di segale e farina di frumento, senza luppolo ma con aggiunta di miele e succhi di frutta locale: ne esistono almeno 150 ricette. Anche se fabbricato a livello industriale, è a tutt’oggi molto viva la tradizione della sua preparazione domestica, partendo dalla fermentazione del pane. Il kvass viene consumato… |
LA | Vedi Leggere. |
Lager | Il nome (in tedesco, “deposito, magazzino”) deriva dal fatto che, all’epoca in cui cominciarono a sperimentare il nuovo metodo di fermentazione, i birrai bavaresi, non solo fabbricavano a temperature basse, immagazzinavano anche il prodotto in depositi glaciali. A parte la Gran Bretagna, in cui è una birra bionda realizzata a fermentazione bassa; a parte il mondo di lingua tedesca e… |
Lagering | Dal tedesco lagern “immagazzinare”, designa il procedimento di maturazione della birra a basse temperature. |
Lagerizzare, Lagerizzazione | Italianizzazione della voce tedesca Lagering. |
Lambic | Termine francese (in fiammingo, lambik o lambiek) per indicare la più caratteristica delle birre belghe. Il nome deriva dalla cittadina di Lambeek, nella valle della Senne, zona tipica di produzione chiamata Pajottenland. Viene realizzato con almeno il 30% di frumento crudo, miscelato a malto d’ozo tipo pilsner. Il luppolo, detto suranné, è invecchiato di oltre tre anni, senza quindi proprietà… |
Lambic di Frutta | In Belgio, è chiamato vruchtenlambiek il lambic aromatizzato con frutta diversa da quella tradizionale, cioè le ciliege (kriek) e i lamponi (framboise). Si cominciò con l’aggiunta di acini d’uva, creando la druiven; e oggi vengono utilizzate le più impensabili varietà di frutta per proporre gusti sempre diversi: pesca, ribes nero, fragola, prugna, albicocca, banana, miscela di succo di ananas e… |
Lambiek | Vedi Lambic. |
Lambik | Vedi Lambic. |
Landbier | Da Land “campagna”, è un termine tedesco molto usato per indicare una buona, semplice “birra di campagna”, indipendentemente dalla sua tipologia. |
Lattosio | Disaccaride presente nel latte, noto anche come zucchero del latte. Poiché non fermenta, conferisce alla birra corpo e pienezza. Viene usato per le stout dolci. |
Leggere (Birre –) | In inglese, light, sono birre a basso contenuto di alcol e di calorie (circa il 30% in meno rispetto alle birre normali), sia di alta che di bassa fermentazione. Rispondono alle richieste di quei consumatori che amano il gusto della birra, ma intendono minimizzare l’assorbimento di alcol. Sono bevande dal tipico sapore delicato e, come le analcoliche, richiedono di essere… |
Leichtbier | Vedi Leggere. |
Lemon Beer | Vedi Miscelate. |
Lente Bok | La maibock olandese (da lente “primavera”). |
Lettol | Vedi Brigg. |
Light | Vedi Leggere. |
Light Ale | In Inghilterra è una bitter in bottiglia, prevalentemente di basso tenore alcolico e scura; in Scozia, la ale di minima gradazione, per lo più scura. In entrambi i casi non si tratta di birre a basso contenuto calorico. |
Light Beer | (o Lite) Negli USA, viene così definita la birra con contenuto calorico dal 10 al 35% in meno rispetto al prodotto “normale” della casa, e anche leggermente meno alcolica. In Canada e in Australia significa invece “a basso contenuto di alcol”. |
Limpide (Birre –) | Sono le birre filtrate. |
Liquore di Malto | Vedi Malt Liquor. |
Liscia | Vedi Anidride carbonica. |
Lite | Vedi Light Beer. |
Long Neck | Locuzione inglese (“collo lungo”) per indicare una bottiglia di forme slanciate, a collo lungo appunto, che consente di bere direttamente da essa. |
Low Carb Beer | Lanciate nel Nordamerica in seguito al successo delle diete low carb, sostanzialmente sono birre light con minor contenuto di carboidrati rispetto alle birre normali. |
Luppolizzazione a secco | Tecnica inglese per intensificare l’aroma del luppolo senza aumentarne l’amaro: si aggiungono fiori interi a fermentazione avanzata. Il risultato è una birra piacevolmente amarognola con forte sentore erbaceo. |
Luppolo | Cominciamo da una breve definizione di birra*. La birra è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione di un mosto formato tre elementi: malto d'orzo, acqua e luppolo. Esistono birre a cui vengono aggiunti altri ingredienti (spezie, frutta, zucchero ecc.), ma di base una birra è fatta con soli quattro ingredienti: quelli appena descritti più il lievito. Il luppolo (Humulus lupulus)… |
Luxe (de –) | In Belgio, è un distintivo che però ha perduto in gran parte un significato specifico. |
Maerzen | Vedi Märzen. |
Magnum | Bottiglia di formato grande, in genere da champagne. |
Maibock | Variante stagionale della bock nella tradizione tedesca, “bock di maggio”. Compare a metà o nella tarda primavera per celebrare appunto questa stagione; ma spesso viene consumata d’inverno. Si presenta chiara, luppolizzata e vivace, con l’inconfondibile nota di malto. |
Malt Liquor | “Liquore di malto”, è la denominazione con cui negli USA vengono qualificate le lager più forti. Non si tratta dunque di una specifica tipologia birraria, bensì di una versione piuttosto forte della normale lager americana. Il limite di alcol varia da stato a stato (5,3-6%); e, in qualcuno di essi, i prodotti con tenore alcolico superiore al 5% devono presentare… |
Maltosio | Disaccaride che si ottiene per idrolisi dell’amido da parte dell’amilasi. Costituisce lo zucchero più importante derivato dal malto. |
Malzbier | (o Malztrunk) Nei paesi di lingua tedesca (Malzbier “birra di malto”, Malztrunk “bevanda di malto”), è un prodotto analcolico scuro e poco fermentato. Si ottiene da mosto per birra con aggiunta di fruttosio, caramello e anidride carbonica. |
Malztrunk | Vedi Malzbier. |
Märzen | (o Maerzen) Originaria di Monaco, si diffuse poi anche in altre regioni tedesche. Tradizionalmente veniva preparata a marzo (März), ultimo mese in cui si poteva fare birra prima dell’arrivo dell’estate, e invecchiava fino all’autunno, quando era la birra più fresca. Ma, perché resistesse alle non sempre favorevoli temperature di cantina, vennero aumentate la gradazione e la luppolizzazione rispetto alla vienna… |
Merletti di Bruxelles | È proprietà della schiuma della birra di rimanere attaccata alle pareti del bicchiere, quando esso viene inclinato delicatamente a destra e a sinistra. Gli anelli disegnati, che marcano i volumi delle singole porzioni sorseggiate, somigliano a pizzi e ricami, per cui in gergo birrario hanno preso il nome di merletti di Bruxelles (o anche merletti irlandesi). I merletti di Bruxelles… |
Merletti irlandesi | Un altro modo per indicare i merletti di Bruxelles. |
Microbirreria | Vedi Microbirrificio. |
Microbirrificio | (anche Microbirreria) Neologismo per indicare i birrifici di piccole dimensioni di recente fondazione, in genere dopo gli anni ’70 del secolo scorso. In origine venivano considerate tali le unità con una capacità produttiva annua inferiore ai 2500 ettolitri; ma, a partire dalla fine degli anni Ottanta, in considerazione del crescente sviluppo, la soglia è stata portata a 12 500 ettolitri.… |
Mild | Vedi Pilsener. |
Mild Ale | Ale inglese “mite”, con riferimento alla scarsa luppolizzazione. Un tempo era la bevanda dei minatori e della classe operaia, vuoi perché corroborante vuoi perché meno cara delle altre birre. A mano a mano però che i lavori più pesanti venivano meccanizzati le mild ale perdevano di forza. Oggi sono tra le tipologie meno alcoliche che esistano: dall’originario 7% sono passate… |
Mild Stout | In Belgio, è la sweet stout. |
Milk Stout | Vedi Sweet Stout. |
Mirabelle | Lambic aromatizzato alla prugna. |
Miscelate (Birre –) | Dette in inglese beer-mix, sono quelle derivate dalla miscelazione di una birra base con altre bevande. Queste ultime possono anche essere alcoliche, come il sidro (in inglese, cider), tipico della tradizione francese e anglosassone (ricavato dalla fermentazione della frutta, in particolare mele): e abbiamo la cider beer. Ma per lo più si tratta di bibite analcoliche, e si ottiene così… |
Mit Hefe | Vedi Weizenbier. |
Morbidezza | Sensazione tattile che si coglie percependo una gradevole, vellutata rotondità, in mancanza di ruvidezza. E’ data da zuccheri non fermentescibili (destrine), alcoli, polialcoli, colloidi, gomme, resine. La morbidezza diminuisce col crescere dell’amaro e dell’acido. |
Münchener/Münchner | Classica lager di Monaco, una tipologia alla quale si sono ispirati molti produttori di bassa fermentazione in tutto il mondo. In passato era famosa quella scura, tanto che veniva chiamata birra tipo monaco. Poi, in risposta alla crescente domanda di lager leggere nello stile pilsner, i birrai bavaresi crearono, nel 1895, la versione chiara (con gravità inferiore), che è quella… |
Münchner | Vedi Münchener. |
Natale (Birre di Natale) | Quella delle birre di Natale è una tadizione che viene dal Nord Europa. Erano birre che venivano prodotte in occasione delle festività natalizie. Le birre di Natale non costituiscono uno stile a sé stante, ma il nome è un cappello sotto cui si raccolgono diversi stili e tradizioni, reinterpretate del birraio, secondo il suo estro e la sua fantasia. Le… |
Naturtrüb | Termine tedesco che designa in genere una birra non filtrata resa naturalmente torbida dal sedimento di lievito (Natur “natura” e trüb “torbido”). |
Near Beer | Birra analcolica, creata negli USA durante il proibizionismo e tuttora in produzione. |
Nere (Birre –) | Vedi Scure. |
Nitro-keg | Vedi Keg. |
Non-Alcoholic | Vedi Analcoliche. |
Normali (Birre –) | Per la legge italiana, sono quelle con grado Plato superiore a 10,5 e con titolo alcolometrico in volume oltre il 3,5% (generalmente tra il 4 e il 5%, come quasi dappertutto). Sono le birre più consumate. |
Nut Brown Ale | Vedi Brown Ale. |
Oatmeal Stout | Stout speciale, realizzata con aggiunta di avena (oatmeal) sottoposta a maltaggio o, più spesso, in farina. L’avena, si sa, è uno dei cereali più nutrienti, ma anche difficile da lavorare per la tendenza ad agglomerarsi in un impasto molto denso; per cui la sua percentuale è molto bassa. La oatmeal stout ha colore scuro e gradazione alcolica fra il 3,8… |
Obergärig | “Alta fermentazione”, in tedesco. |
OGM | Acronimo di Organismi Geneticamente Modificati. C’è da ricordare, a proposito, che gli industriali italiani della birra e del malto hanno concordato in sede associativa di non utilizzare per la produzione nazionale di birra materie prime provenienti da OGM. |
Oktoberfest | La più grande festa della birra al mondo. Si svolge a Monaco di Baviera per due settimane, con inizio nella penultima domenica di settembre. Rievoca i grandi festeggiamenti del 1810 in occasione del matrimonio di Ludwig I di Baviera con la principessa Teresa di Sassonia. La bevanda viene fornita solo dalle sei grosse case produttrici della città (Paulaner, Hacker-Pschorr, Hofbräuhaus,… |
Öl | “Birra”, in svedese. |
Old Ale | Da old (“vecchio”), designa una ale inglese “vecchio stile”, scura, con tenore alcolico intorno al 6%, tradizionalmente invecchiata un paio d’anni prima del consumo. Viene di solito venduta come birra stagionale per riscaldarsi d’inverno, da cui anche il nome winter “inverno” (o warmer “scaldino”) ale. L’aroma è caldo, con sentori di malto scuro, caffè, cioccolato. Assente nell’area olfattiva perché invecchiato,… |
Olfatto | Il senso in grado di percepire e distinguere le più ampie tipologie di odori. |
Olut | “Birra”, in finlandese. |
One-shot | Aggettivo inglese, traducibile letteralmente con la locuzione italiana “un (solo) colpo”. Riferito alla birra, indica che si tratta di una produzione “irripetibile”. |
Original Gravity | Traduzione inglese di gravità originale. |
Ossidazione | Alterazione, con intorbidimento e sensazione di “cotto”, della birra per l’azione dell’ossigeno sui suoi componenti. |
Ostern | Vedi Festbier. |
Oud Bruin | È la “vecchia bruna”, una ale scura invecchiata di tradizione belga, della zona di Oudenaarde, nelle Fiandre Orientali. Ha colore bruno rossiccio e la gradazione alcolica tra il 4,8 e il 5,2%. Presenta grande complessità di aroma: sono evidenti sentori dello speziato, del fruttato e dell’erbaceo. Per la sua natura vinosa, al palato prevalgono il dolce e l’acido leggermente aspro.… |
Oude | Vedi HORAL. |
Oyster Stout | Curiosa variante della stout. Prende il nome dall’ostrica (oyster), un tempo aggiunta alla birra anche se per lo più in estratto proveniente dalla Nuova Zelanda. Oggi anche il prodotto più rappresentativo, quello della Marston, conserva del mollusco soltanto il nome. È una birra scurissima, dal caldo aroma di orzo torrefatto e gusto intensamente amaro. La gradazione alcolica parte dal 4,5… |
Palato | E’ il senso del gusto. La birra imprime al palato diverse sensazioni che si percepiscono come corposità, effervescenza, secchezza, calore, astringenza, equilibrio gustativo e retrolfatto. Vedi rispettive voci. |
Pale | Vedi Chiare. |
Pale Ale | Ale tipica della zona di Burton-on-Trent. Il nome (“pallido”) è dovuto al fatto che queste birre nacquero più chiare delle scure porter londinesi all’epoca imperanti. Oggi la pale ale è simile alla bitter, tanto che alla spina prende il nome di bitter e in bottiglia di pale ale. Sono due tipi di ale coincidenti e difficili da distinguere, anche se… |
Panaché | Vedi Miscelate. |
Particolari (Birre –) | Sono quelle birre nella cui elaborazione entrano ingredienti non convenzionali, come malti torbati da whisky, miele, segale, spelta, avena, farina di castagne. Mentre, al posto del luppolo, possiamo trovare cime di erica, foglie di mirto, bacche di sambuco, germogli di pino e di abete rosso. |
Pastorizzate (Birre –) | Birre le quali sono state sottoposte al procedimento di pastorizzazione, per bloccare l’attività dei microrganismi che vi si siano introdotti durante le fasi di produzione e, in tal modo, prolungare la conservabilità. |
Pastosità | La sensazione gradevole al palato conferita da una pienezza morbida e armoniosa. |
Pastry Stout | Essenzialmente, si tratta di birre che combinano elementi di birra e dessert. Sono birre scure, costruite sull'estrema dolcezza, caratterizzate non tanto dalla dolcezza del malto, quanto dall'uso di zucchero e ingredienti tipici della pasticceria. Sono anche molto alcoliche e arricchite da ingredienti particolari, spesso strani. La base delle Pastry Stout sono gli stili Imperial Stout o Imperial Porter. Sono queste… |
Pêche | Lambic aromatizzato alla pesca. |
PEN | Vedi Plastica. |
Perlage | Termine mutuato dallo champagne. E’ costituito da colonne di bollicine che, dal fondo e dalle pareti del bicchiere, salgono verso la superficie a spirale in lente volute. |
Persistenza della schiuma | La sua tenuta durante il successivo svuotamento del bicchiere. |
Persistenza retrolfattiva | Durata delle sensazioni odorose, e anche gustative, della birra dopo la deglutizione. La persistenza va da sfuggente (se dura meno di 1 secondo) a lunga (con durata di oltre 30 secondi). Forme intermedie, corta, sufficiente, discreta. |
PET | Vedi Plastica. |
pH | Che cosa è il pH e cosa misura? Il pH è una scala che misura l'acidità o la basicità (o alcalinità) di una soluzione. È una grandezza che indica la concentrazione di ioni idrogeno (H⁺) presenti in un liquido. La scala del pH va da 0 a 14, dove: pH 7 è considerato neutro (come l'acqua pura); pH inferiore a… |
Pils | Vedi Pilsener. |
Pilsener / Pilsner / Pils | Birra a fermentazione bassa, di solo malto e fortemente luppolizzata, sul tipo di quelle fabbricate per la prima volta nella città boema di Plzeň (Pilsen). Di un bel colore dorato a volte con qualche riflesso tendente al verde, ha un’abbondante schiuma sottile e persistente e una gradevole effervescenza. L’aroma è intenso di luppolo fiorito; il gusto, secco e finemente amaro;… |
Pilsner | Vedi Pilsener. |
Pinta | Ne esistono diverse misure. La più diffusa è la pinta inglese (o imperiale), equivalente a 0,568 litri; quella americana, corrisponde invece a 0,473 litri. Nelle microbirrerie, sempre americane, vengono usate anche le pinte da 0,532 litri, più vicine alla imperiale. |
Pivo | “Birra”, in ceco, croato, serbo, slovacco, sloveno. |
Pivovar | “Birreria”, in ceco e slovacco. |
Pivovara | “Birreria”, in croato. |
Pivovarna | “Birreria”, in sloveno. |
Piwo | “Birra”, in polacco. |
Plain Porter | Vedi Porter. |
Plastica | Già da parecchi anni sono state introdotte le bottiglie in materiale plastico trasparente. C’è però da fare una precisazione. Le normali bottiglie in PET (PoliEtilene Teraftalato) presentano problemi di permeabilità all’ossigeno e ai gas carbonici; di conseguenza, per la birra viene utilizzato uno speciale PET in versione protettiva, multistrato o ricoperto. Altra soluzione è quella delle bottiglie in PEN (PoliEtilene… |
Porter | Nata in un’osteria di Londra, all’inizio del secolo XVIII, come entire (“intera”) dalla miscela di tre ale (una chiara, una scura e una invecchiata), la porter può essere considerata la prima birra di massa, “figlia” della rivoluzione industriale. Il nome (“facchino”) deriva dal fatto che i maggiori consumatori erano appunto gli scaricatori di porto. E’ una birra a fermentazione alta;… |
Posizionamento commerciale | E’ la classificazione operata dai produttori per le loro birre, con diverse fasce di mercato: economiche, standard, premium (e super premium), specialità (vedi rispettive voci). Ovviamente si tiene conto di fattori diversi, come la qualità del prodotto e la sua confezione, il destinatario del consumo e i canali distributivi, l’immagine della casa e gli investimenti pubblicitari. |
Premium (Birre –) | Categoria commerciale che identifica lager chiare di qualità più curata rispetto alle standard, in confezioni più ricercate, con un’immagine più distintiva e di prezzo più elevato. Con un prezzo ancora più alto, giustificato da una qualità superiore, si parla infine di super premium, qualifica talvolta data anche alle specialità. Nella fascia premium e super premium rientrano le lager di maggior… |
Private Label | Sono i prodotti a marchio privato della GDO. |
Proibizionismo | Divieto, disposto dal Governo, di acquistare e consumare bevande alcoliche. Solitamente si fa riferimento a quello degli USA, entrato in vigore nel 1920 e abrogato nel 1933. |
Public House o Pub | Le public house sono dette anche pub e costituiscono una parte essenziale della cultura britannica e irlandese, offrendo un luogo centrale per gli incontri sociali, la condivisione di esperienze e, naturalmente, la degustazione di birra e altre bevande alcoliche e non. Storicamente, i primi pub risalgono al Medioevo, quando fungevano da punti di ristoro per viaggiatori e commercianti. Durante il… |
Punto di congelamento | Il punto di congelamento della birra è la temperatura alla quale le birre gelano e passano allo stato solido. Dipende dalla percentuale di alcol etilico presente. In generale, più alta è la percentuale di alcol, minore sarà il punto di congelamento della birra. Ad esempio, una birra leggera che contiene solo il 3-4% di alcol avrà un punto di congelamento… |
Puro Malto (Birre di –) | Ottenute cioè con solo malto d’orzo e/o di frumento, senza aggiunta di cereali crudi (granturco, riso e altri zuccheri). |
Radler | Questa probabilmente non si qualifica nemmeno come una vera e propria ricetta, ma è così rinfrescante ed estiva che merita una pagina a parte. La storia delle radler è questa: nel 1922, un locandiere in Baviera non aveva abbastanza birra per accontentare i ciclisti e gli altri ospiti, così tagliò la birra con soda al limone e lime e fu… |
Rauchbier | La “birra affumicata” (da Rauch “fumo”), tipica di Bamberga, in Franconia. Tradizionalmente di bassa fermentazione, oggi viene prodotta soprattutto a fermentazione alta. Il colore va dal marrone scuro a quello della torba. L’aroma affumicato è dovuto all’essiccazione del malto su fuochi di legna di quercia o di faggio. Anche il gusto, dolceamaro, reca note di fumo; mentre il luppolo rimane… |
Real Ale | In inglese, è la “ale autentica”, ovvero la cask conditioned ale, ritornata in auge grazie al lavoro del CAMRA. Vedi Bitter Ale. |
Red | Vedi Rosse. |
Red Beer | Vedi Rosse. |
Red Lager | Vedi Rosse. |
Regalo (Birre da –) | Si tratta di una semplice qualificazione commerciale: quelle birre le quali, oltre che per una qualità più fine, si distinguono per la confezione, spesso in formato magnum, capace di esprimere adeguatamente l’idea del regalo. |
Reinheitsgebot | Editto sulla purezza della birra emanato nel 1516 dal duca di Baviera Guglielmo IV. Escludeva dalla ricetta di base tutto quanto non fosse acqua, orzo e luppolo. Non venne regolamentato invece l’uso del lievito, in quanto all’epoca non si conosceva il suo funzionamento. Ancora oggi i produttori tedeschi sono orgogliosi di questa legge (ovviamente non più vincolante), e continuano a… |
Retrogusto | Vedi Retrolfatto. |
Retrolfatto | Introdotta nella cavità orale, la birra subisce, non solo l’azione biochimica della saliva, anche un riscaldamento di circa 37 °C. Pertanto, terminata la deglutizione, e quindi esauritosi l’esame gustativo in senso stretto, si possono cogliere aromi diversi, anche più numerosi e complessi di quelli avvertiti prima direttamente dall’olfatto. È stato così coniato di recente un nuovo vocabolo, retrolfatto, senz’altro più… |
Ricchezza retrolfattiva | Insieme degli aromi che rimangono in bocca dopo aver ingerito la birra: possono essere del tutto simili a quelli avvertiti direttamente col naso, ma avere anche note differenti. La ricchezza retrolfattiva va da inesistente (come per le lager), ad ampia (quando si percepiscono molte sensazioni, facilmente riconoscibili e distinte tra loro). Forme intermedie, ristretta, normale, articolata. |
Rifermentazione | Aggiungendo zucchero, lievito fresco o mosto fermentato alla birra “matura” si provoca una seconda (a volte anche terza) fermentazione. La rifermentazione può avvenire sia in fusto che in bottiglia; ma riguarda, salvo qualche eccezione, soltanto la fermentazione alta. |
Roggen Bier | Birra particolare, della Germania e dell’Austria, realizzata con aggiunta di segale (Roggen). La gradazione alcolica è del 4,7%. Viene fabbricata anche in qualche altro paese, con tenore alcolico più sostenuto. In inglese prende il nome di rye ale. |
Root Beer | Più che una birra aromatizzata, è un soft drink americano. Originariamente veniva utilizzata la radice (root) di sassofrasso. |
Rosse (Birre –) | Dette meno comunemente (ma più correttamente) ambrate, si ottengono da malti Vienna, che hanno subito un essiccamento leggermente più prolungato dei malti chiari, con affumicamento ma senza tostatura finale. La gamma cromatica va dall’oro rossiccio al marrone rossastro. Alcuni prodotti hanno un colore rosso più intenso dovuto alla presenza di particolari ingredienti, come amarene, lamponi, fragole. Le dizioni equivalenti di… |
Rouge | Vedi Rosse. |
Russian Imperial Stout | Vedi Imperial Stout. |
Russian Stout | Vedi Imperial Stout. |
Rye Ale | Vedi Roggen Bier. |
Sahti | Il sahti è una birra tradizionale finlandese prodotta con un processo di fermentazione a temperatura ambiente e con l'utilizzo di lieviti selvaggi. La sua origine risale almeno al XVIII secolo, ed è stata prodotta principalmente nella regione della Finlandia occidentale. Il processo di produzione del sahti prevede l'utilizzo di acqua di sorgente, malto di segale o di grano, e infiorescenze… |
Saison | Termine francese (“stagione”, in tal caso “estate”) che in fiammingo si traduce con sezoens o sezuen. Indica una ale estiva tipica della provincia dell'Hainaut, in Belgio. Prodotte in inverno, le saison invecchiavano fino all’estate quando, per la pausa di mezzogiorno, le donne le portavano agli uomini nei campi di lino. Per poter quindi durare dovevano essere sufficientemente alcoliche e, per… |
Sakè | In passato era la bevanda nazionale del Giappone. Si ottiene, ad alta fermentazione, dal riso secondo un’antichissima ricetta e senza luppolo. Simile alla birra, di colore paglierino e aspetto limpido, ha un aroma particolare. La gradazione alcolica, dal 6, può arrivare fino al 20%. |
Sapa (o saba) | La saba, nota anche come sapa, costituisce un caratteristico condimento utilizzato in molte regioni italiane. Si tratta di uno sciroppo concentrato d'uva ottenuto a partire dal mosto appena preparato, derivante da uva bianca o rossa. È conosciuto anche con i termini "mosto cotto", "vino cotto" o "miele d'uva". Il processo di preparazione prevede il versamento del mosto in un paiolo… |
Sapore | Sensazione prodotta sugli organi del gusto. |
Saturazione | E’ la quantità di anidride carbonica espressa in grammi presente in un litro di birra. |
Saving | Vedi Economiche. |
Schankbier | Vedi Leggere. |
Schiuma | (o Spuma) Esplosione di effervescenza, ovvero lo strato di piccolissime bollicine che si sprigionano dalla birra quando viene versata. Più le bollicine sono piccole, più è stabile la schiuma. Generalmente bianca, la spuma può assumere colorazioni diverse, fino al marrone, per l’utilizzo di malti molto tostati. In riferimento alla maglia o all’occhiatura, la schiuma si definisce fine, compatta, cremosa; altre… |
Schwarz | Aggettivo tedesco (“nero”) a volte utilizzato per indicare il colore molto scuro in diverse tipologie. |
Schwarzbier | La “birra nera”, un antico e tradizionale stile della Turingia e del resto dell’ex Germania Orientale. In origine era la birra dissetante prodotta dai contadini nel periodo invernale per il consumo estivo durante il periodo della mietitura, molto luppolizzata appunto per allungarne la conservabilità. Si tratta di una lager molto scura, ottenuta con impiego di malto caramello. Ha gusto di… |
Scotch Ale | Vedi Scottish Ale. |
Scottish Ale | Ale prodotte in Scozia, più forti e più scure rispetto a quelle inglesi. Il colore è ambrato intenso con riflessi mogano; l’aroma, dai toni caldi e speziati; il corpo, eccezionalmente strutturato e pastoso; il gusto, morbido e di malto, con l’amaro presente ma poco più che percettibile. I prodotti di una singola fabbrica vengono identificati, in ordine ascendente di gravità… |
Scure (Birre –) | Dette anche nere, sono realizzate con malti scuri appunto, sottoposti a un essiccamento più prolungato e a temperature più elevate. La gamma cromatica varia dal marrone al nero. Le dizioni equivalenti maggiormente utilizzate nelle altre lingue sono: in tedesco, dunkel, dunkle o dunkles; in francese, brune; in inglese, brown, dark, black. Una lager scura, che non sia una rauchbier o… |
Secchezza | La sensazione di asciutto al palato. E’ dovuta alla presenza di alcuni tipi di luppolo, come in certe ale inglesi; ma, nella dry beer per esempio, c’entra la completa fermentazione del prodotto. |
Sedimento | Nelle birre di seconda fermentazione, i lieviti sedimentano insieme ai residui di proteine coagulate durante la fermentazione e formano il deposito. La torbidità che permane in sospensione è dovuta principalmente alle minutissime particelle proteiche. |
Sezoens | Vedi Saison. |
Sezuen | Vedi Saison. |
Sidro | Sidro di mele Che cos'è il sidro? Il sidro è una bevanda alcolica a base di mele che viene prodotta attraverso la fermentazione del loro succo. Grazie alla sua varietà di sapori e stili, è una scelta apprezzata sia dagli amanti delle bevande fermentate che dai consumatori occasionali. Storia del sidro Il sidro ha una storia antichissima, con tracce di… |
Single | Vedi Trappiste. |
Smoked Beer | Vedi Rauchbier. |
Sör | “Birra”, in ungherese. |
Sorgo (Birre di –) | Le birre di sorgo (miglio) sono molto diffuse nel Sudafrica. Di colore bruno fulvo e buona consistenza, poco costose, vengono in genere considerate più nutrienti delle lager europee. Accanto ai tantissimi produttori commerciali, continua l’industria domestica di antica data a fermentazione spontanea. |
Sörgyár | “Birreria”, in ungherese. |
Spéciale | Vedi Belgian Ale. |
Speciali (Birre –) | Per la legge italiana, si possono considerare tali le birre con grado Plato non inferiore a 12,5, quindi con gradazione alcolica tendente a superare il 5%. Come le doppio malto, le speciali costituiscono delle nicchie di mercato. Spesso questa qualificazione viene utilizzata in senso lato, specie da birrai esteri per evidenziare una particolare qualità dei loro prodotti, non codificabili in… |
Specialità (Birre –) | Si tratta di una categoria commerciale comprendente tutte le tipologie birrarie che si differenziano in modo significativo dalle classiche bionde, a bassa fermentazione e di media gradazione, in virtù di una gradazione più elevata; di un colore differente (rosse o scure); di una miscela particolare di cereali (per esempio, birre di frumento); di una particolare aromatizzazione (come le birre alla… |
Spezial | Termine tedesco che traduce quello italiano generico “speciale”. |
Spiced | Dall’inglese spice “spezie”, indica una birra speziata. |
Spina | Sistema di somministrazione della birra. Consiste nello spillarla nel suo bicchiere attraverso un apposito rubinetto collegato al contenitore (di solito il keg). |
Spuma | Vedi Schiuma. |
Stabilità | Il periodo che intercorre tra l’imbottigliamento e la fase discensionale della birra. Per i prodotti pastorizzati il tempo di stabilità, oltre il quale le caratteristiche organolettiche si alterano, è molto più lungo rispetto a quelli crudi. |
Standard (Birre –) | Categoria commerciale che identifica birre di noti produttori nazionali: chiare, a bassa fermentazione e di gradazione media, con prezzo medio o medio-basso e di buona qualità; ma senza particolari caratteri distintivi. Le standard sono birre da tavola per il consumo quotidiano, vendute nei negozi e supermercati alimentari, nonché in locali non specializzati. |
Starkbier | Denominazione generica tedesca (“birra forte”) riferita a qualsiasi stile con grado di fabbricazione superiore a 16 (gradazione alcolica almeno del 6,5%). |
Steam Beer | È uno stile di birra unicamente americano che ha avuto origine nel XIX secolo in California. Infatti le steam beer sono note anche come California common, e sono prodotte utilizzando lievito lager a temperature di fermentazione ale, di solito in vasche insolitamente larghe e basse. Il nome steam beer, birra al vapore, deriva dal fatto che originariamente veniva fermentata a… |
Steinbier | Steinbier: la “birra alla pietra” tedesca La “birra alla pietra” tedesca, Steinbier, ottenuta con un metodo di riscaldamento primitivo che è rimasto in auge in Carinzia fino al Novecento. Come si preparava la Steinbier? Nei tempi antichi, i recipienti per fare la birra erano di legno e ci s’immergevano pietre incandescenti nell’infuso di malto sino a farlo bollire; le stesse… |
Steinweizen | Vedi Steinbier. |
Sticke | Tipologia totalmente sconosciuta al di fuori di Düsseldorf. Secondo una lunga tradizione, le birrerie di questa città, una o due volte l’anno e per un paio di settimane, mettono in vendita una bevanda simile alla altbier ma con tenore alcolico che raggiunge il 6,5%. I clienti si sussurrano in confidenza la notizia, e tale atteggiamento, chiamato sticum nel dialetto locale,… |
Stingo | Vedi Barley Wine. |
Stock Ale | Vedi Old Ale. |
Stout | Dopo le ale, le stout costituiscono l’altra grande famiglia birraria ad alta fermentazione di tradizione britannica e irlandese. In passato la birra più alcolica di ogni produttore veniva chiamata “stout”. Sicché la versione più forte delle porter prese appunto il nome di stout porter. Col declino delle porter, rimase solo la stout porter, che finì per diventare semplicemente stout, ma… |
Stout Porter | Vedi Porter. |
Stouter | Vedi Porter. |
Strong | E’ soltanto un attributo inglese (“forte”) delle birre con grado di fabbricazione superiore a 15 (gradazione alcolica oltre il 6%). Le strong hanno buona corposità, un certo sentore di malto e un’aromaticità più contenuta perché il luppolo viene sopraffatto dal malto. Nel mondo anglosassone, strong designa normalmente una ale molto alcolica; nei paesi scandinavi, può riferirsi anche a birre di… |
Strong Ale | Una volta, in Inghilterra, la strong ale si distingueva dalla old ale soltanto per il maggior tenore alcolico. Oggi è la denominazione generica di una ale a elevata gradazione (6-8,5%), destinata per lo più all’estero. Di colore ambrato carico, presenta l’area olfattiva dominata da toni caldi, buona struttura, notevole equilibrio tra l’amaro del luppolo e la dolcezza del malto. |
Strong Brown Ale | Vedi Oud Bruin. |
Strong Irish Ale | Vedi Irish Ale. |
Strong Lager | Le strong lager costituiscono un segmento delle birre chiare doppio malto. Provengono per lo più dalla Scozia, dall’Inghilterra e dalla Danimarca, dove sono nate negli anni ’70 del secolo XX per una felice intuizione di marketing volta a solleticare il consumo giovanile. Lavorate con malto chiaro e abbondanti aggiunge di zucchero raffinato, hanno colore dorato, aroma di malto, corposità notevole,… |
Strong Oud Bruin | Vedi Oud Bruin. |
Struttura | E’ data dalla corposità, dalla densità e dall’alcolicità. Vedi rispettive voci. |
Super Premium | Vedi Premium. |
Sweet Stout | La versione dolce della stout, quella cioè tradizionale inglese. Ha colore scuro, aroma caldo di cioccolato e di caffè d’orzo, gusto pieno e dolce, gradazione alcolica fra il 3 e il 6%. Viene dolcificata con lattosio, tanto che in passato era conosciuta come milk (o cream) stout. Dal 1946 però, a evitare il malinteso che alla birra venisse aggiunto latte,… |
Swing | Sistema di chiusura ad avvitamento della bottiglia, diffuso negli USA. |
Tafelbier | Da tafel (in neerlandese, “tavola”), sono birre belghe da tavola molto dolci e quasi analcoliche. Soppiantate dalle bevande alla moda, sopravvivevano nei supermercati a prezzi stracciati. Poi si cominciò a discutere sull’opportunità di ripristinarle nelle scuole, al posto di tante altre bevande responsabili dell’obesità degli alunni. Da notare che vengono prodotte, ma con nomi “fuorvianti”, non solo da birrai artigiani,… |
Tafelstout | In Belgio, è una particolare birra forte da tavola. |
Tap Takeover | Una tap takeover è l'occasione in cui tutte le spine di un pub vengono dedicate alle birre di un solo birrificio. Spesso il birraio è presente nel locale e instaura un dialogo con i clienti, rispondendo alle loro domande. |
Tappo a corona | Il sistema più utilizzato per la chiusura delle bottiglie di birra, costituito da un tappo metallico con sigillo di plastica. |
Tappo a macchinetta | E’ una gabbia metallica sormontata da un tappo in ceramica con guarnizione in gomma. Premendo manualmente verso l’alto o verso il basso, si apre e si chiude. |
Tappo twist-off | Capsula, di metallo o di plastica, a vite che consente di richiudere la bottiglia per ripetuti atti di consumo. |
Target | Termine inglese (“bersaglio”) per indicare la fascia dei potenziali consumatori alla quale si rivolgono le strategie di vendita di un’azienda. |
Tarwebier | La witbier olandese (da tarwe “frumento”). |
Tied House | In Gran Bretagna, a differenza che altrove, la maggior parte dei pub erano esercizi (house) vincolati (tied), di proprietà di un birrificio o di una società di gestione controllata direttamente dalle holding di un produttore. Vigeva insomma una forma di monopolio. Dal 1992, per legge, le aziende che possedevano più di 2 mila tied house dovevano alienare o dare in… |
Tipologie birrarie | Quella tipologica, è la classificazione più complessa perché non si basa su un solo parametro, bensì coinvolge una pluralità di criteri: tecnico-produttivi, merceologici, sensoriali, storici, geografici. L’individuazione-definizione dei vari tipi o stili di birra viene fatta dagli studiosi ed esperti del settore, spesso, ma non sempre, d’intesa con i produttori e le associazioni di categoria. Sicché non è raro il… |
TMC | Acronimo di Termine Minimo di Conservazione, introdotto dalla legislazione italiana per adeguarsi alle norme comunitarie. Un’informazione leggibile sulle confezioni di birra (“Da consumarsi preferibilmente entro ...”) che ha finito per assumere infelicemente il significato di “termine di scadenza”. Ma la birra non ha scadenza: anche se vecchissima, non va a male, quindi non danneggia la salute. Possono alterarsi l’aspetto e… |
Torbide (Birre –) | Le birre non filtrate, quindi coi lieviti in sospensione. |
Trappiste (Birre –) | Le trappiste costituiscono la categoria più famosa e tipica delle strong ale belghe e olandesi. Elaborate in base ad antiche ricette con rifermentazione in bottiglia costante, si presentano di colore chiaro, ambrato o scuro; e con gradazione alcolica compresa tra il 6 e il 12%. Si tratta di prodotti dal gran carattere, di straordinaria intensità olfattiva e altrettanta ricchezza di… |
Trebbie | Le trebbie di birra sono i residui solidi del malto d'orzo che rimangono dopo il processo di ammostamento nella produzione della birra. Composte principalmente da fibre e proteine, le trebbie sono un sottoprodotto ricco di nutrienti e vengono sempre più valorizzate in quanto permettono un utilizzo sostenibile in vari settori, come l'alimentazione animale, la produzione di pane e prodotti da… |
Trend | Voce inglese (“tendenza”) che indica la tendenza appunto, relativamente a un periodo di tempo, dell’attività, nel nostro caso, del settore birrario. |
Tripel | 1) Vedi Abbazia e Trappiste. 2) Categoria a sé stante di birre belghe e olandesi nello stile della Westmalle Tripel. Chiare o dorate, spesso rifermentate in bottiglia con zucchero candito, sono molto forti e presentano netti sentori di lievito e di esteri. |
Tripel (o Triple) Bock | E’ la bock tedesca ad altissima gradazione, anche se prodotta a fermentazione alta, come spesso avviene fuori della Germania. |
Triple | Vedi Abbazia e Trappiste. |
Triple Bock | Vedi Tripel Bock. |
Trippel | Vedi Abbazia e Trappiste. |
Tropical | Lambic aromatizzato alla banana. |
Trüb | Aggettivo tedesco che significa “torbido”. Vedi Naturtrüb. |
True Bock | E’ una vivace bock canadese di stampo tedesco, con un caratteristico colore rosso ambrato e morbido gusto di malto. |
Una piccola azienda che fa stout e lager | Cos'è una piccola azienda che fa stout e lager? Risposta: un birrificio! |
Ur | Vedi Urquell. |
Urquell/Ur | E’ un termine tedesco che signigica “originale, fonte di”. Rigorosamente, dovrebbe qualificare soltanto una birra capostipite o comunque l’autentica del proprio stile; invece viene spesso impiegato in modo più generico. |
Urtyp | Viene talvolta usato al posto di Urquell. In tedesco, significa “tipo originale”. |
Vecchia Bruna | Vedi Oud Bruin. |
Vienna | La wiener (“viennese”) fu creata da Anton Dreher, il più famoso birraio austriaco. Era una lager particolarmente segnata dal malto, di media alcolicità (4,8-5,4%) e di colore ambrato rossiccio dovuto all’impiego di malti Vienna, affumicati ma senza tostatura finale. All’aroma di malto, tiene dietro, nel corpo pieno, un gusto dolce di malto leggermente tostato. Scomparsa dopo il secondo conflitto mondiale,… |
Vino d’Orzo | Traduzione del barley wine. |
Volksfest Bier | Vedi Oktoberfest. |
Vollbier | Nei paesi di lingua tedesca, è la versione più corposa (“birra piena”) della tradizionale lager, con grado Plato 11-15,9. Vollbier è un termine tedesco che si riferisce a una birra di alta qualità che viene prodotta con l'utilizzo di malto d'orzo integrale. Questo tipo di birra viene anche chiamato "birra piena" o "birra intera" in riferimento al fatto che si… |
Vruchtenlambiek | Vruchtenlambiek è una variante di lambic, una birra belga tradizionale. Lambic è una birra a fermentazione spontanea, il che significa che il processo di fermentazione inizia naturalmente attraverso l'esposizione all'aria circostante. La particolarità di Vruchtenlambiek sta nell'aggiunta di frutta durante il processo di fermentazione o maturazione. In genere, la frutta utilizzata può essere ciliegie, lampone, pesche o altre varietà a… |
Warmer Ale | Vedi Old Ale. |
Wasen | Vedi Oktoberfest. |
Wee Heavy | Vedi Scottish Ale. |
Weihnachten | Vedi Festbier. |
Weissbier | Vedi Weizenbier. |
Weisse | Vedi Weizenbier. |
Weizen | Vedi Weizenbier. |
Weizenbier/Weizen | (o Weissbier/Weisse) Termini tedeschi per designare, rispettivamente, la “birra di frumento” (Weizen) e la “birra bianca” (Weiße). Significano dunque la stessa cosa: il primo, più comune nelle regioni meridionali della Germania, in contrapposizione alla berliner weisse del Nord-Est; il secondo, con riferimento all’aspetto opalescente del prodotto. La weizen viene realizzata con malto d’orzo e, per legge, con malto di frumento… |
Weizenbock | Vedi Weizenbier. |
Wheat Ale | Vedi Wheat Beer. |
Wheat Beer | Al di fuori delle tradizionali aree di produzione delle weizen e delle bière blanche, le birre di frumento tendono a essere qualificate col termine inglese wheat (“frumento”). In Inghilterra e, soprattutto, negli USA la wheat beer, nata di recente con lo scopo di dissetare, ma anche di dimostrare il proprio carattere, rappresenta uno stile del tutto nuovo. Viene elaborata con… |
Wheat Bock | Vedi Wheat Beer. |
Widget | Nato specificatamente per le lattine, finì per essere applicato anche alle bottiglie. In Gran Bretagna, è uno speciale dispositivo di plastica che, all’apertura della confezione, rilascia azoto assicurando così una schiuma ricca e cremosa, come quella della birra alla spina. Le lattine e le bottiglie che contengono il widget portano l’indicazione “draught”. |
Wiener | Vedi Vienna. |
Wiesen | Vedi Festbier. |
Wiess | Vedi Festbier. |
Wies’n | Vedi Festbier. |
Winter Ale | Vedi Old Ale. |
Wit | Vedi Bière Blanche. |
Witbier | Vedi Bière Blanche. |
Würzig | Aggettivo tedesco, che significa “aromatico”, usato talvolta per le pilsner. |
Yard of Ale | Detto anche yard e basta è un tipo di bicchiere da birra usato in Gran Bretagna durante le feste o le riunioni conviviali. Ha la forma allungata e stretta, e misura una iarda in lunghezza (da qui il nome), ovvero 90 centimetri. Può contenere due pinte inglesi, per un totale di 1,14 litri. La tradizione dice che il bevitore deve… |
Yorkshire-Square | Particolare metodo di fermentazione sviluppatosi nella contea dello Yorkshire e nei dintorni. Un sistema di vasche quadrate in ardesia, chiamate Yorkshire Square, fa circolare su due piani la birra durante la fermentazione conferendo al lievito un carattere del tutto speciale. I prodotti così ottenuti si presentano cremosi e ricchi di lievito, con peculiari note di frutta secca. |
Zoigl | Non è un stile birrario, bensì un tipo di produzione tradizionale che, nell'Alto Palatinato, risale all'epoca medievale, quando molte famiglie godevano del diritto di produrre la birra in casa, oltre che per il consumo proprio, anche per venderla ai concittadini. La vendita avveniva in casa o, più spesso, in una piccola Gasthaus a conduzione familiare. L'apposizione all'esterno di uno Zoigl… |
Zwickelbier | In tedesco, Zwickel è il rubinetto per il prelevamento dei campioni; in questo caso, si riferisce a quello del serbatoio di maturazione a bassa temperatura. Viene quindi chiamata zwickelbier la birra che è stata chiusa direttamente senza essere filtrata. Si tratta di una lager torbida priva delle caratteristiche peculiari di una kellerbier o di una kräusenbier. Sono tre termini, con… |
Øl | “Birra”, in danese e norvegese. |