Expo Rurale Toscana 2014 foto e resoconto della degustazione
Alcune foto della degustazione che ho tenuto in occasione di Expo Rurale Toscana 2014 dove siamo stati ospiti del padiglione cerealitico, organizzato dalla Provincia di Grosseto e dalla Regione Toscana. I padiglioni dell’Expo sono divisi in base alla materia prima, e la Provincia di Grosseto presentava i cereali prodotti in Toscana. La birra è fatta di cereali e dunque mi hanno chiamata a presentare quattro etichette artigianali che ho scelto per quattro motivi differenti.
Di fronte a un bel pubblico, abbiamo presentato e degustato quattro birre, di altrettanti birrifici toscani scelti in base alle loro caratteristiche distintive: uno appena nato, uno agricolo che coltiva le materie prime da sé, poi la più conosciuta e premiata “beer firm” fiorentina che fa prodotti di eccellenza, e una nuova birra in “quasi” anteprima, prodotta da uno dei migliori birrifici toscani.
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Le birre artigianali toscane a Expo Rurale 2014
- Kiara golden ale leggerissima e beverina del neonato birrificio Mastrale (FI) presentata dal giovane neo birraio Alessandro Gorini – www.birramastrale.it;
- Ambra pils del Birrificio Granducato, birrificio agricolo pratese che produce in proprio le materie prime ed ha un bellissimo luppoleto con varietà di luppoli da tutto il mondo – www.birragranducato.com;
- 12 Plato del MOA, My Own Ale (FI), a.p.a. fresca con profumi agrumati e tropicali. Birra premiata a Birra dell’Anno 2013 – www.moabirra.it;
- Abiura, una saison classica, secca, profumata di pane e frutta a pasta gialla, con note floreali e agrumate derivate dalla luppolatura, ultima nata in casa Brùton (LU) – www.bruton.it.
Un po’ di numeri sulla birra artigianale in Toscana
Ricordiamo che oggi i birrifici artigianali in Toscana sono più di 70, mentre in Italia ne abbiamo oltre 800 attivi. Il risultato è una produzione di quasi 4.700 birre artigianali diverse, spesso con caratterizzazioni geografiche e locali che in alcuni casi finiscono col caratterizzare anche l’intero birrificio.
È il famoso “centimetro zero” di cui parla sempre Kuaska che dà vita a uno scenario produttivo ricchissimo e che vale la pena approfondire. I birrifici artigianali sono realtà piccole, in giro ci sono pesci più grossi, ma nonostante il prefisso “micro” creano mercato e interesse crescenti in un pubblico sempre più appassionato alla birra artigianale.
I dati che ho citato sono da www.microbirrifici.org, le foto sono di Jennifer Najera e sono visibili nell’album fotografico online di Pinta Medicea.