Birrificio Caber Beer
Indice dei contenuti
Tratto da La birra nel mondo, Volume II di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Caber Beer, Spoleto (PG)
Microbirrificio, in provincia di Perugia, aperto nel 2012 nella zona industrriale Santo Chiodo. Caber è il diminutivo con cui vengono chiamati i Caberlon, padovani trasferitisi in Umbria.
Renzo, consulente della Lainox di Spoleto (azienda specializzata in impianti per la produzione di vino, olio, birra e distillati), si avvicinò alla birra da homebrewer e, con un piccolo impianto casalingo, cominciò a fare la birra per il consumo familiare e di una ristretta cerchia di amici. Finché i figli, Alessio ed Erika, non lo convinsero a mettere su un vero e proprio birrificio.
Il Caber Beer ha ovviamento un impianto Lainox e, sensibile alle tematiche ecologiche e al rispetto dell’ambiente, utilizza un impianto fotovoltaico, pannelli termici solari e recuperatori d’energia. E dispone di un piccolo shop per la vendita al minuto delle proprie birre.
La produzione, di 360 ettolitri annui, contempla al momento quattro birre, tutte di fermentazione alta. Mentre l’ispirazione alle scuole inglese e belga si coniuga con l’estro italiano.
Birre artigianali Caber Beer
Caber Beer Ca’Ber, golden ale dorata (g.a. 5,5%). L’effervescenza media genera una schiuma fine e cremosa, compatta e duratura. Al naso, i profumi floreali, di miele, cereali e agrumi, spirano tenui ma puliti. Il corpo, tra medio e leggero, alimenta un gusto di malto con lievi note di miele e di frutta. La morbidezza quasi nasconde la consistenza secca, amara ed erbacea del finale. Possiamo tranquillamente considerare questo prodotto quello che meglio rappresenta lo stile del birrificio, per semplicità, pulizia e bevibilità.
Caber Beer Marte, scotch ale rossa dai riflessi ramati (g.a. 7,2%). La spuma fuoriesce ricca e compatta. L’aroma libera un floreale acuto, protervo, che non soffoca comunque i sentori del malto. Il corpo, robusto, strutturato, ostenta notevole equilibrio. Il gusto fluisce dolce tra note secche di torrefazione. Nella sua lunga durata, la ricchezza retrolfattiva si ispira a un piacevolissimo amarore di liquirizia.
Caber Beer 24 Carati, english strong ale di colore tra l’oro antico e il rame (g.a. 7%); realizzata con sei tipi di malto e quattro varietà di luppolo. Con una moderata effervescenza, la schiuma biancastra emerge pannosa ma non così tenace. L’aroma, dai profumi di caramello, biscotto e frutta secca, si sprigiona con timida delicatezza. Il corpo, medio-leggero, sa imbrigliare lo scalpitante etanolo. Il gusto richiama le sensazioni dell’olfatto in chiave dolce, ma con una gradevolezza che quasi non tollera il lieve amarore ripulente del finale. La lunga persistenza del retrolfatto è un inno alle impressioni amaricanti di mandorla ed erba.
Caber Beer Secondo Me, foreign extra stout di colore molto scuro, quasi nero (g.a. 8%); realizzata con l’intento di offrire un prodotto dal sapore deciso ma con un amaro moderato. La schiuma fuoriesce ricca, densa, persistente. L’aroma si libera con i toni caldi del malto tostato e dell’orzo. Il corpo è pieno, animato, comunque scorrevole. Il gusto orientato al dolce si evolve, verso la fine della corsa, in rinfrescanti note asciutte di cioccolato, caffè e liquirizia. Dal retrolfatto spunta una gradevole impressione amarognola.