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La birra artigianale deve essere per forza amara?

Questo è un articolo dedicato a chi non ama la birra amara

La birra artigianale deve essere per forza amara?

Assolutamente no.

Luppolo e birra amara

[Leggi anche: Perché la birra è amara?]

 

È noto quanto il mainstream birrario si concentri su IPA, APA e gli altri stili luppolati in cui l’amaro predomina. Nelle birre l’amaro è dato da luppolo e se non si ama questo sapore, bisogna cominciare col cercare birre poco luppolate. A dire il vero contribuiscono ad aumentare la quantità di amaro anche altri fattori, diciamo però che il luppolo è quello più importante.

Il luppolo nella birra c’è sempre – oltre all’amaro le dà anche l’aroma – è uno dei quattro ingredienti basilari, ma in alcuni stili è meno spinto. La diffusione delle birre super-luppolate ha rafforzato la tendenza che sembra dettar legge nel mondo delle birre artigianali, contribuendo a diffondere la sensazione che la birra artigianale sia “o amara o niente”.

Birre in cui il livello di amaro è più basso

In realtà esistono molti stili di birre in cui il livello di amaro è smorzato. In questo gruppo possiamo includere alcune tra le neipa, le ipa dagli aromi fruttati e morbidi, New England-Style che vanno tanto di moda adesso. Ma anche gli stili tradizionali ci danno tanta scelta.

Sono tante le persone che preferiscono le birre meno o per nulla amare – non c’è nulla di male – perciò ecco un elenco di stili birrari facilmente reperibili, con due parole di descrizione per ognuno e un esempio di etichetta artigianale italiana, in modo che chi lo desideri, abbia più facilità a orientarsi verso aromi e sapori graditi.

Quali sono gli stili di birre meno o per niente amare?

Di seguito alcune proposte di bevuta poco amara. Ho scritto una lista schematica composta da: stile di birra; due parole –due!–  sui sentori caratterizzanti; una birra artigianale come esempio e suggerimento. La foto dell’intestazione l’ho fatta da Firenze Birra, ci sono quasi tutte le bottiglie che nomino. Le marche di seguito sono di birrifici artigianali o tradizionali, selezionati con cognizione di causa come cerchiamo di fare di solito.

Weizen – Hefeweizen

Weizen – Hefeweizen: banana, chiodi di garofano, biscotto (B.I. Weizen, Birrificio Italiano);

Bock

Bock: caramello dominante, maltata (Bibock, Birrificio Italiano);

Oktoberfest o Märzen

Oktoberfest o Märzen: maltato, ambra, luppolo quasi assente – Schlenkerla Märzen RauchBier (questa è anche affumicata, una goduria ulteriore le birre affumicate);

 

[Leggi anche: Le birre affumicate o rauchbier spiegate con amore]

Witbier-blanche

Witbier-blanche:  agrumato, speziato, alla vista opalescente (Montefiore, La Petrognola);

Baltic Porter

Baltic Porter: scura, sentori tostati, a bassa fermentazione (Öö XO Baltic Porter, Põhjala Cellar Series);

Gose

Gose: aromi di crostata, sentori di sale, rinfrescante (Goslar 1826, collab. La Buttiga e Piccolo Birrificio Clandestino);

 

[Leggi anche: Birre salate, lo stile gose]

Saison

Saison: secca, fruttata, equilibrata, con note vinose/rustiche caratterizzanti (Saison, Extraomnes);

Milk Stout

Milk Stout: scura, cremosa, tostata (Fear, Brewfist).

 

Luppoleto
Luppoleto – foto presa da www.allagash.com/blog/what-makes-beer-bitter.
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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.