Birrificio Trunasse
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Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Birrificio Trunasse, Castelletto Stura. Microbirrificio, in provincia di Cuneo, aperto nel 2009 dai fratelli Lerda, acquistando la sala di cottura dal brewpub Troll di Vernante.
Paolo, il mastro birraio, laureato in scienze e tecnologie agroalimentari, si era avvicinato al mondo brassicolo durante un soggiorno Erasmus a Francoforte.
Roberto invece prese a occuparsi della mescita in abbinamento ai piatti della tradizione dal 2010, quando fu aperto il locale in frazione San Biagio di Centallo, dove il nonno gestiva una vecchia trattoria.
La produzione, con un impianto da 3 ettolitri, che ha sostituito di recente l’originario da 2,5 ettolitri, supera ormai i 400 ettolitri annui. Tutta di fermentazione alta, la gamma è suddivisa tra classiche, in produzione continuativa, e speciali, che ruotano durante l’anno.
Le birre artigianali Trunasse
Birrificio Trunasse Perlanera, dry stout di colore nero impenetrabile (g.a. 4,5%). In perfetto stile irlandese, è il cavallo di battaglia dell’azienda. Con una carbonazione tutt’altro che contenuta, la schiuma nocciola erompe fine, compatta, cremosa, di sufficiente stabilità. Buona l’intensità aromatica, che parte subito con malto tostato, caffè, cioccolato, liquirizia, frutta scura, spezie; intanto che dal sottofondo si levano piacevoli sentori erbacei di luppolo. Il corpo tende al leggero, in una consistenza decisamente acquosa. Note grasse di cacao e amare di caffè, un luppolo speziato e vegetale, buone tostature con la loro rinfrescante punta di acidità, assicurano un apprezzabile equilibrio gustativo. Nel finale, un lieve tabacco e un tocco di lievito anticipano la corta persistenza retrolfattiva tutta giocata sul minerale, sul tostato e sull’erbaceo.
Birrificio Trunasse Mistic Redder, english strong ale di colore ambrato con riflessi rubino e dall’aspetto velato (g.a. 6,5%). Con una moderata effervescenza, la schiuma ocra si leva abbondante e cremosa, aderente e anche piuttosto duratura.All’olfatto, dolce e complesso, si mettono subito in evidenza i profumi di malto, biscotto, caramello, orzo tostato, toffee, frutta secca, a malapena infastiditi dall’amarore di un luppolo terroso. Il corpo medio ha una viscosa consistenza oleosa. Anche nel gusto l’imbocco risulta caramellato, quasi biscottato, con una rotondità armonica, pastosa, che prosegue anche quando arriva l’ondata amara del luppolo legnoso che ripulisce compiutamente il palato predisponendolo a una chiusura sotto l’egida del pepe e dello zenzero. Nella discreta persistenza retrolfattiva si esalta la dolcezza dei malti inglesi, che però finisce fagocitata dall’intensa luppolizzazione agrumata.
Birrificio Trunasse Birmilla, saison di colore oro antico e dall’aspetto nebuloso (g.a. 5,3%). Prodotta con malti speciali, una piccola percentuale di farro, baccelli di vaniglia e fiori di camomilla, è disponibile dalla fine di marzo a inizio autunno. La carbonazione è piuttosto sostenuta; la schiuma bianca, ampia, abbondante, pannosa, discretamente stabile. L’aroma si esprime con eleganza, tramite sentori di malto, frutta, zucchero, fiori di campo, lievito, agrumi, anche di un lieve balsamico; mentre dal fondo si leva, abbastanza distinguibile, un indizio di rosa canina. Il corpo, da medio a pieno, ha una consistenza acquosa sufficientemente scorrevole. Il gusto, secco e amarognolo, non può che rivelarsi rinfrescante e dissetante, con le sue note agrumate e floreali, fruttate e sapientemente speziate. Fortemente aromatico, il finale prelude a un discreto retrolfatto in cui si esalta l’asprezza dell’uva spina, del limone, dell’albicocca acerba.
Birrificio Trunasse Speziale MMIX, belgian strong dark ale color tonaca di frate e dall’aspetto abbastanza confuso (g.a. 8,5%). E’ la birra di Natale della casa, forte, speziata, complessa. Utilizza buccia di arancia dolce e amara, zenzero e luppoli americani. Il numero romano indica l’annata, per consentire eventuali confronti verticali. Con una morbida effervescenza, la schiuma beige viene fuori generosa e minuta, compatta e cremosa, tenace e aderente. Al naso si mettono subito in evidenza i profumi agrumati profusi dai luppoli americani, seguiti a ruota da meno intensi, ma ugualmente persistenti, sentori di malto, zucchero caramellato, liquirizia, toffee, miele di castagno, prugna, bergamotto, legno di sandalo. Il corpo medio si avvale di una consistenza opportunamente acquosa, che però a tratti tende alla grassa. Nel gusto, la sapiente miscela di malti speciali richiama note di cacao, toffee e liquirizia; e, procedendo in una lunga corsa, coinvolge un ricco fruttato di agrumi dolci, per cedere pian piano il campo a un amarore secco e croccante. Nel finale, le tostature erogano una rinfrescante punta di acidità, con attenuazione dell’alcol che aveva preso a farsi sentire più del suo tenore dichiarato. Da parte sua, il retrolfatto si ostina a insufflare zenzero nelle impressioni di scorza d’agrume.