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Microbirrifici italiani: Birra Karma

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Alife, Caserta CE

Mario Cipriano si avvicinò, da impiegato in una ditta di acque minerali, alla birra artigianale nel 2006, navigando su Internet. Iniziò con la produzione casalinga nei fine settimana, frequentò poi a San Severo (in provincia di Foggia) un corso teorico-pratico per imprenditori di birra artigianale e iniziò a fare esperienza presso il birrificio Almond ’22 a Pescara.

Quando, l’anno successivo, Jurij Ferri si trasferì a Spoltore, Mario acquistò il vecchio impianto di produzione e aprì, a sua volta, un microbirrificio ad Alvignano, in provincia di Caserta, abbandonando addirittura dopo tre mesi il proprio lavoro. La produzione ebbe inizio nel 2008. Mentre è recente il nuovo impianto di Alife, a pochi chilometri dal vecchio opificio. Karma deriva dall’unione del nome di Mario e di quello della moglie, Carmela Acanfora.

La produzione, di 200 ettolitri annui, è solo di fermentazione alta, con rifermentazione in bottiglia. L’acqua, che non ha bisogno di alcuna correzione, proviene dall’Acquedotto del Torano di Piedimonte Matese.

Karma Lemon Ale, witbier di colore giallo paglierino carico e dall’aspetto opalescente (g.a. 5,5%); la prima realizzazione del birrificio. Utilizza segale sottoposta a maltaggio, nonché bucce di agrumi della Costiera Amalfitana, semi di coriandolo, pepe rosa e zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale; e viene rifermentata in bottiglia con miele di limone. Con un’effervescenza abbastanza sostenuta, la spuma biancastra emerge sottile, densa, duratura. Le bucce di limone si mettono subito in evidenza all’olfatto, con acuti profumi stemperati da sentori di cereali e medicinali. Il corpo, medio-leggero, presenta una tessitura morbida, quasi cremosa. Il gusto si snoda all’insegna del calore alcolico e di note speziate, in una corsa lunga ed equilibrata. Anche il finale, decisamente secco, apporta sensazioni di pepe, coriandolo e terra, piuttosto astringenti. Il retrolfatto si rivela invece granuloso, amaro, rinfrescante, con le sue lunghe impressioni di limone ed erbe aromatiche.

Karma Amber Doll, spiced ale di colore ambrato e dall’aspetto velato (g.a. 6,8%). Utilizza sei tipi di malto, varietà di luppolo continentali e americane, miele di castagno biologico locale e zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale. Con un’effervescenza abbastanza spinta, la schiuma, da biancastra a bianca, erompe fine, compatta, duratura. L’aroma si libera con lievi ma persistenti sentori di malto, caramello, miele, agrumi, luppolo, esteri fruttati. Il corpo, da leggero a medio, ha una consistenza molto acquosa. Il gusto è di una piacevole dolcezza, tenuto ben in equilibrio dal solido fondo luppolizzato. Nel finale compare qualche fresca nota acidula. Le impressioni del retrolfatto s’ispirano a un lievito piuttosto secco e dall’accento di un vegetale amarognolo.

Karma Carmina, india pale ale di colore ambrato con riflessi rossastri e dall’aspetto torbido (g.a. 4,6%); più vicina alla tradizione inglese che non a quella americana. Utilizza malti caramellati e tostati, cinque varietà di luppolo e zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale. La carbonazione è moderata; la spuma, piuttosto grossolana e non così abbondante, mostra invece buona durata. Al naso, un forte luppolo erbaceo lascia ampio spazio anche per sentori di agrumi, floreali e di frutta acerba. Il corpo medio ha una consistenza oleosa un po’ appiccicosa. Un gusto intensamente luppolizzato scivola, in perfetto equilibrio, su morbida base di malto. La secchezza del finale si protrae nella discreta persistenza retrolfattiva, dove si trovano sensazioni erbacee e di scorza d’agrumi.

Karma Cubulteria, belgian strong golden ale di colore dorato carico e dall’aspetto alquanto velato (g.a. 6,8%). Utilizza malto d’orzo (60%), malto di frumento (40%), due varietà di luppolo (Hallertau e Saaz), scorze di arancia amara, cannella e zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale. Il nome invece è quello dell’antica città sannita (poi romana), nei pressi dell’attuale Alvignano, che si alleò con Cartagine e Annibnale contro Roma venendo poi distrutta da Quinto Fabio Massimo. Con una moderata effervescenza, la schiuma bianca si leva fine, densa e duratura. L’aroma è intenso, anche un po’ aspro, di frutta, lievito, agrumi, luppolo, malto tostato, e, tra le spezie, chiodi di garofano, cannella, semi di coriandolo. Il corpo, medio-leggero, ha una consistenza tra grassa e cremosa. Il gusto sembra quasi neutro, ma incide con le sue vibranti note di malto e speziate, che apportano freschezza, aromaticità, persistenza. Il finale, terroso e di lievito piccante, lascia nel corto retrolfatto impressioni piuttosto amare e pungenti.

Karma Marilyn, golden ale di colore giallo carico e dall’aspetto nebuloso (g.a. 5,5%); con utilizzo di malti tedeschi, luppoli inglesi, miele d’acacia biologico e zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale. Presenta una morbida effervescenza; schiuma fine, compatta e aderente; delicati profumi di malto, con richiami erbacei, floreali e di agrumi; scorrevole corpo, medio-leggero, di consistenza grassa; gradevole gusto, con l’amaro deciso del luppolo e una nota morbida e dolce di miele; finale fruttato di lunga durata; discreto retrolfatto di paglia asciutto e pulito.

Karma Radica, spiced ale di colore dorato tendente all’ambra e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 5,5%). La ricetta prevede l’utilizzo di liquirizia, rabarbaro, chinotto, cardo, foglie di vite, genziata, radici di zenzero e zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale. Insoliti ingredienti vegetali, questi, che ovviamente incidono pesantemente sia sull’olfatto che sul palato. Con una carbonazione piuttosto bassa, la spuma emerge grossolana e poco persistente. L’aroma è un’autentica esplosione: malto tostato, caramello, erbe aromatiche, lievito, pompelmo rosa, coriandolo, luppolo erbaceo, frutta, paglia. Il corpo, da leggero a medio, ha una tessitura grassa. Nel gusto, l’amaro è talmente ben dosato che il sapore scorre fresco e piacevolissimo; le spezie sono presenti, e in che modo! ma solo per “impreziosire” la lunga durata della degustazione. Il finale si consuma in una secca consistenza erbacea. Nel retrolfatto, le sensazioni fruttate e di cereali lasciano alquanto a desiderare in tema di pulizia.

Karma Sumera, speciality grain di colore arancio con riflessi dorati e dall’aspetto intorbidito (g.a. 7,5%). Viene realizzata con farro, spezie, zucchero candito e zucchero grezzo di canna del circuito equo e solidale. Si presenta con un’effervescenza abbastanza bassa; schiuma bianca abbondante, compatta e di sufficiente persistenza; aroma fruttato, con accenni di lievito, pane, malto, luppolo; corpo medio di consistenza oleosa; gusto di malto, vivace, pulito, asciutto; finale frizzante di agrumi; discreto retrolfatto a malapena impresso da un amarore di erbe aromatiche.

Stagionali

Karma CentesimAle, fruit beer di colore ambrato scarico e dall’aspetto torbido (g.a. 7,5%). Creata nel 2010 per festeggiare la centesima cotta del birrificio, è poi entrata in pianta stabile come stagionale invernale. Birra del territorio, utilizza tipici prodotti del Casertano: mosto cotto di pallagrello nero di prima pigiatura bollito per 12 ore e confettura di mela annurca; insieme allo zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale. Con un’effervescenza abbastanza sostenuta, la schiuma biancastra mostra buona consistenza e durata. L’olfatto è all’insegna del fruttato della mela, con accenni di uva passa, caramello, lievito, erbe, luppolo, anche di un lieve alcol. Il corpo, medio-leggero, ha una consistenza grassa. Il ricco gusto si propone in evoluzione, da una dolcezza mielosa all’acidulo degli agrumi, per chiudere con un deciso amaro secco. Dal corto retrolfatto esalano impressioni vinose con un tocco di lievito piccante.

Karma Nigeria, dry stout di un marrone molto scuro, quasi nero, e dall’aspetto opaco (g.a. 4,6%). È una birra invernale, realizzata con malto tostato, fave di cacao, zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale e una pregiata miscela di vari tipi di cioccolato fondente. Con una moderata effervescenza, la schiuma, di un attraente color cachi, fuoriesce generosa, densa e di buona ritenzione. Profumi di tostature, frutta scura, cioccolato, lievito fruttato, fumo, caffè, liquirizia, cenere, luppolo terroso, allestiscono un bouquet di elevata intensità e dalla finezza gradevole. Il corpo, medio-pieno, presenta una trama cremosa abbastanza appiccicosa. Il cioccolato fondente rende il sapore ricco, appagante, con un amarore equilibratamente attenuato e dal delizioso impatto soffice. Il finale sa tanto di terra e tostature. Le corte impressioni del retrolfatto, ispirate dal cacao, apportano una lieve astringenza.

Karma Esperience 1, sour ale di colore giallo scuro torbido con riflessi aranciati (g.a. 6%). È una birra invernale, che matura in botti di vino bianco per sei mesi. L’effervescenza è piuttosto bassa; la spuma bianca, scarsa e di rapida dissoluzione. Nell’elevata intensità olfattiva si esaltano profumi vegetali, acuti e pervicaci. Dal corpo medio, di consistenza acquosa, si snoda un gusto brioso, improntato alla dolcezza del malto, che, dopo uno sfuggente finale asciutto, lascia nel lungo retrolfatto una piacevole scia di suggestioni agrumate con breve accenno alla soavità della camomilla.

Collaborazioni

Karma ’Na Tazzulella ’e Cafè, imperial stout di colore nero torbido con riflessi marrone (g.a. 8,5%). Prodotta in collaborazione con il birrificio Almond ’22. Utilizza una pregiata miscela di caffè (Jamaica Blue Mountain), aggiunta sia in polvere che da moka; nonché zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale. Con un’effervescenza abbastanza sostenuta, la spuma si alza densa, imponente e di buona ritenzione. All’olfatto esalano profumi di malto torrefatto, caffè espresso, cappuccino, noci, cioccolato, caramello, prugne, erba, terra, vaniglia, avvolti in un caldo alone alcolico. Il corpo, medio-pieno, ha una consistenza grassa tendente all’acquosa. Il sapore del caffè rimane sulla lingua per tutta la durata della lunga corsa. Il finale, leggermente acido e tostato, con qualche richiamo citrico, si perde languidamente tra le lunghe suggestioni amare del retrolfatto.

Karma De’ Rinaldi, belgian strong dark ale di colore rosso cupo con riflessi ramati e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 9%). Viene prodotta in collaborazione e per la birreria Hostaria di Puglianello (in provincia di Benevento). È dedicata al barone Ottaviano de’ Rinaldi, che visse parte della sua vita all’interno del castello di Puglianello. Utilizza anice, uva sultanina e zucchero di canna grezzo del circuito equo e solidale. Con una carbonazione da morbida a media, la schiuma beige fuoriesce abbondante, compatta e aderente. L’aroma si apre squisitamente croccante, di frutta secca con insistenti richiami di liquirizia. Il corpo medio presenta una consistenza grassa tendente all’acquosa. Il gusto mielato reca note di vino dolce che, dopo un intenso finale luppolizzato, rilascia, nella lunga persistenza retrolfattiva, secche impressioni di spezie.

Conto terzi

Superbirra per super pizze, golden ale di colore giallo dorato e dall’aspetto intorbidito (g.a. 5%); prodotta per la pizzeria Piedigrotta di Varese. Presenta una buona carbonazione; schiuma bianca, fine e abbastanza persistente; intenso aroma di luppolo e malto, con qualche accenno erbaceo; corpo medio di trama acquosa; gusto, abboccato all’ingresso, quindi piacevolmente citrico e alquanto astringente; finale molto secco di malto; retrolfatto luppolizzato amarognolo.

Sito web: www.birrakarma.com
Pagina Facebook: facebook.com/KarmaBirrificio

Quasi tutte le foto sono state gentilmente fornite da Birra Karma (ndr).

 

 

Antonio Mennella

Antonio Mennella

Nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e residente a Livorno. Laureato in giurisprudenza, è stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza (BZ), Livorno, Pisa, Prato. PUBBLICAZIONI Confessioni di un figlio dell'uomo - romanzo - 1975; San Valentino - poemetto classico - 1975; Gea - romanzo - 1980; Il fratello del ministro - commedia - 1980; Don Fabrizio Gerbino - dramma - 1980; Umane inquetudini - poesie classiche e moderne - 1982; Gigi il Testone - romanzo per ragazzi - 1982; Il figlioccio - commedia - 1982; Memoriale di uno psicopatico sessuale - romanzo per adulti - 1983; La famiglia Limone, commedia - 1983; Gli anemoni di primavera - dramma - 1983; Giocatore d’azzardo - commedia - 1984; Fiordaliso - dramma - 1984; Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana - 1989; L'Italia oggi - pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti - 2012; Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana - in due volumi - 2014; I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri - 2014; I nomi comuni derivati da nomi propri - 2015. BIRRA La birra, 2010; Guida alla birra, 2011; Conoscere la birra, 2013; Il mondo della birra, 2016; La birra nel mondo, Volume I, A-B - 2016; La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018; La birra nel mondo, Volume III, L-Q - 2019; La birra nel mondo, Volume IV, R-T - 2020; La birra nel mondo, Volume V, U-Z - 2021. Ha collaborato a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull'origine e la produzione della birra nel mondo.

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