Birra dell’Anno 2016: cresce il numero dei giudici e aumenta l’internazionalità
Manca davvero poco a Birra dell’Anno 2016, il concorso dei birrifici artigianali italiani, organizzato da Unionbirrai e arrivato quest’anno all’undicesima edizione. Per il secondo anno la giuria sarà capitanata da Lorenzo Dabove (Kuaska) e riunirà un sempre più ampio gruppo di esperti da tutto il mondo. Quest’anno, infatti, saremo ben in 54 giudici ad assaggiare le birre in gara, 12 in più rispetto all’anno scorso.
I microbirrifici attivi sul territorio nazionale hanno superato superato il migliaio (mentre sto scrivendo, l’imprescindibile microbirrifici.org ne riporta 1080) e si spartiscono il 3% del mercato italiano della birra.
La premiazione di Birra dell’Anno sarà sabato 20 febbraio 2016 a Rimini Fiera, durante Beer Attraction, che quest’anno prevederà (in collaborazione con UB) tanti eventi collaterali dedicati alla degustazione e alla conoscenza della birra artigianale.
Comunicato stampa di UnionBirrai:
Rimini, 5 Febbraio 2016 – Conto alla rovescia per BIRRA DELL’ANNO 2016. L’undicesima edizione del concorso brassicolo più importante sul territorio nazionale raccoglie i frutti delle edizioni passate e si avvicina al debutto del 18, 19 e 20 febbraio (giorno di premiazioni) all’interno di Beer Attraction (20-23 febbraio 2016, Rimini Fiera), con un numero sempre crescente di iscritti – oltre 600 fino ad oggi – ed un più ampio parterre di esperti di fama internazionale a formare la giuria timonata da Kuaska, alias Lorenzo Dabove.
UnionBirrai, promotrice oltre al contest di una serie di workshop, degustazioni, seminari e conferenze su alcuni dei temi caldi del comparto birrario artigianale come l’avviamento dell’attività, le acque reflue nel processo produttivo, le normative, birra e salute (il calendario completo su www.beerattraction.it), spinge sotto i riflettori l’impennata di attenzione sul settore, la porta in scena mostrandone effetti sociali e culturali.
Ai dati economici del 2015, per cui la birra artigianale in Italia raggiunge quota di mercato pari al 3% e i birrifici sfondano il tetto dei 1000, si aggiunge quello territoriale che vuole i concorrenti affluire da tutto lo Stivale, isole comprese, e i giudici dai quattro angoli del globo. Belgio, Canada, Brasile, Giappone, Messico, Spagna, la mappa geografica segna i confini di un eco tutto italiano che UB sostiene da oltre dieci anni.
Con l’indice di gradimento cresce dunque anche l’internazionalità dell’evento e dei suoi 54 protagonisti, 12 in più rispetto allo scorso anno: ricercatori, giornalisti, beersommelier, esperti legali, publican, l’identikit del giudice BDA 2016 è il più vario e si declina in base alle tante sfaccettature che il nettare di Cerere presenta. Un panel di alto livello che conta le voci più importanti del panorama birrario mondiale e a cui si aggiungono, da quest’anno, anche Grecia, Croazia e Polonia.
“L’obiettivo – fa sapere Simone Monetti, Direttore Generale UB – è esportare la qualità della birra artigianale italiana, e quale migliore occasione dell’essere giudicati da esperti provenienti da Paesi in cui questa è già una realtà consolidata. Il format della manifestazione si evolve rispetto agli anni precedenti offrendo percorsi formativi per chi desidera affinare capacità degustative e analisi del prodotto. Il ridotto prezzo d’ingresso spero incentiverà la partecipazione di un pubblico sempre più numeroso”.
Oltre a Birra dell’Anno, che chiuderà le iscrizioni tra 3 giorni, torna anche l’Home Brewing Contest, il concorso dedicato agli homebrewer. Il 21 febbraio, alle 16,30, presso l’Area Beer Arena del Padiglione C7, il migliore birraio casalingo, selezionato tra una serie di partecipanti italiani ed europei, verrà premiato con un impianto per l’avvio di un birrificio artigianale.
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