Una boccata d’aria per i microbirrifici artigianali italiani: accise ridotte fino al 50%
Indice dei contenuti
Una rivoluzione per i birrifici artigianali: accise ridotte fino al 50%
La presentazione dell’Emendamento sulla riduzione delle accise per i piccoli birrifici artigianali
Una misura fiscale che segna un punto di svolta. Ne avevamo già parlato qui su Pintamedicea.com subito dopo l’approvazione. Oggi, l’emendamento alla manovra finanziaria che offre un concreto sostegno al settore brassicolo artigianale italiano, è stato presentato presso il birrificio Turan a Viterbo.
Si parla, finalmente di riduzioni significative dell’accisa sulle birre artigianali. Con un’agevolazione sulle accise fino al 50% per i piccoli produttori fino a 10mila ettolitri annui, infatti, la proposta ha raccolto l’entusiasmo di istituzioni, associazioni di categoria e produttori come il Consorzio Birra Italiana e la stessa Unionbirrai presente anche oggi, con Vittorio Ferraris.
Dettagli della nuova normativa
L’emendamento prevede:
- 50% di riduzione accise per birrifici con produzione fino a 10mila ettolitri annui;
- 30% di riduzione per volumi fino a 60mila ettolitri;
- 20% di riduzione per produzioni superiori.
Queste misure mirano a:
✔️ Promuovere la qualità e l’innovazione.
✔️ Sostenere il lavoro qualificato e territoriale.
✔️ Valorizzare il made in Italy agroalimentare.
Considerando che la maggior parte dei piccoli birrifici italiani ha dei volumi produttivi ben al di sotto dei 10.000 ettolitri all’anno, la nuova normativa è un grande incentivo a tutto il comparto della birra artigianale italiana.
I commenti dei protagonisti
Mauro Rotelli, promotore dell’emendamento nonché presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, sottolinea come questa agevolazione rappresenti “un segnale concreto a questo specifico e pregiato segmento del comparto brassicolo. La misura intende rilanciare il settore delle birre artigianali, promuovendo la qualità, l’innovazione e il lavoro qualificato e fortemente legato al territorio e al made in Italy dei piccoli birrifici presenti in tutta Italia”, ha spiegato Rotelli. “Supportare la produzione di birra artigianale, sempre più richiesta da consumatori attenti a sostenibilità e qualità, significa anche favorire la produzione delle materie prime italiane, risorse preziose che vanno valorizzate per incentivarne produzione e vendita, anche nel panorama internazionale”.
Dello stesso parere Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai: “Questo risultato rappresenta un cruciale sostegno per lo sviluppo del potenziale brassicolo nazionale, sempre più stimato e riconosciuto nel mondo, tanto da divenire parte del made in Italy agroalimentare. Le aziende brassicole potranno così avere a disposizione maggiori risorse economiche da reinvestire per nuovi sviluppi. Ma la nostra soddisfazione, per l’intervento in Legge di Bilancio, è anche per l’attenzione che la politica e le istituzioni hanno riposto per un comparto giovane e in fermento, nonostante le difficoltà dei mercati. Ci auguriamo di proseguire in futuro in questo percorso di rinnovamento dell’assetto normativo, che dia la possibilità alle nostre imprese di crescere più liberamente”, ha concluso Ferraris.
Un sostegno istituzionale corale
Alla conferenza stampa, hanno preso parte anche l’eurodeputata e vice presidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna, e il presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio, Giulio Zelli, che hanno confermato il proprio sostegno, ognuno nel proprio ambito istituzionale, alla filiera brassicola.
Tra i birrifici presenti, oltre al Turan, c’erano nomi di rilievo come: Terre di Faul di Viterbo, Free Lions di Tuscania, Itineris di Civita Castellana, Hilltop Brewery di Bassano Romano e Aut Aut Brewing di Grotte di Castro.
Uno sguardo al futuro
L’agevolazione fiscale non è solo un vantaggio economico, ma anche una spinta verso un’ulteriore crescita del settore, favorendo l’espansione del made in Italy nel panorama internazionale.
E tu, cosa ne pensi di questa misura? Potrebbe davvero segnare una svolta per i birrifici artigianali italiani? Condividi il tuo parere nei commenti!