Luppoleti aperti 2024 festa della birra artigianale agricola
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Evento nazionale “Luppoleti aperti 2024” promosso da Coldiretti e Consorzio Birra Italiana
Il 25 agosto 2024 si terrà la seconda edizione di “Luppoleti aperti”, un evento dedicato alla promozione della birra artigianale italiana, organizzato dal Consorzio Birra Italiana in collaborazione con Coldiretti. Questo evento rappresenta un’importante occasione per avvicinare il pubblico alla birra prodotta interamente da filiera agricola italiana, offrendo un’esperienza unica che include la partecipazione diretta ai processi di produzione, come la raccolta del luppolo e la separazione manuale dei coni. È un modo per conoscere meglio la birra e valorizzarne gli aspetti di sostenibilità che sono diventati fondamentali nella nostra società. La giornata sarà arricchita da varie attività di intrattenimento, concerti, spettacoli per bambini e la possibilità di degustare specialità regionali abbinate a birre agricole. Le aziende aderenti e le modalità di partecipazione a Luppoleti Aperti 2024 sono sulla scheda evento in calendario.
Che cos’è il Consorzio Birra Italiana?
Si tratta del Consorzio di Promozione e Tutela della Birra Artigianale Italiana da Filiera Agricola, ed è la prima alleanza produttiva nazionale tra aziende agricole che operano nel settore birra, volta a creare una sinergia tra produttori agricoli, malterie e birrifici indipendenti. Nasce nel 2019 a tutela della birra artigianale contadina made in Italy e qui ne trovi la storia e gli attori che hanno messo in piedi l’iniziativa.
Identikit del consumatore di birra in Italia
Un’analisi di Coldiretti, basata su dati Istat, delinea il profilo del consumatore di birra in Italia. I principali fruitori risultano essere dirigenti, imprenditori e liberi professionisti, con un tasso di consumo del 70% all’interno di queste categorie. A seguire, con percentuali simili, troviamo lavoratori autonomi (69%) e impiegati (68%), mentre tra operai, studenti e casalinghe il consumo è meno diffuso. Anche il livello di istruzione incide sulle abitudini di consumo: il 65% dei laureati beve birra, contro il 61% dei diplomati. A livello regionale, Sardegna e Friuli Venezia Giulia emergono come le aree con la maggiore percentuale di consumatori, mentre la Basilicata registra il tasso più basso.
Le sfide del settore birrario agricolo italiano
Il settore della birra agricola italiana sta affrontando gravi difficoltà a causa delle condizioni climatiche avverse, in particolare la siccità. La raccolta dell’orzo, materia prima essenziale, ha subito un forte calo in diverse regioni. In Sicilia, molte zone non sono state nemmeno seminate, e le rese non superano le 2 tonnellate per ettaro nelle aree più colpite dalla mancanza di acqua. Anche in Puglia e Salento la produzione è in crisi. Al contrario, le abbondanti piogge nel Nord Italia hanno drasticamente ridotto le rese in quelle aree. Questa situazione climatica eterogenea rappresenta una sfida significativa per i produttori italiani, che devono affrontare un ambiente sempre più imprevedibile.
Crescita del birraturismo in Italia
Nonostante le difficoltà climatiche, il settore birrario trova un importante alleato nel turismo esperienziale. Il birraturismo, infatti, è in forte crescita, con quasi un viaggiatore su cinque che ha visitato un birrificio o partecipato a eventi birrari nell’ultimo anno. Secondo un’indagine di Coldiretti e Consorzio Birra Italiana, il 65% degli intervistati (partendo da una base di appasionati) ha indicato l’abbinamento tra birra e cibo come l’attività preferita. Le birre artigianali – non pastorizzate e non microfiltrate – stanno guidando questa tendenza, attirando particolarmente i giovani alla ricerca di prodotti di alta qualità. La maggior parte del consumo, circa i due terzi, si concentra su produzioni nazionali, sostenute dal Consorzio per promuovere l’eccellenza birraria italiana.
Innovazione nel settore: la birra al granchio blu
Una delle innovazioni più interessanti nel panorama della birra artigianale italiana è la creazione della prima birra al granchio blu, nata dall’idea di Alessia Parisatto, membro di Coldiretti Giovani Impresa. Il granchio blu, noto per i danni causati alla pesca veneta, è stato trasformato in una risorsa grazie alla produzione di una stout di colore marrone scuro, ispirata alla tradizione irlandese della Oyster Stout (a proposito, che cos’è una oyster stout?) Questa birra rappresenta un esempio di come un problema ambientale possa diventare un’opportunità, dimostrando la capacità del settore di rispondere in modo creativo e sostenibile alle sfide del presente.