Consumo moderato e birre al luppolo appena raccolto
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Birra artigianale e benessere: Unionbirrai prova a tracciare il futuro della birra
La birra artigianale non è solo una bevanda: è cultura, convivialità e un’opportunità per il benessere psicofisico; la birra è un alimento culturale e sociale. Questo il cuore del messaggio emerso dal convegno Filiera della Birra Artigianale: stili di vita e benessere organizzato da Unionbirrai a Roma. Un evento che ha messo in luce come il consumo moderato e consapevole di birra possa rappresentare un tassello fondamentale in uno stile di vita sano.
Tra i relatori il nostro amico dottor Luca Gatteschi, medico specialista in medicina dello sport, componente del Consiglio Direttivo Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere (SINSeB) dell’International Society of Sport Nutrition, nonché responsabile sanitario dell’Empoli Calcio e medico della nazionale A femminile di calcio e il professor Claus Christian Carbon, docente di psicologia dell’Università di Bamberga in Baviera.
Un approccio olistico al consumodi birra
Secondo Andrea Soncini, vicedirettore di Unionbirrai, è il momento di superare le demonizzazioni sui singoli alimenti e adottare una visione globale. La birra è stata considerata un alimento per secoli, contiene macronutrienti e principi benefici del luppolo, ma richiede consapevolezza nel consumo per valorizzarne l’impatto positivo senza trascurare i rischi legati all’alcol.
Il ruolo della qualitĂ nella filiera brassicola Made in Italy
Cristiano Fini, presidente della Cia-Agricoltori Italiani, ha sottolineato come la crescita della cultura brassicola premi le produzioni distintive e di qualità . L’obiettivo? Rafforzare la filiera agricola nazionale incentivando gli agricoltori a puntare su materie prime locali, trasformando la birra artigianale in un simbolo del Made in Italy.
Scienza, legalitĂ e mercato: i pilastri della filiera della birra
Tra i contributi scientifici, spiccano le analisi di esperti come il prof. Fabio Vaiano, che ha esaminato le implicazioni legali del consumo di birra, e il team di ObiArt dell’Università di Firenze, che ha studiato i trend di mercato e che da anni studia tendenze e fenomeni. Emerge un quadro chiaro: informazione, qualità e consapevolezza sono essenziali per il successo della birra artigianale (come di qualunque altro prodotto, n.d. P.M.).
III Concorso Birra dell’Anno – Harvest Beers 2024 dedicato alle birre “fresh hop: Picobrew e Labeerinto
Il convegno ha celebrato anche il meglio della produzione italiana con la premiazione del III Concorso Birra dell’Anno – Harvest Beers 2024 organizzato da Unionbirrai. Le birre fresh hop sono le birre fatte con luppolo fresco.
—Leggi anche: Luppolo fresco: qual è la differenza tra wet hop e fresh hop?
Unionbirrai organizza un concorso dedicato a queste birre. I vincitori 2024 per la categoria Fresh Hop sono state la Fresh Hop di Picobrew di Milano, la Ponale del Birrificio Artigianale Leder di Ledro (Trento) e la Mandarango del Birrificio Legnone di Dubino (Sondrio). Per la categoria Wet Hop, invece, al primo posto troviamo la Minosse Hoppy Lager di Labeerinto di Modena, a seguire Italo, prodotta dal Birrificio Artigianale La Villana di Grantorto (Padova) e So Wet, So Bitter, prodotta da Birra Bellazzi di San Lazzaro di Savena (Bologna).