Birra Artigianale ad Atene: pub, locali e idee non solo di birra
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Turismo birrario in Grecia: qualche giorno ad Atene
Avendo avuto la fortuna di far parte della giuria del Greek Beer Awards, ho trascorso qualche giorno ad Atene, coccolata assieme agli altri giudici dall’organizzazione meticolosa di Nicola Radisis e Danae Margaritidi che ci hanno portati a visitare una serie di posti interessantissimi per la birra artigianale e la cultura birraria ellenica.
Tutti riferimenti che potrebbero essere molto utili a chi si trovi a viaggiare nella capitale greca con un po’ di sete di birra buona e voglia di scoprire cose tipiche. Abbiamo visitato pub e brewpub, ma anche una cantina che aveva un’atmosfera magica, e poi il punto vendita di una torrefazione. Abbiamo fatto colazione in un bar di quartiere, storico e con produzione propria. Siamo stati anche a mangiare in un paio di ristoranti molto buoni a prezzo onesto.
Se hai qualche altro locale da suggerire, scrivilo nei commenti, sarà utile a chi passerà da qui. Il turismo birrario è fatto anche di passaparola.
Cominciamo.
Anastasiou Brewery + The Local Pub
Confesso che qui non ci sono stata perché ero ancora in viaggio verso Atene e non ho fatto in tempo. Ma lo metto lo stesso, sono sicura che mi sarebbe piaciuto un monte, come tutti gli altri posti in cui ci hanno portato Nicola e Danae.
Anastasiou Brewery è un microbirrificio attivo dal 2017 a Chalandri, un sobborgo situato nella parte sud-est di Atene, a circa mezz’ora di macchina da Piazza Omonoia, dove ho soggiornato. Fondato da Fotis Anastasiou, il birrificio ha creato nel tempo circa 100 birre differenti che vengono distribuite principalmente nella zona e in alcuni locali selezionati in giro per la Grecia. Ma il punto giusto per trovarle è il The Local Pub che si trova accanto al luogo di produzione, è della stessa proprietà del birrificio e serve una grande varietà di birre greche e internazionali – più di 15 spine – a cui si aggiunge una buona selezione di whisky. Inoltre mi dicono che il The Local Pub organizzi eventi di promozione di birre da tutto il mondo.
Poi sono arrivata ad Atene e da qui in poi c’ero anche io.
Dave Red hotel
L’alloggio. Ho preso una stanza all’hotel Dave Red a poche decine di metri da Piazza Omonoia dove abbiamo anche fatto le degustazioni del Greek Beer Awards 2024. L’ho scelto per comodità, per sfruttare la convenzione con il concorso e sono cascata bene. Il Dave Red Hotel è in posizione centrale, un palazzo in una via pedonale su un lato, tranquillo (per essere ad Atene, una metropoli di cinque milioni e mezzo di abitanti dove c’è un traffico assurdo). Le stanze sono nuove, in stile “urban”, accoglienti e divertenti, a un prezzo giusto. Sul tetto dell’hotel, una terrazza panoramica e accessibile agli ospiti, con vasca idromassaggio, divani, sdraio e lettini da spiaggia per rilassarsi e stare a guardare il panorama che è notevole, specialmente la notte.
Consiglio di prendere la stanza senza la colazione. Ripeto: senza la colazione.
Ora ti spiego il perché.
Stani caffè-latteria
Accanto al Dave Red, tipo neanche 10 metri, c’è Stani, caffè storico che fa dolci e salati in casa. Le cose tipiche greche e super buone: torte salate, dolciumi, latticini freschi, caffè buono e via discorrendo. Un assortimento ricco di prelibatezze. Ecco, far colazione da Stani, magari sedendosi fuori nella strada chiusa al traffico di cui dicevo prima e dove c’è un comodo dehor, è una goduria pazzesca. Vale molto più del buffet in hotel, fidati.
The Red Lion Pub
È il primo pub ad Atene in stile British, aperto nei primi anni Settanta dal signor Abanoudis. Il The Red Lion Pub offre un ambiente e vibes da pub d’oltremanica, un bancone lungo, luci basse e un passato glorioso fatto di personaggi del cinema e dello spettacolo che sono andati a bere lì. Il signor Abanoudis è venuto a darci il benvenuto e a raccontarci tante storie di birre e di personaggi mitici. Oggi il pub lo gestisce il figlio e ci si trovano le birre artigianali greche a fianco dei classiconi.
Il Red Lion si trova vicino al nuovo National Gallery – Alexandros Soutsos Museum e una birra al pub può essere un’idea dopo aver trascorso ore a visitare le collezioni. Al Red Lion si mangiano cose da pub grub, ma con un tocco mediterraneo che ci sta tutto.
Markou Vineyard Wine Museum
La visita alla cantina e al museo del vino è stata notevole. Di solito, a me non interessa il vino, o meglio: non m’interessa quanto la birra, ma l’atmosfera di Markou Vineyard Wine Museum mi ha colpita tantissimo. Per arrivarci si deve uscire dalla città; Markou si trova, infatti, a meno di un’ora da Atene (mi rendo conto che è un’indicazione vaga ma più sotto c’è la pratica mappa).
Arrivandoci sembra di entrare in una dimensione parallela, liminale e anche un po’ zen. Siamo in un’azienda agricola, dove ci sono un museo e un ristorante. Protetto da alte mura e siepi, un grande giardino con una piscina un po’ decadente e altre vasche di acqua, danno al luogo un’aura fascinosissima.
Abbiamo visitato il museo che racconta la cultura contadina della zona fino a un centocinquant’anni fa.
A seguire, una degustazione dei loro vini che mi sono piaciuti molto. Profumi intensi che evocano antiche suggestioni mediterranee. Vini fatti apposta per essere abbinati alla cucina greca. Anche il vino che mi colpisce di più, per i suoi aromi semplici e ancestrali, è un tipo vino da tavola normalissimo che si trova dappertutto. La tipa che ci guida nella degustazione è molto brava, racconta un aneddoto dietro l’altro ed è un piacere starla a sentire. Salutiamo dopo aver visto la vigna e proseguiamo il nostro giro dell’Attica.
Tempio di Poseidone
Durante la strada ci fermiamo in una piazzola a picco sul mare nella zona di Sounion per ammirare il Tempio di Poseidone. Lì Nicola e Danae ci sorprendono con una degustazione estemporanea di una selezione di liquori greci, troppo dolci e alcolici per il mio fisico scombussolato dalle curve ma molto buoni per i miei compagni di viaggio. Però gradisco le olive e la frutta secca che accompagnano quell’inaspettata sosta sul bordo di una strada sul mare con una vista spettacolare: sullo sfondo il tempio da cui partivano per Creta le fanciulle prescelte per essere date in pasto al Minotauro. Almeno la leggenda dice così. Sosta gradita anche solo per respirare l’aria di mare dell’Attica, lontani dal traffico di Atene. Siamo stretti coi tempi, altrimenti il tempio sarebbe visitabile.
Paragon Brewpub
Ultima tappa del giorno il Brewpub Paragon, rientrando in Atene. Qui si abbandonano atmosfere e suggestioni mediterranee per ritornare a quelle tipiche del mondo delle birre artigianali.
Aperto dal 2021, Paragon offre una taproom molto grande, con sala cottura a vista e una lunga serie di spine. Si comincia però con la visita all’impianto di produzione, compresa di assaggio di una birra luppolata direttamente dal fermentatore.
Poi si passa alla moderna taproom dove servono le birre Paragon, più qualche altra etichetta locale e un paio di classici del Belgio che evito perché sono lì per assaggiare le birre della casa. Il locale è molto bello. Mi concentro sulle birre luppolate, fresche e piacevoli. Hanno anche una SMaSH – per i non nerd della birra: SMaSH sta per single malt e single hop – che è deliziosa. Finalmente ordiniamo del cibo tramite una piattaforma e ce lo facciamo portare lì. Maiale e insalata con una salsa di yogurt e spezie, il tutto accompagnato da un paio di birre luppolate freschissime.
Paragon Brewing è in città, ed è raggiungibile con la metropolitana in un quarto d’ora da Piazza Omonoia. Se ti piace la birra e stai facendo un giro ad Atene, questo posto non te lo puoi far scappare.
La serata è giovane e andiamo a vedere un altro locale:
Strange Brew Tap room & Bottleshop
Taproom e bottiglieria, entriamo da Strange Brew. È vicino alla fermata della metropolitana, non è grandissimo, ma le persone stanno anche all’aperto e l’atmosfera è festosa. Strange Brew Tap room & Bottleshop ha un frigo ben fornito, tante etichette che non ho mai visto prima e i soliti classici. Bevo una birra, non ricordo che cosa, la compagnia è ottima e la serata scorre via. Questo locale è piccolo e ben frequentato, ma abbiamo trovato posto a sedere facilmente perché le persone stanno fuori ed è tutto un viavai allegro. Consigliato, sicuramente.
Loumidis Coffee Shop
Ci stava la visita a una torrefazione storica di Atene. Posto interessantissimo, ci fanno vedere la macinatura del caffè greco che è più intensa rispetto a quella del nostro caffè e produce una polvere impalpabile che sembra quasi cipria. Il caffè greco si prepara aggiungendo l’acqua alla polvere e lasciando decantare per qualche minuto. È un caffè troppo “motoso” per i miei gusti, infatti non va bevuto tutto, solo la parte più in alto: il fondino si lascia.
Da Loumidis assaggiamo anche un caffè preparato con una polvere che è stata fatta fermentare. Un gusto tart ma allo stesso tempo delicato, interessante. Questo posto vale la pena anche perché è fornitissimo di prodotti tipici di ogni genere, tra cui i torroni morbidi greci che sono una delizia e un dolce quotidiano rispetto a noi che ne facciamo uso principalmente a Natale. Ci sono molte specialità tipiche greche che puoi portare a casa come souvenir, anche se non ti piace il caffè, al Loumidis troverai una serie di delizie alternative.
Dopo Loumidis, via a vedere l’Acropoli. Sulla strada ci fermiamo per il pranzo.
Tavern Klimataria
Andiamo a pranzo in questo posto che pare turistico, in realtà fa cucina casalinga e tradizionale. Siamo un po’ in anticipo sull’ora di pranzo canonica e troviamo posto facilmente, tuttavia di solito conviene prenotare.
Da fuori il Klimataria è giallo e semi-sommerso dall’edera, non si vede tanto bene l’insegna ma spicca lo stesso nella via dove si trova.
Alla Tavern Klimataria i mangia in una specie di corte coperta, piena di piante e arredata come una volta: un viaggio indietro nel tempo. Non so chi abbia scelto questo ritorante nel gruppo, ma è stata un’idea felice. Abbiamo mangiato bene e ci siamo riposati per scalare l’Acropoli.
La sera, forse non quella ma un’altra, siamo andati in un altro ristorante che mi è piaciuto molto:
Karamanlidika di Fani
Mangiamo in questo ristorante che fa anche gastronomia e che scopro essere piuttosto vicino a quello del pranzo (c’è una mappa in fondo all’articolo).
Il Karamanlidika è pieno, ma ci fanno accomodare facilmente grazie alla signora che gestisce l’attesa e che è una che conosce il mestiere.
Anche qui abbiamo mangiato benissimo. Cucina greca, piatti tradizionali, in particolare mi ricordo delle polpettine profumate e degli involtini di foglia di vite che si scioglievano in bocca. Al tavolo eravamo quattro persone provenienti da quattro paesi e tre continenti diversi, ciascuno con la sua marcata cultura culinaria. Il fatto che siamo rimasti entusiasti all’unisono è la prova che al Karamanlidika si mangia davvero bene.
Consiglio Tavern Klimataria e Karamanlidika per andare a mangiare, magari prenotate prima.
Finisco con il ringraziare Nicola e Danae per l’accoglienza piena di premure e di sorprese. Ci hanno fatto trasorrere i giorni di giuria come se fosse una vacanza.
La mappa
Infine la mappa di tutti i posti, per chi voglia fare un po’ di turismo ad atene o in attica.
Se non si vedesse bene, questo è il link diretto a google maps: https://maps.app.goo.gl/VE9MuMMzyr3PvXnz6. Se avete qualche altro posto da suggerire lasciatelo nei commenti, grazie!