Il Dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze tra i migliori in Italia secondo le classifiche internazionali
L’Università di Firenze è stata recentemente encomiata nei ‘ranking’ internazionali per la qualità dei suoi programmi accademici. Il Dipartimento di Agraria, noto come DAGRI (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali), si è distinto come uno dei migliori in Italia, guadagnando riconoscimenti dalle classifiche di Shanghai, Times Higher Education Impact Rankings e Top Universities.
Il direttore del DAGRI, Simone Orlandini, ha commentato questi risultati positivi, sottolineando l’eccezionale qualità della ricerca e dell’insegnamento all’interno del dipartimento: “Gli eccellenti risultati attestano la qualità della ricerca e della didattica che vengono svolte secondo i migliori standard internazionali”.
Secondo il presidente della Scuola di Agraria, Riccardo Bozzi, i docenti offrono un ambiente di apprendimento di alto livello che permette agli studenti di specializzarsi nelle diverse discipline agrarie rispettando gli standard internazionali. Questo garantisce loro la competenza necessaria per competere a livello nazionale e internazionale.
Le classifiche internazionali sono fondamentali in quanto forniscono un quadro oggettivo delle prestazioni delle università e dei dipartimenti accademici mettendoli a confronto con quanto accade furi dall’Italia. Simone Orlandini ha sottolineato l’importanza di utilizzare queste valutazioni per identificare punti di forza e debolezze, al fine di migliorare costantemente la ricerca e l’istruzione.
Le scienze agrarie rappresentano un campo di studio sempre più rilevante, con ampie opportunità di carriera che vanno dalla produzione di alimenti alla gestione sostenibile delle attività agricole e alla biotecnologia orientata alla sostenibilità ambientale. Questi sono temi attuali, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, e suscitano un interesse crescente nelle nuove generazioni.
La Scuola di Agraria di Firenze è apprezzata per l’alta qualità di insegnamento, preparando gli studenti a una vasta gamma di possibilità lavorative, sia nel settore privato che nelle istituzioni pubbliche, nell’ambito delle imprese e della consulenza, oltre che nell’Università e nei centri di ricerca.
La birra artigianale
Oltre a fornire una solida base scientifica, la Scuola di Agraria offre anche competenze pratiche e di mercato. Questo è evidente nell’approccio alla produzione di birra artigianale e altri prodotti legati al mondo del beverage. Gli studenti acquisiscono conoscenze approfondite sugli ingredienti, i processi di produzione e l’analisi sensoriale, che sono fondamentali per l’ottimizzazione e l’innovazione dei prodotti. Inoltre, imparano anche a condurre analisi economiche e sviluppare strategie di marketing mirate.
In sintesi, l’Università di Firenze, attraverso il suo Dipartimento di Agraria, offre un ambiente accademico di eccellenza che prepara gli studenti a eccellere in una vasta gamma di settori, dall’agricoltura alla produzione di birra artigianale e oltre. La sua posizione nelle classifiche internazionali testimonia l’impegno costante per la ricerca e l’istruzione di alta qualità.
Nello specifico della birra artigianale, le ricerche del DAGRI forniscono dati importanti e fotografie sul settore che sono fondamentali per capirne i punti di forza e gli aspetti su cui lavorare. Per esempio il Report 2022, in collaborazione con Unionbirrai, è uno studio sullo stato della birra artigianale italiana e sulle opportunità contingenti.
Ho sperimentato personalmente il lavoro sulla birra artigianale un paio di anni fa, quando ho avuto l’occasione di far parte di un progetto del SensoryLab dell’Università di Firenze per costruire un panel addestrato di degustatori di birre agricole toscane. Ho scritto un report sull’esperienza, su come funziona un panel per la degustazione della birra artigianale, e su cosa significhi far parte di un gruppo del genere se, come nel mio caso, si ha già un background da degustatore.
Un altro momento interessante è stato il convegno su Birre Artigianali locali e turismo brassicolo in Toscana. Il turismo è un aspetto del settore artigianale che è praticamente agli inizi, ma dal potenziale importante. Nonostante stia ancora prendendo forma, le premesse sono molto buone.
Una (ma ce ne sono altre) pubblicazione del DAGRI che ho apprezzato tantissimo è “Birra Agricola Toscana. Qualità e diversificazione per le sfide del futuro”, sulle modalità di miglioramento della qualità delle birre agricole toscane, delle dinamiche del mercato, delle strategie ecc. Dove si prendono in esame i temi delle buone pratiche in produzione ed è una lettura che suggerisco caldamente.