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Da oggi anche l’Umbria ha la sua legge per la valorizzazione e promozione della birra agricola e artigianale

Oggi è un giorno storico per il settore della birra agricola e artigianale in Umbria, poiché è stata approvata all’unanimità una nuova legge regionale – Misure per la valorizzazione e promozione della birra agricola e artigianale in Umbria– che segna un importante traguardo. Questa conquista è il risultato di un lungo e proficuo processo di consultazioni con gli stakeholder locali e gli uffici tecnici regionali, che hanno lavorato su vari fronti. Paola Fioroni, vicepresidente dell’Assemblea legislativa umbra e consigliere regionale della Lega, ha commentato l’approvazione unanime della legge, sottolineando l’importanza di questa iniziativa.

La legge, firmata inizialmente da Paola Fioroni, si inserisce nell’ambito delle politiche di sostegno alle attività produttive artigianali e al patrimonio agro-alimentare di qualità. Il suo obiettivo principale è proteggere e promuovere il settore dei birrifici agricoli e artigianali dell’Umbria, un’eccellenza regionale che contribuisce significativamente all’occupazione e all’espansione del turismo enogastronomico nel territorio.

Alta qualità e il legame con il territorio

Il settore birrario italiano conta oggi quasi 120.000 operatori e circa 900 birrifici, con un mercato nazionale del valore di oltre 9 miliardi di euro. La sensibilità dei consumatori è in costante evoluzione, poiché cercano sempre più prodotti di alta qualità legati al proprio territorio. Attualmente, l’Umbria ospita circa 35 birrifici, di cui 15 si dedicano esclusivamente alla produzione di birra. La nuova legge mira a trattenere parte di questa ricchezza per i produttori locali, l’agricoltura regionale e i consumatori.

Questa legge rappresenta un motivo di orgoglio per l’Umbria, perché promuovendo la produzione di birra agricola e artigianale, favorisce l’impiego di materie prime locali mirando alla realizzazione di un prodotto di alta qualità organolettica. Inoltre, la legge prevede un piano triennale regionale con un impegno economico annuale di 300.000 euro per la sua attuazione. Paola Fioroni ha lavorato per due anni insieme a tutti i protagonisti della filiera per sviluppare questa normativa, che comprende una serie di interventi e iniziative.

Fioroni ha sottolineato che la legge mira a sostenere le imprese del settore, con particolare attenzione alle zone svantaggiate, all’imprenditoria giovanile e femminile, attraverso sia l’erogazione di incentivi per l’acquisto di strumenti e macchinari, sia con l’innovazione dei processi produttivi, la promozione della formazione e qualificazione professionale in collaborazione con università, enti qualificati e centri di ricerca regionali come il CERB, CEntro di Ricerca per l’eccellenza della Birra dell’Università degli Studi di Perugia.

Inoltre, la legge promuove la conoscenza della birra e della sua filiera attraverso l’istituzione di eventi come la “Giornata e la Fiera della Birra”, nonché la creazione di itinerari enogastronomici turistici e culturali legati al mondo della birra. Naturalmente si presta anche attenzione all’educazione e alla promozione del consumo responsabile e informato delle bevande alcoliche.

La  nuova legge regionale sulla birra agricola e artigianale rappresenta un passo significativo per sostenere il settore birrario in Umbria, promuovendo la qualità, la tradizione e il turismo legato alla birra nella regione.

Il testo della legge non è ancora disponibile sul sito del Consiglio Regionale dell’Umbria.

Biglietto di Pinta Medicea in ciotola con orzo maltato

Pinta Medicea

La Redazione di Pinta Medicea. Birra artigianale, birra di qualità, birra italiana e cultura birraria. Network di eventi e comunicazione birraria (Linkedin).

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