Oltre il nome: viaggio tra i nomi delle birre artigianali americane
Lotte Peplow è l’ambasciatrice in Europa della birra artigianale americana della Brewers Association. Qui ci racconta quali sono i modi in cui i birrifici artigianali americani scelgono i nomi delle migliaia di birre che producono.
Le birre americane hanno nomi che vanno da quelli più semplici ai più stravaganti. Scegliere il nome per una nuova birra è un lavoro che richiede mesi, talvolta addirittura anni di brainstorming, processi creativi e approfondimenti. Gli Stati Uniti vantano oltre 9.000 birrifici attivi e in questa situazione affollata, scovare nomi di birra accattivanti e originali può essere molto difficile. Naturalmente ci sono delle regole: sono vietati i nomi dai toni razziali, sessisti o misogini, ed anche i nomi che possano avere influenze negative sui bambini. Per il resto c’è massima libertà, conta solo la creatività dei produttori!
Con così tante etichette diverse tra cui scegliere, trovare un nome che si distingua dalla massa diventa per il birrificio una faccenda vitale. Robby Willey, co-fondatore e proprietario di Virginia Beer Co (Williamsburg, VA), spiega che: “La creazione di un nuovo nome è un processo lungo, richiede anche il paragone con gli altri marchi del birrificio, e la simulazione dell’aspetto che il nome avrà sulle lattine e sul packaging. Nella fase di scelta del nome si usa ricorrere anche a feedback esterni. Il nome della nostra ultima birra, Gorgeous IPA, è stato valutato mesi (forse addirittura anni) e alla fine è stato scelto perché si presta a numerosi slogan: Gorgeous Citra IPA – “You are What You Drink” e “Hello Gorgeous”. Abbiamo scoperto che alla gente piace sapere perché una birra si chiami in un certo modo, e i nomi che hanno un’origine sensata sono facili da capire e da ricordare. Invece, per i lotti di birra più piccoli, quelli destinati solo alla tap room, il processo di scelta del nome avviene tramite un elenco condiviso tra i membri dello staff in cui ognuno può scrivere le proprie proposte. In generale, ciascun nome di birra dovrebbe essere facile da pronunciare e apparire esteticamente gradevole stampato sulla lattina o sul rubinetto della spina.”
Le tattiche che i birrai utilizzano per dare il nome a una birra possono essere:
- Parole descrittive (903 Brewers: Cheesecake al tartufo al lampone al cioccolato bianco granita);
- Parole sperimentali (Athletic Brewing Co: Run Wild IPA);
- Giochi di parole/giochi di parole sulla birra (Destihl Brewery: Counter Clockweisse Berliner weisse);
- Parole o modi di dire legati all’attualità (Heretic Brewing Co: Make American Juicy Again IPA);
- Allitterazione (Paradox Pilsner);
- Parole arbitrarie (Urban Artifact: Spyglass (cannocchiale) birra alla frutta );
- Parole inventate (Reuben’s Brews: Hazealicious IPA);
- Relativo alla musica/testi di una canzone (Heavy Riff Brewing Co: Bohemian Rhaspberry sour);
- Legata alla cultura o letteratura classica (Virginia Beer Co: I Pray You Remember the Porter! Imperial Porter);
- L’approccio semplice “è quello che c’è scritto sulla confezione” (Upslope Brewing Co: Craft Lager).
Alcuni birrifici artigianali americani amano adottare per la scelta dei nomi delle gli stessi criteri creativi e spregiudicati che usano quando creano la birra stessa. Nella psiche collettiva americana si sono fatti strada anche i nomi più astrusi. Ad esempio:
Cigar City Brewing Co: J’ai Alai IPA (pronunciato hi-a-lie’) prende il nome da un gioco irruento originario della regione basca della Spagna e dei paesi dell’America Latina, con cui il birrificio ha legami, ma è un nome difficile da dire e difficile da pronunciare. Ciò nonostante non ha impedito alla birra di diventare un classico apprezzato in tutto il mondo.
Sierra Nevada Brewing Co: Narwhal Bourbon Barrel-Aged Stout prende il nome da una creatura misteriosa delle profondità del Mar Glaciale Artico.
Alesmith Brewing Co: .394 San Diego Pale Ale rende omaggio alla città amata dal campione di baseball Tony Gwynn e alla sua media di battute in carriera.
Altri birrifici scelgono un tema unico per tutta la serie di nomi delle birre, come fa DC Brau di Washington, DC che si ispira a temi della vita politica americana come Joint Resolution IPA e In Session IPA. Oppure il birrificio Ska Brewing Co, Durango, CO i cui nomi di birra sono legati ai temi richiamati dal loro marchio, ovvero: ska, punk, musica, fumetti. David Thibodeau, presidente e co-fondatore di Ska, spiega: “Anni fa abbiamo pubblicato un fumetto per raccontare la storia molto romanzata del nostro birrificio. Molti dei nomi delle nostre birre derivano da personaggi dei fumetti che ancora oggi utilizziamo frequentemente nel nostro marketing, ad es. “Buster” (brown ale alle nocciole), “Rudie” Session IPA e “Pinstripe” Red Ale. Si legano al nostro motto: ‘it takes characters to brew beer with character’.
Modus Hoperandi IPA del birrificio Ska non è solo un gioco di parole intelligente, ma anche un rimando ai cattivi nel fumetto di Ska. Invece Ten Pin Porter prende il nome dall’epica battaglia tra il bene e il male nel fumetto, e si svolge al Ten Pin Bowling Alley.
Thibodeau aggiunge: “Un buon gioco di parole può avere forza e rimanere impresso, per esempio il nome Checkered Future IPA si lega sia alla scacchiera bianca e nera che è una parte integrante del nostro marchio, sia alla musica ska a due toni. Allo stesso tempo, noi siamo un po’ irriverenti, se il nostro passato è a scacchi, allora perché non dovrebbe esserlo anche il nostro futuro! Ed è un nome facile da ricordare.
Sia Willey che Thibodeau ammettono liberamente gli errori passati, quando si sono pentiti di aver scelto un certo nome. Willey racconta della birra Wrenish Rye (dal nome di un edificio storico presso la sua alma mater, l’Università di Williamsburg in Virginia). Era una birra ambrata con dry hopping il cui nome però era troppo complesso e difficile da pronunciare se non si conosceva l’edificio o l’omonimo dell’edificio, Sir Christopher Wren.
Tuttavia, non tutti i nomi di birra per essere belli devono essere sopra le righe. La birra che ha aperto la strada al movimento della birra artigianale americana in tutto il mondo, grazie alle sue caratteristiche aromatiche donate dal luppolo Cascade e dal sapore pieno, si chiama semplicemente Sierra Nevada Pale Ale. All’inizio degli Anni ’80 le birre come la Sierra Nevada Pale Ale erano ricercate per la loro portata innovativa e rivoluzionaria, il sapore di luppolo deciso e la qualità eccellente e costante. Al giorno d’oggi, la qualità, la complessità e la portata creativa delle birre artigianali americane prodotte dai birrifici piccoli e indipendenti, gli consentono di raggiungere i massimi riconoscimenti nei concorsi birrari più prestigiosi, dove vengono giudicate da giurie di esperti. Inoltre, i birrifici artigianali americani godono dell’ulteriore vantaggio della collocazione geografica in prossimità delle nuove e più fresche coltivazioni di luppoli. I birrai hanno la possibilità di visitare facilmente i campi di luppoli, selezionando essi stessi le varietà e ritrovandosi nella possibilità di sviluppare profili aromatici della birra artigianale americana che sono difficili da eguagliare altrove.
In Italia la birra artigianale americana si trova in bar e ristoranti selezionati e nei supermercati, bottiglierie e rivenditori indipendenti.
Craft Brewers Conference
C’è ancora tempo per registrarsi alla Craft Brewers Conference® & BrewExpo America® (CBC™) della Brewers Association, il più grande raduno americano dell’industria della birra artigianale, e alla World Beer Cup che si terrà a Nashville, Tennessee, dal 7 al 10 maggio 2023. La Craft Brewers Conference (CBC) offre in modo concentrato e conveniente tanti seminari sulla produzione di birra e la condivisione di idee per migliorare qualità e prestazioni del birrificio. Più di 11.000 professionisti del settore della birra avranno l’opportunità di incontrare 500 espositori e ascoltare 200 relatori durante gli oltre 70 seminari, attraverso dieci diversi percorsi educativi pertinenti che vanno dal funzionamento del birrificio alla sostenibilità fino ad arrivare agli affari governativi.
La Brewers Association pubblica una vasta gamma di risorse per comprendere e apprezzare la birra artigianale, scaricabili gratuitamente da brewersassociation.org.
di Lotte Peplow
[traduzione di Francesca Morbidelli]