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Birrificio Poretti: una collaborazione per la Filiera del Luppolo Made in Italy

La notizia è interessante anche se credo farà storcere la bocca a tanti puristi del mondo artigianale poiché coinvolge un birrificio industriale, il Birrificio Poretti. Ma è interessante soprattutto perché coinvolge anche la prima azienda italiana a occuparsi di produzione e commercializzazione di luppolo, nonché un progetto del Ministero per promuovere la filiera della birra 100% italiana.

La notizia di oggi è che il Birrificio Angelo Poretti sostiene il progetto LOB.IT del CREA – lobit.crea.gov.it.

LOB.IT è finanziato dal Masaf-Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e coordinato dal CREA-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, e mira a incentivare una filiera brassicola che sia sostenibile e nazionale al cento per cento.

In altre parole, LOB.it promuove il luppolo coltivato in Italia, in un’ottica di valorizzazione della biodiversità italiana. È bene notare che le coltivazioni di luppolo nel nostro paese stanno aumentando di anno in anno, come documenta lo stesso CREA:

Andamento del numero di aziende agricole e superfici a luppolo in Italia (anni 2015-2022, ettari)
Andamento del numero di aziende agricole e superfici a luppolo in Italia (anni 2015-2022, ettari). Fonte dati CREA.

Ma che c’entra la birra Poretti?

Notoriamente, le birre del Birrificio Angelo Poretti usano luppoli da tutto il mondo. Loro dicono oltre 300 varietà – impossibile scordarsi le pubblicità “millemila luppoli” di qualche anno fa – includendo anche una varietà americana di luppolo però coltivata in Italia: il Cascade.

E chi produce il luppolo Cascade per il Birrificio Poretti?

Una nostra cara conoscenza, ovvero la prima azienda italiana a coltivare e vendere luppolo dal 2014: Italian Hops Company con cui Poretti nel 2018 ha iniziato una partnership che si è rivelata “pionieristica nel promuovere la filiera italiana del luppolo di qualità”, scrivono nel comunicato. L’accordo asseconda le attuali trasformazioni nel settore birraio italiano, contribuendo a sviluppare una filiera del luppolo nazionale e impegnandosi all’utilizzo esclusivo di luppolo italiano nella gamma di birre Poretti a partire dal 2023.

Naturalmente Italian Hops Company vende i suoi luppoli anche a tantissimi birrifici artigianali, basta guardare la loro home page per rendersi conto del lavoro che stanno facendo nel mondo craft.

Il comunicato di oggi parla solo di luppolo Cascade, non si sa se altre varietà sono previste nella produzione delle future birre del birrificio Poretti.

Questa notizia fa nascere un’ulteriore curiosità. Infatti, Italia Hops Company coltiva e vende ben tre varietà di luppoli autoctoni italiani: Mòdna, Æmilia e Futura. Tre luppoli che fanno parte di un programma di ricerca sul luppolo selvatico italiano nato nel 2011 grazie alla collaborazione dell’azienda con il Comune di Marano sul Panaro (MO) e l’Università degli studi di Parma. La prima birra artigianale fatta con questi luppoli è stata la Hop tony, Hop! del Birrificio Italiano.

Ad oggi, nei 7,5 ettari di luppoleto di IHC sono coltivate, oltre alle 3 varietà autoctone, le migliori varietà commerciali europee ed americane.

Chissà se e quando vedremo in gdo una birra fatta coi luppoli autoctoni italiani.

 

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.

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