Lo stato della birra artigianale americana tra Craft Brewers Conf e World Beer Cup
Lotte Peplow, ambasciatrice della birra artigianale americana per l’Europa della Brewers Association, condivide i momenti salienti della recente Craft Brewers Conference® e della World Beer Cup a Minneapolis
di Lotte Peplow
Ci sono molti lati degli Stati Uniti che sono ben conosciuti: il suo territorio, le persone e, naturalmente, la scena della birra artigianale. Perciò quando la Brewers Association – ovvero l’associazione di categoria che rappresenta i piccoli e indipendenti birrifici artigianali americani – organizza la conferenza annuale del settore, fa le cose all’altezza della sua fama! Di recente la Craft Brewers Conference® e l’Expo della birra si sono svolte a Minneapolis, nello stato del Minnesota, e hanno attirato oltre 10.000 addetti ai lavori da tutto il mondo.
Hanno salutato con gioia il ritorno dell’opportunità per l’industria della birra di riprendere le riunioni in presenza, dopo i due anni di brutale isolamento a causa della pandemia. Quest’anno molti dei partecipanti hanno approfittato con piacere dell’opportunità di poter far di nuovo rete con i colleghi degli altri Paesi, tornando a scambiarsi informazioni, esperienze e le novità in termini di prodotti e servizi portate dai 637 espositori nell’area dell’Expo.
Nell’America del Nord la Craft Brewers Conference (CBC) è sicuramente il momento migliore per aggiornarsi sulla produzione della birra, per condividere idee e per migliorare qualità e prestazioni del birrificio. Si tratta, infatti, del più grande raduno del settore birrario negli Stati Uniti. I partecipanti possono scegliere tra otto percorsi educativi guidati dalle migliori menti del mondo della birra e degli affari (in tutto 184 relatori!).
Uno dei momenti migliori è stata la Sessione Generale all’apertura, che ha incluso il discorso di benvenuto di Bob Pease, CEO/Presidente della Brewers Association e quello del capo economista, Bart Watson, sullo stato del settore craft in USA.
Bob Pease ha iniziato la sessione facendo un punto della situazione post-pandemia, parlando dei problemi della catena di approvvigionamento e dell’inflazione. Tuttavia ha sottolineato come l’industria della birra artigianale americana sia migliorata durante l’ultimo anno: adesso la BA si trova in una posizione di forza nel rappresentare i suoi 5.600 membri.
Attualmente i birrifici artigianali negli USA sono 9.247 e le nuove aperture stanno continuando, anche se con un ritmo più lento rispetto agli anni passati. Nel 2021 i produttori di birra artigianale in USA hanno registrato una crescita dell’8%, portando la quota di mercato della birra craft al 13,1%, rispetto al 12,2% del 2020. Il valore in dollari al dettaglio è stato stimato in $ 26,9 milioni, rappresentando il 26,8% del mercato nel 2021, una crescita del 21% rispetto al 2020.
Durante il suo intervento, Bart Watson, ha indicato il 2022 come un anno cruciale per molti birrifici, anche se i numeri del mercato non indicano diminuzioni nella domanda di birra artigianale. Al contrario, secondo Watson il settore sta raggiungendo una fase in cui la domanda nel segmento complessivo non è indice di una uguale domanda per le singole attività. Il mercato della birra artigianale sta maturando e con esso nuove opportunità ma anche nuove sfide. Per differenziarsi, i birrifici devono cercare nicchie di crescita che siano al di fuori del mondo delle IPA. Molti birrifici hanno bisogno di reinventarsi e aggiornarsi per rimanere rilevanti e trovare nuovi clienti, nuove preferenze di acquisto e nuovi posti di birra artigianale. Ha parlato del segmento delle birre a basso o zero contenuto di alcol, un settore ancora piccolo ma che sta crescendo rapidamente. Il settore della birra craft crescerà dove i marchi incontrano l’innovazione. Il settore delle IPA continua a crescere, spinto dalle imperial e dalle “hazy/juicy”, è uno stile che riesce ad evolversi e a trovare nuove forme. Tuttavia le sole IPA non sono sufficienti a garantire la tenuta del mercato e a mantenere la rilevanza del mondo craft, ed è necessaria una maggiore innovazione per spingere ambiti che stanno già crescendo, come le birre alla frutta, le acide, le lager più leggere/a basso contenuto di alcol e le ale più leggere.
Vale la pena prestare attenzione ai dati demografici poiché presto in America ci sarà un numero più alto di appartenenti alla Gen Z (nati nel 1996-2010) con l’età legale per bere, rispetto ai baby boomer (nati nel 1945-1965). A cui vanno sommati 15 milioni di millennial in più. Negli ultimi 10 anni l’età media del bevitore di birra artigianale è aumentata di 1,5 anni e se questa tendenza dovesse continuare, noi ci troveremo a bere come i nostri nonni in un mercato della birra molto diverso da quello di oggi.
Il culmine della CBC è stata la cerimonia di premiazione della World Beer Cup® (WBC) tenutasi giovedì 5 maggio 2022 al Minneapolis Convention Center. Spesso chiamata le “Olimpiadi della birra”, la prestigiosa Coppa del Mondo internazionale della birra, quest’anno ha raggiunto numeri record con 10.542 birre provenienti da 2.493 birrifici, in rappresentanza di 57 paesi. Le medaglie sono state assegnate a 17 paesi diversi e tra i momenti salienti, l’Irlanda, che ha avuto un tasso di vincite più alto del 16,67%, ha conquistato l’oro nella categoria American Style Stout, mentre la Colombia ha trionfato per la prima volta in assoluto nella categoria Specialty Saison.
In qualche modo prevedibile, ma anche rassicurante, la California ha conquistato le medaglie nella categoria delle IPA in stile americano, mentre i birrifici della costa orientale hanno fatto piazza pulita dello stile hazy/juicy IPA. I produttori tedeschi hanno fatto man bassa nella maggior parte delle categorie di lager.
Chris Swersey, direttore uscente dei concorsi della Brewers Association, è salito sul palco per l’ultima volta, ricevendo una standing ovation per la sua gestione delle ultime venti-trenta edizioni del Great American Beer Festival e dieci della World Beer Cup. Lascia la Brewers Association per trasferirsi in Australia. Scommetto che in quel momento in sala tutti avevano gli occhi lucidi, ed è stato reso un tributo profondamente commovente ai suoi tanti anni di eccezionale servizio.
Mentre i vincitori venivano annunciati in sala, gruppi di spettatori urlavano di gioia, si abbracciavano e saltavano sul palco per ritirare la medaglia, con i loro volti raggianti di orgoglio e felicità. Tra il pubblico era palpabile la passione sfrenata per la birra artigianale e non ho potuto fare a meno di meravigliarmi come la birra craft americana abbia fatto così tanta strada in un così breve lasso di tempo, e di come essa continui, con instancabile abilità, creatività e innovazione, ad essere un punto di riferimento nell’industria della birra artigianale globale. Circa il 5% delle medaglie è stato assegnato a birrifici artigianali americani che sono nei mercati di esportazione, il che significa che gli amanti della birra craft di tutto il mondo potranno scoprire e sperimentare queste etichette premiate e di alta qualità.
È stato inoltre annunciato che dal 2023 la WBC diventerà annuale. La registrazione dei birrifici per la prossima edizione si aprirà nell’ottobre 2022 e i premi saranno presentati il 10 maggio 2023 durante la prossima Craft Brewers Conference a Nashville, Tennessee, dal 7 al 10 maggio 2023.
In Italia la birra artigianale americana si trova in bar e ristoranti, supermercati selezionati, bottiglierie e rivenditori indipendenti. La Brewers Association pubblica una vasta gamma di risorse per aiutare gli amanti della birra a comprendere e gustare la birra artigianale, scaricabili gratuitamente su www.brewersassociation.org.
[traduzione di Francesca Morbidelli]