Stazione Birra – Birra Gladiatore
Tratto da La birra nel mondo, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
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Stazione Birra – Birra Gladiatore, Roma
Brewpub, nel rione Morena, sorto nel 1998. Fu opera di Alessandro Canella, che poté avvalersi della valentia di Fabio Verzieri, formatosi tramite corsi e stage presso diversi microbirrifici. Si aggiunse successivamente l’esperienza ventennale da responsabile di produzione del chimico Giancarlo Salsiccia. Senz’altro singolare è l’impianto sferico da 10 ettolitri, rivestito in rame —stazionebirra.it.
Alla spina e in bottiglia, le proposte, una ventina (comprese diverse per terzi) e alcune a marchio Birra Gladiatore, sono sia di alta che di bassa fermentazione.
Oltre alle birre artigianali, il locale offre anche ristorazione, con piatti nazionali e internazionali, e un’ampia scelta di pizze. Non solo. Ogni giorno vengono organizzati spettacoli di musica dal vivo anche di rilevanza internazionale; mentre, nei fine settimana, dopo le 23,30, il locale si trasforma in discoteca.
Le birre artigianali
Birra Gladiatore Pilsner, pilsener di colore biondo con riflessi dorati (g.a. 5%). La carbonazione è abbastanza sostenuta; la schiuma bianca, fine, compatta, cremosa, stabile e aderente. Il corpo medio tende al leggero, in una briosa consistenza acquosa. L’olfatto si propone con un intenso profumo di cereali, cui tengono dietro freschi, inebrianti, sentori di luppolo erbaceo. Su solida base di malto, il gusto si snoda all’insegna di una delicata luppolizzazione, che s’intensifica verso la fine di una corsa di media durata: ed esso diventa decisamente amaro e secco. Dalla breve persistenza retrolfattiva si levano aspre sensazioni di pompelmo e arancia amara.
Stazione Birra Weizen, hefe weizen di colore giallo dorato (g.a. 5,4%). L’effervescenza decisa determina una ricca spuma bianca, compatta, pannosa, stabile, aderente. L’olfatto esprime una particolare dolcezza, avvolta in un velo di spezie (noce moscata, scorza di arancia amara, chiodi di garofano, semi di coriandolo); tra i sentori più facilmente distinguibili, esteri. grano, lievito, banana, agrumi, fieno. il corpo medio ha una consistenza leggermente cremosa. Anche il gusto reca le note speziate avvertite al naso, relegate però in sottofondo dal carattere brillante della birra: fresco gusto di malto, con suggerimenti fruttati, che defluisce nell’alveo secco di frumento apportatore di una piacevole acidità tardiva. A sua volta, il finale amarognolo, piuttosto astringente, si perde mollemente tra le suggestioni asprigne della sfuggente persistenza retrolfattiva.
[La foto è tratta dal sito web del produttore]