Brewers Association denuncia un calo delle entrate di quasi il 70% nel 2020
Brewers Association dichiara che i suoi ricavi sono diminuiti di quasi il 70% tra la fine del 2019 e la fine del 2020. Nella sua relazione annuale l’Associazione ha detto di aver generato ricavi per poco più di 9,73 milioni di dollari nel 2020, a fronte dei 27,76 milioni di dollari dell’anno precedente, con una perdita netta di circa 3,58 milioni di dollari. La Brewers Association, per chi non lo sapesse, è l’associazione di categoria dei birrai indipendenti americani, l’equivalente della nostra Unionbirrai.
Ai mancati introiti del 2020, si accoda una diminuzione del 20,9% del patrimonio totale di BA (da $ 36,59 milioni alla fine del 2019 a $ 28,94 milioni alla fine del 2020). Le perdite più grosse si attribuiscono ai mancati ricavi dagli eventi, lo scorso anno sono saltati quasi tutti a causa del coronavirus. La pandemia ha impedito lo svolgimento anche dell’Great American Beer Festival, una delle manifestazioni di birra craft più grandi al mondo che pianifica il ritorno alla normalità nel 2022. Basti pensare che nel 2019 i ricavi della Brewers Association derivanti dagli eventi sono stati di $16,17 milioni, per poi crollare a soli $ 1,7 milioni nel 2020. La conseguenza più drammatica è stato il licenziamento di più di un quarto dei suoi dipendenti che la BA ha mandato via già la scorsa primavera, in previsione di un anno difficile per la produzione artigianale in generale. Come è stato.
L’industria della birra craft in USA ha visto i volumi di produzione diminuire del 9% su base annua, principalmente a causa delle chiusure dei locali che hanno fatto crollare le vendite di pinte spillate a fronte di maggiori spese per dotare i birrifici di equipaggiamento adeguato agli ordini online, per esempio. D’altro canto è aumentato il numero dei birrifici in attività (che non è necessariamente un buon segno).