Birra del Nani
L’azienda agricola Nani, Nanto in provincia di Vicenza, ha sempre prodotto vino.
Nicola però, affascinato e incuriosito dalla birra artigianale, iniziò a sperimentarne la produzione in cantina. E sarebbe forse rimasto fermo all’homebrewing se non avesse fatto amicizia con Andrea Zanatta del birrificio Morgana.
Gli spazi a disposizione, c’erano; in certo qual modo l’esperienza enologica facilita la produzione di birra; soprattutto, erano incoraggianti i risultati brassicoli ottenuti. Addirittura Andrea metteva a disposizione il proprio impianto.
Ecco nascere, nel 2011, la beer firm Birra del Nani con produzione presso lo stabilimento del birrificio Morgana—birradelnani.it. E, con la collaborazione di Andrea Zanatta, videro la luce le prime tre birre, come recita lo slogan di Nicola “Uno… due… tre… Birra!”. Ne seguirono altre due, sempre di fermentazione alta e con rifermentazione in bottiglia. L’unica non realizzata presso il birrificio Morgana è la Trena de Nadal.
Infine Nicola vendette marchio e ricette al birrificio Morgana passando addirittura alle due dipendenze.
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Le birre del Nani
Birra del Nani 1 Chiara, belgian pale ale di colore giallo carico (g.a. 5%). Con un’effervescenza modesta, la schiuma si leva sottile e di buona durata. Profumi di fiori bianchi e agrumi, con sentori erbacei di fondo, spadroneggiano all’olfatto. Il corpo mostra buona ampiezza, grazie a un lievito di pregio. Il gusto si rivela amaro all’inizio; ma via via mette in evidenza tutta la sua freschezza. Il finale pone fine all’amarore, con una punta acidula. Il retrolfatto sa non essere da meno, di notevole persistenza e con una sensazione piacevolmente astringente.
Birra del Nani 2 Ambrata, american pale ale di colore ambrato con riflessi ramati (g.a. 5,3%). L’effervescenza è ai minimi livelli; ma la spuma erompe cremosa e persistente. La finezza olfattiva appare gradevole, benché fioca: un erbaceo che si mescola abilmente a note di agrumi, di burro, di lievito. Il corpo, di pregevole struttura, sorregge un gusto dall’ingresso amaro che cede però presto il passo a una decisa consistenza di malto. Al termine della corsa, impressioni amarognole di radice e di resina predispongono il retrolfatto, di sufficiente durata, a un commiato erbaceo, amaro sì ma di una straordinaria asciuttezza, e pulizia.
Birra del Nani 3 Bianca, witbier di colore paglierino (g.a. 5,1%). L’effervescenza non è così elevata, e la spuma fuoriesce compatta, cremosa, aderente. L’aroma si libera intensamente speziato, di coriandolo e buccia di arancia amara, non senza qualche tono floreale. Il corpo medio defluisce fresco e leggero, appoggiando un frizzante gusto di consistenza erbacea che richiama, a fine corsa, lievito e grano. Il retrolfatto eroga suggestioni amarognole stemperate da insufflazioni di spezie.
Birra del Nani Wine Not?, specialità di colore giallo paglierino (g.a. 6%). E’ ottenuta col 70% di mosto d’orzo distico e il 30% di mosto d’uva. Propone una delicata effervescenza, con spuma fine e duratura; olfatto piutttosto complesso (cereali, malto, farine, richiami di vino); corpo di pregevole tessitura; gusto citrico ma che ricorda anche i fiori; finale acidulo e astringente.
Collaborazione
Birra del Nani Trena de Nadal, birra di Natale di colore dorato (g.a. 8%). La speziatura varia leggermente di anno in anno. Collaborazione con Enrico Treccani del birrificio Luppolajo, quindi prodotta con orzo proprio e luppolo Saaz e imbottigliata presso il suo impianto. Classica birra robusta, speziata, avvolgente, per riscaldarsi durante le fredde serate invernali.