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Birrificio Pontino

Tratto da La birra nel mondo, Volume I di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Birrificio Pontino, Latina

Birrificio fondato nel 2011, in località Piccarello, da quattro amici con all’attivo una solida esperienza da homebrewer e dopo uno stage formativo con Mike Murphy: il birraio Matteo Boni, Davide Garsosi, Stefano Ruffa e Gianni Ceccano —birrificiopontino.com.
L’impianto, da 2,5 ettolitri, fu acquistato dal birrificio L’Olmaia. Ma già l’anno dopo avvenne il trasferimento in locali più ampi, nella zona industriale di Latina, e fu comprato, dal brewpub Magoo Beer dell’Aquila (che aveva sospeso la produzione dopo il terremoto del 2009), il bellissimo Wacksmann da 10 ettolitri con finiture in rame.
Nel quarto anno di attività avvenne il terzo cambio di sede, con l’acquisto di un fermentatore e maturatore da 20 ettolitri. Mentre nel 2016 sorgeva un’accogliente taproom.

N.d.R. Dal birrificio Pontino, Roberto ci segnala che

«…dei 4 soci fondatori son rimasti Matteo Boni e Stefano Ruffa. A Gianni Ceccano è subentrato Egidio Palumbo che da sempre è l’anima commerciale del Pontino. Ascanio Malgarini ha creato il progetto grafico, ma attualmente il nostro grafico è Stefano Zanini. Gardosi ha invece deciso di prendere altre strade già 3 anni fa…»

Birre artigianali Pontino

Dall’iniziale ispirazione stilistica anglosassone, il birrificio ha sconfinato col tempo in territori tedesco e belga. Una quarantina le proposte, tutte (eccetto la lager La Calaverna) di fermentazione alta. Parte del luppolo, utilizzato senza risparmio anche in dry hopping, viene fornita da un piccolo produttore locale col quale è iniziato un rapporto di collaborazione.

Le birre sono disponibili in bottiglie e in fusti. Grafica ed etichette sono opera di Ascanio Malgarini.

Birrificio Pontino Runner Ale, american pale ale di colore giallo dorato scuro (g.a. 4,5%); la prima realizzazione. Con una moderata effervescenza, la schiuma bianca emerge fine, soffice, pannosa, e di sufficiente persistenza. Il naso è distintamente dominato dai luppoli americani utilizzati, che regalano profumi floreali, agrumati, di frutta tropicale, e, più in là, di uva spina, malto, crosta di pane. Il corpo tende al leggero, in una consistenza decisamente acquosa. In bocca, come punti da qualche rimorso, i luppoli si tirano da parte, lasciando agli amarori terrosi e vegetali il compito di contrastare la base dolce di cereali e frutta. Il finale risulta discretamente secco, e di una certa astringenza resinosa. Non si rivela da meno il retrolfatto, ispirato a sfuggenti impressioni erbacee dall’accento acido.

Birrificio Pontino Olim Palus, india pale ale di colore tra il rame e l’arancio (g.a. 6,4%); la birra che ha fatto conoscere il Pontino nella realtà romana. Con una moderata effervescenza, la schiuma biancastra sbocca piuttosto scarsa e grossolana, rivelando però una discreta tenuta. L’aromaticità è forte, fresca e ben definita: aghi di pino e pompelmo, buccia d’arancia e frutta tropicale, malto e caramello, abete rosso ed esteri fruttati dei luppoli americani. Il corpo, da medio a pieno, presenta una consistenza morbida e oleosa. Il gusto si esalta per la piacevole armonia tra malto biscotto, frutta matura e caramello, di qua e di là, mandorle amare, scorza di pompelmo, note vegetali e resinose. Nel finale l’equilibrio si rompe, non appena l’amarore prende in mano le redini, per intensificarsi, ai limiti dell’astringenza, nella sufficiente persistenza retrolfattiva.

Birrificio Pontino Rose Mary’s Stout [da qualche anno è fuori produzione, n.d.R.], oatmeal stout di colore marrone molto scuro, quasi nero (g.a. 6%); con utilizzo di rosmarino selvatico del Monte Circeo. La carbonazione è quasi assente; la schiuma nocciola, densa, cremosa, ma di scarsa persistenza. I profumi tostati, frammisti a sentori dolci e speziati, hanno un non so che di balsamico, dovuto senz’altro al rosmarino, che pare voglia rimanere nell’anonimato. Il corpo medio ha una consistenza un po’ grassa e appiccicosa. Nel gusto, l’avena apporta morbidezza e rotondità, ma anche una leggera acidità di fondo; il rosmarino, adesso, viene allo scoperto, per conferire brio, freschezza, tonificazione; malto, caffè, melassa, caramello bruciato, allestiscono invece la solida base. Un amaro pressoché astringente segna il ruvido finale. Il rosmarino ritorna nel retrolfatto, ad acutizzare le impressioni di caffè, cioccolato, liquirizia, malto torrefatto.

[Le foto sono prese dalla pagina Facebook del birrificio Pontino]

Antonio Mennella

Antonio Mennella

Nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e residente a Livorno. Laureato in giurisprudenza, è stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza (BZ), Livorno, Pisa, Prato. PUBBLICAZIONI Confessioni di un figlio dell'uomo - romanzo - 1975; San Valentino - poemetto classico - 1975; Gea - romanzo - 1980; Il fratello del ministro - commedia - 1980; Don Fabrizio Gerbino - dramma - 1980; Umane inquetudini - poesie classiche e moderne - 1982; Gigi il Testone - romanzo per ragazzi - 1982; Il figlioccio - commedia - 1982; Memoriale di uno psicopatico sessuale - romanzo per adulti - 1983; La famiglia Limone, commedia - 1983; Gli anemoni di primavera - dramma - 1983; Giocatore d’azzardo - commedia - 1984; Fiordaliso - dramma - 1984; Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana - 1989; L'Italia oggi - pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti - 2012; Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana - in due volumi - 2014; I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri - 2014; I nomi comuni derivati da nomi propri - 2015. BIRRA La birra, 2010; Guida alla birra, 2011; Conoscere la birra, 2013; Il mondo della birra, 2016; La birra nel mondo, Volume I, A-B - 2016; La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018; La birra nel mondo, Volume III, L-Q - 2019; La birra nel mondo, Volume IV, R-T - 2020; La birra nel mondo, Volume V, U-Z - 2021. Ha collaborato a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull'origine e la produzione della birra nel mondo.