Interplanetary Ale la birra con i lieviti venuti dallo spazio
Succede in America, naturalmente. Per festeggiare il cinquantesimo anniversario del primo allunaggio, niente di meglio che una birra prodotta con i lieviti raccolti nello spazio durante un volo sperimentale della NASA.
L’idea viene dalla Lanikai Brewing Company di Honolulu, esotica contea sull’isola di Oahu nell’arcipelago delle Hawaii.
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Il 20 luglio del 1969 Neil Armstrong è stato il primo essere umano a poggiare i piedi sulla superficie della luna. Cinquanta anni dopo, tra la miriade di commemorazioni, ecco anche la birra artigianale dallo spazio: Interplanetary Ale.
Gli autori la definiscono una birra UFO – Unidentified Fermenting Object – fermentata col lievito racconto sui cieli delle Hawaii a oltre 21.000 metri di altezza.
L’idea nasce per caso, il birraio è appassionato di fermentazioni spontanee e ne parla con due clienti del pub, piloti della NASA di stanza alle Hawaii dove effettuano voli sperimentali. I piloti si appassionano all’idea e decidono di portarsi in volo una piastra di Petri che poi hanno aperto nella stratosfera per raccoglierne l’aria.
Dopodiché il campione è stato inviato a un laboratorio specializzato in lieviti estremi, dove sono stati ben lieti di analizzarlo: era la prima volta che mettevano le mani su qualcosa proveniente così lontano dalla superficie terrestre.
Le analisi hanno individuato due lieviti: uno non adatto alla birrificazione, l’altro invece sì.
E birra fu.
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L’esame organolettico degli aromi ha rivelato che il bouquet della Interplanetary Ale assomiglia molto all’aroma del pane a lievitazione naturale e all’impasto crudo.
La birra è acida, il birraio la definisce una experimental wild ale, con note funky, sentori di frutta tropicale troppo matura e un finale secco. Non sembra la migliore birra del mondo, ma l’idea è spaziale!
Fonte: Forbes.