Quando gli attrezzi dell’homebrewer finiscono al museo
Abbiamo parlato altre volte del ruolo fondamentale dell’homebrewing nella storia della birra artigianale degli ultimi trent’anni, specialmente quando ripercorriamo le tappe di quella USA. In generale noi appassionati ben sappiamo quanto l’homebrewing sia roba seria, quasi sempre il primo passo di quella lunga serie di esperienze che forma i birrai migliori sulla piazza.
Finalmente l’importanza di questo hobby è ufficializzata nel modo più solenne. Infatti i primi attrezzi del mestiere usati dal padre dell’homebrewing, Charlie Papazian, sono finiti sotto teca al Museo Nazionale della Storia Americana di Washington. Per chi ancora non lo sapesse, Charlie Papazian è un personaggio chiave nel mondo della birra artigianale. È l’uomo che faceva la birra in casa già quarant’anni fa, che ha fondato la Brewers Association di cui è stato presidente fino a quest’anno, ed è tra i fautori del movimento da cui ha avuto inizio il cosiddetto Rinascimento birrario americano.
La sezione dedicata alla Food History dello Smithsonian Institution, il Museo Nazionale di Storia Americana, ha deciso di mettere in mostra i primi ferri del mestiere di C. Papazian. Nello specifico si tratta del cucchiaio di legno che usava durante le sue cotte casalinghe e le due pagine sull’homebrewing, dattiloscritte e postillate di suo pugno, da cui ha avuto origine quella che in tutto il mondo viene considerata la “bibbia” del birraio per hobby: The Joy of Homebrewing. La mostra è a Washington, ed è curata dalla prof. Theresa McCulla, storica della birra, e intende ricostruire gli albori del movimento negli anni Settanta.