Appunti di birre artigianali assaggiate al Pitti Taste 2018
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Degustazioni di birre artigianali toccata e fuga!
Quest’anno solo una toccata e fuga al Pitti Taste, con poco tempo a disposizione che ho cercato di utilizzare al meglio, anche se non ce l’ho fatta a passare dagli stand di tutti i birrifici come faccio di solito. Degustazione di soddisfazione, nonostante la fretta.
Prima però due parole sul Pitti che cresce di anno in anno e ho notato che la Leopolda comincia ad andargli stretta. Non sono neanche passati così tanti anni da quando la scena della birra artigianale al Pitti Taste 2009 vedeva protagonisti il nostro maxi stand di birre e tutti noi a vivere quelle giornate pienissime (andate, andate a vedere le foto!). Ma torniamo a questa edizione del Pitti Taste 2018, alle birre artigianali assaggiate, novità e riconferme.
Birra Baladin
Nonostante la fretta ho assaggiato un bel po’ di birre interessanti, iniziando dal birrificio Baladin che aveva in bella mostra le due lattine di “luppolate”. La POP, pale ale corretta, fruttata, dolce, secca, con un amaro finale bello ampio (5,6%), e la Rock’n Roll, apa ambrata, note di malto, speziatura garbata e naturalmente più corposa dell’altra (7,2%).
Birrificio La Petrognola
La Petrognola è uno dei birrifici artigianali storici della Toscana, ha sede in Garfagnana ed è specializzato nelle birre al farro. Il fondatore e birraio Roberto Giannarelli ha fatto dell’uso di materie prime locali e della facilità di bevuta, la sua bandiera. E infatti ho trovato le birre davvero “easy drinking”, senza eccedere in aromi e sapori estremi, ma rimanendo sempre in un ambito di equilibrio finalizzato alla bevenirità. Caratteristiche, queste, che ho ritrovato nella Giusta, la pale ale con frumento maltato, nella Sassorosso, ale ambrata con farro maltato e anche nella ultima nata Metra- ipa al farro. Anche la ipa ha un aroma fruttato ricco, ma senza esplosioni, che prelude a una gran facilità di bevuta.
Birra Amarcord
Da Birra Amarcord ho assaggiato la blanche della linea Bad Brewer, emendata e gradevole e poi la Sour Ale, invecchiata in botte per 24 mesi, complessa e goduriosa, in cui la parte acetica/lattica si esprime in modo molto gradevole e crea un aggraziato (e per me inaspettato) equilibrio con la parte “legnosa”.
Birra Brùton
Passando dallo stand del birrificio Brùton ho bevuto la nuova IPA, diretta e fruttata, con un bouquet aromatico ricco e gratificante. Poi ho assaggiato la Brùton di Brùton nella versione senza glutine, come al solito garbata e fresca, è una birra che personalmente considero un classico tra le artigianali toscane. Il Brùton è uno dei migliori birrifici che abbiamo in regione, miete premi su premi all’estero e vanta un’eleganza nel prodotto che è difficile da trovare.
Birra del Forte
L’ultimo passaggio è stato allo stand del Birrificio del Forte, dove son partita dalla Colle Sud, che ha un naso fruttato, delicato, un bouquet leggero in cui si sentono note di biscotto e la profumata speziatura al pepe che la vivacizza e le dà una chiusura di classe. L’ultima birra è stata la scura 2 Cilindri. Con le sue note caffeose e di mollica di pane fresco, all’aroma suggerisce suggestioni di merende lontane. A fine corsa ci regala una chiusura morbida, dominata da piacevoli note di cacao e liquirizia.
Ora, anche il Birrificio del Forte si colloca, con cognizione di causa, tra i migliori della Toscana. Su questa base andare ad assaggiare le virre al Taste diventa un’esperienza con un appeal piuttosto grosso.
Le foto delle birre al Taste 2018
Le foto, come al solito, sono venute malissimo. Sorry. Un giorno non tanto lontano mi doterà di un telefono che fa le foto belle, lo prometto. Nel frattempo, eccole quà: