Cresce il consumo pro capite di birra in Italia
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Una crescita a piccoli passi ostacolata dai postumi della crisi economica
Nonostante la crisi economica che non dà tregua, in Italia dal 2012 il consumo di birra è cresciuto a piccoli passi, lenti ma costanti.
Il 2016 ha registrato un incremento addirittura dell’1,6%, secondo i dati forniti dalla Fondazione Birra Moretti, che ha eseguito la ricerca. Secondo lo studio, in Italia il consumo di birra pro capite del 2016 è stato di 31,5 litri, contro i 30,8 litri del 2015. È stato superato il “record pre-crisi” di 31,1 litri a testa registrato nel 2007, ovvero l’anno prima dell’inizio della crisi economica globale.
Numeri e crescita della birra della Fondazione birra Moretti
Ma la crescita sta continuando, e gennaio 2017 ha registrato un aumento dei consumi italiani di birra del 3,5% rispetto allo stesso mese dell’anno prima. Questi dati, riguardano soprattutto le birre industriali, (non c’è bisogno di specificarlo, visto che la fonte dei dati è la Fondazione Birra Moretti), però sono incoraggianti per tutto il mercato nel suo complesso. Tuttavia riteniamo che debbano essere letti in prospettiva, tenendo ben presenti i limiti della nostra scena birraria. Basti pensare al dato 2010-2015, periodo in cui l’Italia ha registrato una crescita di consumi 9,4% rispetto alla Spagna, al Regno Unito, ai Paesi Bassi e Germania. Ma se guardiamo più a fondo, vediamo che il nostro Paese può vantare un consumo pro capite molto basso rispetto agli altri stati europei che hanno un mercato della birra molto più grande del nostro. E allora certi numeri si relativizzano e si capisce che il lavoro da fare è ancora tanto.
La situazione dei produttori italiani di birra
Nel 2016, i maggiori produttori di birra italiani hanno generato un fatturato di circa 2 miliardi di euro, con una crescita del 21% nell’ultimo decennio. Le prime 10 aziende birrarie – forse è meglio chiamarle industrie – rappresentano circa l’86% del fatturato nel settore.
Anche l’esportazione di birra italiana ha registrato una forte crescita nell’ultimo decennio, con circa 2,3 milioni di hl esportati nel 2015 (+ 14% sul 2014). Tuttavia le importazioni rappresentano il 37,3% del consumo di birra italiano, una cifra molto più elevata rispetto alla Germania (7,6%), alla Spagna (12,4%), Paesi Bassi (14,3%), Regno Unito (20,6%), Francia (34,7%).
In questo mercato si inserisce quello della birra artigianale, a cui viene riservata una minuscola fettina della torta: il 2,1% del mercato. A me risultava oltre il tre per cento, ma non riesco a ritrovare la fonte, dunque prendo per buono il dato della Fondazione Birra Moretti.