La significativa riduzione delle accise sulle birre americane
Il Congresso USA approva la legge sulla riforma fiscale che abbassa in modo significativo l’accisa federale per i birrifici
Il 20 dicembre scorso il Congresso americano ha dato il via libera al “Craft Beverage Modernization and Tax Reform Act (CBMTRA)“, la legge che riduce in modo significativo l’accisa federale per i birrifici (ma pure per le cantine vinicole e produttori di distillati). Vediamo come funziona e perché si tratta di una riforma molto importante per il mondo craft d’oltreoceano.
Dal 1 gennaio 2018 i birrifici americani “più piccoli” – quelli con una produzione inferiore ai 2 milioni di barili all’anno (!) – pagheranno di tasse $3.50/barile (rispetto ai $7/barile attuali), sui primi 60.000 barili prodotti. Praticamente si tratta di una riduzione del 50% dell’accisa federale, ossigeno per le casse dei piccoli produttori.
Le produzioni inferiori a 2 milioni di barili all’anno, godranno di un’accisa ridotta a $16/barile (dai $18/barile di partenza), ma solo sui primi 6 milioni di barili. Oltre i 6 milioni di barili, l’accisa rimane $18/barile.
Una riduzione d’imposta importante, specialmente per le produzioni più piccole, con tutta una serie di conseguenze sul settore che si preannunciano rosee. Infatti la Brewers Association ha calcolato che questa riforma farà risparmiare complessivamente ai piccoli produttori USA più di 142 milioni di dollari. Ciò gli consentirà di poter reinvestire nel loro business, espandere le loro attività e magari assumere più lavoratori. La BA si aspetta che una volta entrato a regime, il CBMTRA stimolerà un’ulteriore crescita del settore birrario statunitense, sia nei prossimi mesi, sia negli anni a venire.
La modalità progressiva di questa riduzione fiscale tiene conto della dimensione produttiva del birrificio, con un occhio di riguardo alle realtà più piccole, che sono considerate come risorse strategiche lo sviluppo del settore.
Niente a che vedere con il “ritocchino” passato nell’ultima legge di bilancio, come riporta Unionbirrai (link non più attivo: www.unionbirrai.it/it/news/ingiustizia-anzi-perversione/) dal 2019 in Italia l’aliquota sarà unica: 3 euro/ettolitro/grado-plato, in sostituzione dei 3,02 euro/ettolitro/grado-plato attuali. Praticamente una diminuzione impercettibile che diventa ancor più inutile di fronte all’aliquota indifferenziata per produttori industriali e artigianali italiani.