Vagando per Pianeta Birra… ecco Baladin
Del birrificio Le Baladin e di Teo Musso si è forse detto tutto o quasi. Di casa a Piozzo, in provincia di Cuneo, questa realtà negli anni è divenuta punto di riferimento dell’intero movimento brassicolo italiano. Non tanto per le birre prodotte, certamente uniche nel loro genere, dalla elegante blance Isaac alla nobile Elixir, quanto per lo “stile” imposto da Teo.
A capire che nel piccolo paese del nord Italia stava succedendo qualcosa di nuovo era stato, tra gli altri, Michael Jackson che nel suo Birra (le migliori 500), aveva segnalato tra i produttori nostrani proprio Teo e la sua la blanche, sottolineando il formato da spumante scelto per la bottiglia, formato che poi si è imposto come standard nazionale.
Se poi cercate Baldin su Google, non troverete come primo risultato il sito omonimo ma un altro, www.birreria.com, che poi rimanderà a quello cercato.
Questa è una scelta che dice molto sulla “visione” di Teo Musso, che va oltre l’immanente e punta lontano. Teo è un sognatore, come dimostra il “mondo” che negli anni ha creato attorno al progetto Baladin.
Tolta la confezione, certamente luccicante e accattivante, la sostanza non manca, c’è e come. Tradizione e innovazione, sembrano essere le parole d’ordine di questo birrificio. La tradizione è rappresentata da birre come la stout Brune o la bitter Nina, l’innovazione è rappresentata certamente dalla Nora che tra gli ingredienti figura il kamut, cereale definito l’antenato del grano duro moderno.
Quando si compra una Baladin si fa una scelta che va oltre l’acquisto, si sceglie di aderire alla visione di Teo, consapevoli che tornare indietro sarà difficile, se non impossibile. (fcrox)
Da Linea Verde, un breve viaggio nel “mondo” Baladin:
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